Prologo

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Il giorno dopo il mio compleanno era quello decisivo:ne avevo già parlato con i miei,e per loro non c'era alcun problema,basta che mi sarei occupata io di tutto.
Durante i miei anni di scuola,mi hanno preso in giro per molto tempo,dicendomi che sarei rimasta sola e triste tutta la vita;io a quelle parole non ci ho mai creduto,perché credevo fermamente che a breve sarebbe venuto l'uomo della mia vita ad accogliermi.Purtroppo di tempo ne è passato,ma di lui nessuna traccia.Adesso che ho compiuto i 18 anni sento che dovrò fare grandi cose:andare all'orfanotrofio è una,per esempio.Più di tutto avrei voluto un figlio tutto mio da coccolare,e anche se non ho un padre con cui crescerlo sarò una madre fantastica e non gli farò mancare nulla.
Da piccola ho preso molto spunto da mia madre durante i primi anni di vita della mia sorellina,Giada,che tutt'ora ha 11 anni,con cui ho legato molto.
Ho anche un fratello,però più grande,che è stato un grande punto di riferimento per me durante gli anni in cui mamma e papà erano spesso fuori per lavoro.Il suo nome è Luca.
Anche con i miei genitori ho un bellissimo rapporto,pieno di affetto e di amicizia. Però ora risuona la domanda 'come mai se la tua vita è così perfetta,senti ancora di doverla migliorare nonostante la tua giovane età?'
La mia vita è come un puzzle: fino ad ora ho attaccato molti pezzi,aspettando con ansia il pezzo del mio principe azzurro che non è mai arrivato,ed intanto attaccavo altri pezzi collegati ai rapporti con la mia famiglia.Adesso sento che mancano ancora un paio di pezzi,ovvero il pezzo dedicato al mio futuro marito è quello dedicato ad un dolce bebè che sogno con tutta me stessa da parecchi anni.
Ora che so cosa devo fare per rendere ancora più completa la mia vita,non mi lascerò sfuggire questa occasione.

My daughter's smileDove le storie prendono vita. Scoprilo ora