Sicuramente Maybelle non sarebbe riuscita a dormire tranquillamente ma cercava di fare il possibile chiudendo ogni accesso che poteva avere la casa.
Lei e suo fratello Graham vivevano insieme da ormai due anni, da quando i loro genitori avevano divorziato e loro avevano deciso di non voler stare con nessuno dei due.
I loro genitori era insopportabili. Il padre cercava di comprarli con cose materiali molto costose e la madre, invece, faceva finta di interessarsi a quello che succedeva loro mettendoli in punizione per ogni singola cosa, non sapendo fare la madre.
Cercava di entrare nei loro discorsi quando non ci capiva niente e May era furiosa.
Non sopportava di non avere un minimo di privacy.
Pur di fare bella figura con la gente, le sue "amiche" se così si potevano chiamare, le faceva indossare alcuni di quei vestiti costosi che metti una volta nella vita e non usi più e la sfoggiava a quelle donne.
Diceva di essere fiera di quello che la figlia stava diventando, ma lei non aveva la più pallida idea di chi fosse, sua figlia.
Era costantemente fuori per lavoro, e quel poco tempo in cui era a casa lo passava col suo amante (di cui il marito sapeva ogni cosa ma faceva finta di nulla) o la telefono per questioni di lavoro invece di passarlo con i figli.
Elizabeth, la madre di Maybelle e Graham, cercava di entrare nelle loro vite frugando nelle loro cose private.
Leggeva diari, controllava cellulari cercando di capire qualcosa sui suoi figli.
Appena raggiunta la maggiore età di Maybelle, Graham decise di portarla a vivere lontano da entrambi i genitori e prendersi cura di lei.
In due anni, May aveva fatto un cambiamento radicale.
Prima era sempre molto chiusa, sempre scontrosa per il comportamento che doveva tenere con i genitori.
Restando sola con il fratello, iniziò a parlare molto di più con lui, si confidava e sorrideva sempre. Non era la solita Maybelle. Era cambiata, ma in meglio.
Era riuscita a diventare una Wedding Planner molto famosa e gestiva molto bene la sua vita.
Il fratello non era troppo appiccicoso da non permettergli di fare nulla, lo era al punto giusto.
Come quando le diceva di non mettersi vestiti troppo corti.
A Maybelle andava bene il suo comportamento.
Alla fine, se ci pensava bene, non le aveva mai rotto troppo le scatole su questa cose e le aveva sempre lasciato gestire la sua vita come voleva.
Le piaceva vivere con lui, perché era come stare da sola.
Anche se, dopo aver saputo del killer, le sarebbe piaciuto vivere con più persone in casa.
Oh povera, piccola Maybelle.
Tranquilla che è ancora martedì.[Ed eccomi di nuovo qua!
Spero che vi piaccia il capitolo perché sono quasi le due di notte, domani ho scuola e oltretutto tre ore di verifica.
Voglio uccidermi.
Auguratemi buona fortuna!
E fatemi sapere se vi piace la storia!]
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4.35 am » lrh
Fanfiction«Ogni venerdì alle 4.35 am una ragazza muore. Tra poco è il tuo turno.» Tutti i diritti riservati.© gigihadvid Cover by @hellmcccann