Allora....speravo che un capitolo del genere non sarebbe mai dovuto esistere.
Premetto che questa vicenda mi ha abbastanza shockato e quindi volevo parlarne con voi.
Inoltre mi scuso perchè questo capitolo sarebbe dovuto essere un "Quattro risate in compagnia di un saggio", ma mi sento in dovere di esprimere la mia opinione su questo argomento che mi ha sempre molto....toccato.
Buona lettura.
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Venerdì 13 novembre,ore 22,30 circa.
Ero a letto e stavo leggendo.
Di solito non guardo molto la televisione, seguo solo alcuni programmi serali durante la cena e il telegiornale.
Ad un certo punto, mio papà viene in camera mia.(lui era in sala a guardare la televisione, come al solito)
-Ci sono stati degli attentati a Parigi, sono morte 18 persone solo ora.-
In quel momento, mi sono messa a sedere e ho pensato:
-Quando finirà tutto questo?-
Mi sono passata una mano sul viso e ho chiuso gli occhi, scuotendo la testa.
Mio papà mi ha dato una pacca sulla spalla e poi è andato a riferire la notizia a mia mamma e a mio fratello.
Dopo qualche secondo di shock iniziale, ho acceso la televisione in camera mia e ho guardato le ultime notizie.Il numero delle vittime è cominciato a salire e salire sempre di più fino ad arrivare a quello attuale, 158.Quelle immagini sono impresse nella mia mente e probabilmente lo saranno per sempre.Morte.Distruzione.Panico.Mi sono sentita male a vedere quelle cose.
Ho paura.
Ho paura e non riesco a nasconderlo.Non posso dire che andrà tutto bene, o che non bisogna odiare i terroristi per quello che hanno fatto, perchè sarei la prima a farlo.
Io....ci ho riflettuto.E ho capito che andando avanti così, ci stiamo avvicinando alla terza guerra mondiale.E non siamo più nel 1900 ragazzi, ora ci sono le bombe atomiche.Le bombe atomiche.Pensate solo a Hiroshima e Nagasaki(spero di averlo scritto bene).Con la modernità odierna, i danni si raddoppieranno, triplicheranno o che so io.Porterà allo sterminio.
Mi sento male solo a pensare a quella povera gente che era solo andata al ristorante,a teatro o allo stadio.Mi sento male a pensare che dei ragazzi di 20 anni siano riusciti a farsi esplodere o a sparare con dei cazzo di kalashnikov a della gente innocente. Per quale motivo poi?Per dei cazzo di ideali religiosi.Seriamente?Le religioni non dovrebbero essere pacifiche?Non credo che il Corano dica che bisogna uccidere per difendere gli ideali religiosi.
Ragazzi, io non so se riusciró ancora ad uscire di casa con la tranquillitá che avevo di solito.Io ho paura.E non lo dico per avere delle rassicurazioni, lo dico perchè ho paura veramente.Lo dico perchè se andiamo avanti così, una guerra sarà inevitabile.Lo dico perchè nel mondo c'è troppa gente ignorante che non capisce che uccidendo non si risolve niente.Uccidendo si ottiene solo disperazione.Pensate solo alle famiglie delle vittime.La loro vita è rovinata.Non riusciranno più ad uscire di casa.
Una ragazza ha detto che suo padre era al teatro quando hanno fatto l'attentato.
Ha detto che erano tutti a terra presi in ostaggio.
Hanno sentito delle granate fuori e credevano fosse la polizia,così alcuni si sono alzati e i terroristi li hanno uccisi..
Il padre della ragazza ha fatto finta di essere morto e ha detto che i terroristi gli hanno dato dei calci per vedere se fosse stato veramente morto e ci hanno creduto.
Ha detto che hanno sparato a delle altre persone a trenta centimetri dalla testa di suo padre.Non credo che esistano parole per descrivere la crudeltà di questi....individui.
Spero che succeda qualcosa.Che qualcuno capisca che non possiamo andare avanti così.Ma ovviamente queste sono solo speranze e finchè queste cose le capisce una ragazzina di 13 anni, non si puó concludere niente.Perchè io, più che pregare per queste persone e dirvi la mia opinione, non posso fare.Dovrebbe capirle qualcuno che puó risolvere la situazione,queste cose.
•••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••Io veramente ragazzi, sono shockata.
Non ho altro da dire, alla prossima, sperando che non sia un altro capitolo del genere.#PrayForParis❤️🇫🇷
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Fatti realmente accaduti.
RandomRaccolta di cose successe a scuola e nella mia vita adolescienziale e monologhi(?) interiori.