Giorno 34
Inizialmente non la riconosco, la mia mente è ancora mezza addormentata e come se non bastasse mi fa ancora male dopo la botta presa l'altro giorno. Mi avvicino alla porta e appoggio l'orecchio sul metallo freddo, cercando di sentire qualcosa in più, ma riesco a sentire solo un vociare indistinto e gente che cammina velocemente da una parte all'altra quando sento uno sparo, nessun urlo, nessuno è stato colpito
"Lo ripeto un'ultima volta, dov'è lei?" finalmente la mia mente collega la voce ad un volto: quello di Rick, lui e gli altri devono essere tornati per me e Chris, sapevo di poter contare su di loro. Un piccolo sorriso mi compare sulle labbra che scompare appena sento dei passi avvicinarsi alla porta, ho paura che non siano i miei salvatori ma qualcuno del gruppo del Governatore, venuto a prendermi per portarmi in qualche posto piu nascosto dagli altri. Le mie paure svaniscono appena sento la voce di Daryl vicino alla porta
"Julia? Sei qua?" sussurra come per non farsi sentire da nessun altro se non me
"Si!" esclamo quasi urlando "sono qui, apri!"
"Okay, spostati dalla porta, bisogna sfondarla" faccio come dice e dopo alcune spallate alla porta, questa cade illuminando lo stanzino e Daryl entra. Ha un taglio sul sopracciglio e gli sanguina appena un labbro, ma non sembra preoccuparsene. Si avvicina a me e mi mette le mani sulle spalle come per controllarmi
"Stai bene? Ti hanno fatto qualcosa?" chiede con un cenno di preoccupazione nella voce
"Sto bene, tranquillo" rispondo "solo un forte male alla testa. Cosa ti hanno fatto?"
"Niente, sono solo dei taglietti, dobbiamo andarcene da qui" ribadisce, mi prende la mano ed usciamo dalla stanza camminando velocemente verso la fine del corridoio dove Rick e Ramirez stanno discutendo animatamente
"Voglio vedere il Governatore, adesso" gli urla in faccia lo sceriffo, l'altro non fa nemmeno in tempo a rispondergli che una voce sovrasta la sua
"Gentile gruppo di Rick Grimes, avete tre ore esatte di tempo per tornare alla prigione" è la voce del Governatore, proviene dalla radio trasmittente di Ramirez che tiene attaccata alla cintura, la prende in mano e Rick gliela prende con forza, portandola vicino all'orecchio "alla fine di queste ore, io e la mia squadra arriveremo e prenderemo la prigione, con le buone o con le cattive" fa una piccola pausa come per farci elaborare ciò che ha detto e poi riprende "sta solo a voi decidere cosa fare".
Il viaggio di ritorno alla prigione è silenzioso, è un lungo pezzo dalla loro comunità, devono essere circa venti minuti a piedi, ma almeno camminiamo sulla strada asfaltata. Chris sta bene, ha l'occhio completamente nero e alcuni tagli superflui sparsi su tutto il volto, Merle non si è di certo risparmiato. Passiamo per una piccola strada che passa per il bosco e finalmente arriviamo a casa. Non so cosa decideranno di fare, penso che tutti vogliano restare, ma la minaccia del Governatore, non è una cosa da sottovalutare.
Appena mettiamo piede dentro, gli altri ci vengono incontro, Beth sembra preoccupata per le ferite di Chris, ma a quelle di Daryl, non degna nemmeno uno sguardo. Rick nel frattempo spiega la situazione a quelli che non erano con noi
"Iniziamo ad andare nelle nostre celle e preparare la nostra roba, quando finiamo ci troviamo tutti in mensa e decidiamo cosa fare" dice con voce ferma e, senza aspettare risposta, si dirige verso la cella della famiglia Grimes. Chris viene portato in infermeria da Beth e Maggie che sembrano fin troppo preoccupate per quei tagli sul volto, non perdo altro tempo e cammino verso la mia cella.
Non ho molte cose da prendere in realtà, i pochi vestiti che abbiamo io e Chris, occupano neanche la metà del nostro zaino e decido quindi di prendere alcune bottiglie d'acqua e del cibo in scatola in caso dovessimo dividerci dal gruppo. Sto svuotando i cassetti della scrivania quando mi imbatto in una foto che pensavo di aver dimenticato, è della mia famiglia, siamo io, Chris e i nostri genitori. Ricordo quel momento, nostra nonna ci aveva scattato la foto il giorno del matrimonio dei miei. Era una giornata calda, non ricordo che mese fosse, ricordo solo che faceva caldo e io non volevo tenere la gonna perché non riuscivo a correre. Mio nonno mi rassicurò dicendo che correvo comunque molto più veloce di tutti gli altri invitati alla festa e io mi sentii fiera di me stessa. Nella foto avevo anche una piccola coroncina di fiori e ridevo guardando mio fratello rigorosamente vestito con un completo blu chiaro, mia mamma era come sempre bellissima e ricordo che mio padre disse di essere l'uomo più fortunato al mondo.
"Deve essere una bella foto" la voce di Daryl alle mie spalle mi fa sobbalzare, piego la foto e la metto in una delle tante tasche esterne dello zaino "l'hai guardata per più di tre minuti"
"E tu sei qua da così tanto tempo?" chiedo girandomi verso di lui, è appoggiato sullo stipite della porta e ha un piccolo zainetto sulle spalle
"A quanto pare" il silenzio ricade nella stanza
"Tu cosa vuoi fare?" gli chiedo
"Non lo so, la prigione è l'unico posto veramente sicuro e non voglio andarmene, ma quelli del Governatore sono il doppio di noi...non vorrei" lascia la frase in sospeso, lo incito ad andare avanti con un cenno della testa "non vorrei perdere le persone a cui tengo" annuisco appena spostando lo sguardo. Non abbiamo ancora avuto modo di parlare dopo tutto quello che è successo, non so come finirà questa storia, non so nemmeno a chi si riferisca con quella frase, so solo che dove andrà lui, andrò anch'io.
L'imbarazzo nel tragitto cella-mensa è soffocante, e odio la cosa. Appena entriamo nella stanza rumorosa, Rick sale su un tavolo e richiama il silenzio per poi iniziare il discorso
"Bene, ormai è chiaro che siamo alle strette, dobbiamo decidere adesso e in modo deciso" mentre parla, il suo sguardo passa su ognuno di noi e si ferma qualche secondo in più sulla piccola Judith "tenete bene in mente che se rimaniamo, dovremo affrontare il Governatore e ciò porterà ad una guerra, se invece decidiamo di andarcene, non saremo più al sicuro, ma rimarremo insieme. Votiamo dunque, chi vota per rimanere?"
Sono poche le mani che si alzano: Maggie, Glenn, Beth, Rick e Chris. Guardo subito mio fratello, non pensavo volesse restare, lui mi guarda e scuote appena la testa serrando la mascella, voleva votassi per rimanere. Ma perché farlo? Rischiare le nostre vite contro quella gente? La prigione è un ottimo posto, ma preferisco rischiare nei boschi piuttosto che affrontare una guerra.
"Bene, la maggioranza vince, prendete le vostre cose, ce ne andiamo".
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Morti viventi || Daryl Dixon
FanfictionIl mio nome è Julia Collins e ho ventidue anni. Questa è una storia d'amore. || Fanfiction su Daryl Dixon ambientata nella terza stagione della serie tv The Walking Dead. Molti avvenimenti fanno riferimento al fumetto originale da cui è tratta la...