"Andiamocene." decido puntando ancora lo sguardo su Ben e la ragazza.Da dietro lei ha un aspetto familiare,ma non ci faccio troppo caso essendo offuscata dalla rabbia.Prendo Iris per mano e la trascino via con me fin quando,una volta quasi arrivate all'uscita,sento una mano che mi prende il polso.Mi giro di scatto:Cassandra.
"Ragazze!" gioisce.
Iris corre ad abbracciarla ed in seguito lo faccio anch'io.
Discutiamo qualche minuto sui prezzi troppo alti delle granite del bar del parco,poi però guardandola meglio per poco non prendo un infarto:è vestita esattamente come l'accompagnatrice di Ben,munita di pattini e,voltandomi verso di lui,noto che la misteriosa ragazza non è più in sua compagnia.
"Qualcosa non va?" chiede Cassandra vedendomi soprappensiero.Poi continua "Oh,quasi dimenticavo.Ci terrei molto a farti conoscere una persona."
Sparisce per un paio di minuti,poi ritorna da me e mia figlia con Ben a braccetto,chiaramente imbarazzato.
"Lui è Ben.Ci siamo conosciuti circa una settimana fa.Mi ha salvata,stavo cadendo in depressione per quel cretino che mi ha rimpiazzato."
Rimango lì,ferma,con la bocca spalancata e le guance tremendamente calde e arrossate.
"Bene,sono felice per te." mi si incrina la voce.
Anche mia figlia rimane immobile e confusa.
"Scusate,noi dobbiamo andare" affermo senza neanche lasciargli il tempo di salutare.Dopo questo,la mia vita sentimentale è ufficialmente finita,chiusa.Per sempre.L'unica persona di cui fossi stata mai attratta mi ha illuso per poi mettersi con un'altra.
"Mamma,che ore sono?" mi domanda l'unica luce nella mia vita mentre divora il suo panino in auto.
"Quasi le due del pomeriggio.Non mangiarlo tutto,ti rovinerai l'appetito per pranzo."Il tragitto verso casa fu lungo e noioso e mi arrivarono molti messaggi da Ben,ma li ignorai.
Quando entriamo,la tavola è più piena di stamattina:pollo,insalata,patate arrosto e molti altri cibi invitanti mi intimano di venire a tavola,però il mio stomaco non lo può sopportare.
La delusione sul volto di tutti quando spiego di non avere fame è evidente,ma non posso,non ci riesco.
"Posso parlarti?" mi chiede affettuosa la mamma mentre mi prende in disparte.
"Certo."
"Io...ho notato che in questi giorni sei quasi sempre soprappensiero,turbata e mangi sempre poco e niente.Cosa è successo?È colpa di quel ragazzo,Ben?"
"Vedi mamma,non è colpa sua,ma mia.Lui cercava solo di comportarsi come un buon amico,come me,ma ho frainteso." mento a me stessa "Ed ora sta con una ragazza fantastica,la stessa che lavora all'orfanotrofio dove ha vissuto Iris."
"Ah." si limita a rispondere.
"Vado di sopra." annuncio,ma lei mi blocca.
"Aspetta.Perlomeno,hai provato a parlarci?"
No,e l'ultima cosa che mi viene in mente di fare è chiedergli spiegazioni.
"No." rispondo solo.
"Beh,invece secondo me dovresti.Si fraintendono molte cose.Questo è un consiglio,poi fa come vuoi." mi dà un leggero bacio sulla tempia,poi va a sedersi a tavola insieme agli altri.
Mi scoppia la testa,sto male.Non ci capisco più niente.Forse dovrei dare retta alla mamma,dovrei farmi spiegare da lui stesso.
Prendo il telefono,cerco il suo nome nella rubrica e,nel momento in cui il mio pollice scorre verso il tasto chiama,qualcuno bussa alla porta.
"Posso entrare?" chiede una voce maschile evidentemente imbarazzata.
So già chi si trova dietro la porta della mia stanza,ma non so se essere sollevata o spaventata.
"Entra." dico senza riflettere
È vestito esattamente come questo pomeriggio,solo che stavolta non porta la giacca di lana.E i pattini.
Si siede accanto a me,prende le mie mani fredde nelle sue e sussurra:"Mi dispiace."
Pensa davvero che una semplice scusa possa cambiare tutto?
"Si okay,ora tu ti scusi,però non penso sia colpa tua.Non hai mai accennato di voler essere qualcosa in più di un amico.Sono io che ho frainteso.Smettila di chiedermi perdono,non hai fatto niente." il tono freddo che esce dalla mia bocca suona falso,come se non fossi capace di essere seria.
"In realtà l'ho fatto,l'ho fatto eccome.Ho capito di essere attratto da te,quindi ho cominciato pian piano a corteggiarti.Non è finita qui,Linda,posso spiegarti."
"Allora fallo." strillo nervosa.
Non devo vedere alle lacrime.Sono forte,sono forte...
"Io non sono...non sono veramente innamorato di Cassandra." comincia.Cosa? "Qualche giorno fa l'ho vista su una panchina,sola,in un parco completamente spopolato,a piangersi addosso.Mi ha raccontato del tradimento del suo ragazzo ed io ho pensato fosse mio dovere consolarla.Lei però ha frainteso le mie intenzioni,pensando mi fossi innamorato di lei,ed io non sono riuscito a dirgli che si sbagliava.Mi dispiaceva troppo per lei,non potevo farla stare male ancora.Non so come tirarmi fuori da questa storia,sono in trappola..."
Sono davvero stupefatta da come si sta comportando con Cassandra,d'altronde però sono sollevata che non sia attratto da lei.
"Tu mi piaci,Linda,non posso negarlo.Magari dovremmo provare ad uscire un'altra volta,giusto per essere sicuri dei nostri sentimenti..."
Lo interrompo bruscamente:"Quella ragazza è innamorata di te,Ben.E pensa di essere ricambiata.Non voglio che soffra di nuovo."
"Lo so,ma...come la conosci?"
"Lavora all'orfanotrofio,dove ho adottato Iris."
"Ah sì,me ne aveva parlato.Senti,io ti prometto che metterò fine a questo equivoco,così che potremmo finalmente rivederci."
"Io...mi piacerebbe molto,ma sono turbata per Cassandra...Daccordo,ma sii delicato,non farla soffrire."
Annuisce e mi abbraccia,lasciandomi addosso una dolce sensazione.
"Guarda che lo so che sei stata tu a prendere le sigarette a mio padre." dice ridendo.
"Io...si,non posso negarlo.Pensavo di farti un favore."
"Linda,tu non devi preoccuparti di queste cose.Sono faccende che riguardano me e lui,e non tu."
"Va bene,ma perché non sei venuto a lavoro per il resto della settimana?"
"Ero occupato a passare del tempo con Cassandra.Sai,per rallegrarla..."
Una vocina interrompe la nostra conversazione per chiedere il permesso per entrare:"Disturbo?" domanda Iris.
"No no,entra pure." la faccio sedere sulle mie ginocchia.
"Di che cosa stavate parlando?" si intromette.
"Cose da grandi." Fa Ben alzandosi.
Gli occhioni di mia figlia mi fissano come per domandarmi se ci siamo messi insieme o non so cos'altro,però faccio no con la testa per fargli capire che si sbaglia di grosso.
"Si è fatto tardi.Linda,Iris,ci vediamo." ci sorride ed esce.Io ed Iris passiamo la mezz'ora successiva sul letto a chiacchierare.Mi domanda più volte se è successo qualcosa con Ben,ma nego tutto.In effetti non è successo nulla,ci siamo solo dati un...appuntamento.Okay,forse qualcosa è capitato.
Tra una parola e l'altra,ci addormentiamo completamente vestite,mano nella mano.Questa bambina sta diventato la mia dipendenza;la amo sempre di più.
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My daughter's smile
RomansaLinda Esposito è sempre stata una ragazza molto fortunata,perché tra la sua famiglia stupenda e i suoi amici non gli mancava assolutamente nulla.Fin da piccola ha sempre creduto che da un momento all'altro sarebbe venuto ad accoglierla a braccia ap...