Angelica continua a chiedermi tutti i dettagli della serata,ma in realtà neanche io so dove saremmo andati o cosa avremmo mangiato.L'unica cosa che mi ha detto era che sarebbe arrivato per le otto.Sento suonare il campanello e mi fiondo giù ad aprire;indossa uno smoking bianco e i suoi capelli biondi sono abbondantemente ricoperti di gel.Vedendolo così in tiro,mi sento quasi in colpa per non essermi vestita un po' più formale.
"Bene,allora io vado." dp un bacio alla mamma e ad Iris e un abbraccio ad Angelica.
"Se hai bisogno di qualcosa non esitare a chiamarmi." sussurra la mia migliore amica.
Ben mi porta a braccetto fino alla sua decappottabile di un rosso accecante e metto lo stereo a palla.
La musica così alta mi ha sempre dato fastidio,però se riesce a colmare l'imbarazzante silenzio che si cela in macchina,allora va bene così.
"Allora...dove mi porti?"
"È così importante saperlo?Sta tranquilla che se sei con me non potrai mai annoiarti" ghigna,e io rispondo con una risata.
"Dimmi...dimmi qualcosa di te."
Dice abbassando il volume.
"Beh innanzitutto odio la musica troppo alta." rido,e lui con me.
Gli racconto un po' della mia vita e mi fa molte domande su Iris,come ad esempio perché ho scelto di diventare madre così presto o perché non ho intenzione di iniziare una relazione;vorrei raccontargli della mia teoria del principe azzurro,ma mi prenderebbe per matta.
"Sai io...non sono mai stata innamorata veramente di nessuno...Tutte le volte che mi interessavo a qualcuno sono state solo cotte da scolaretta non ricambiate.Ho deciso di prendere in considerazione l'adozione perché era il modo più semplice e veloce per avere ciò che desideravo da molto tempo.Non intendo impegnarmi in una storia;ora che ho Iris non mi manca più niente."
"Sicura?"
Dice passandomi la sua mano sulla guancia con uno sguardo timido.
Appena si accorge che sono a disagio la toglie immediatamente via.
"Scusami,davvero.Non volevo imbarazzarti."
"Tranquillo,non è successo niente."
Le sfoggio un sorriso rassicurante.
Durante il resto del tragitto parliamo appena,ed intanto mi rimugino su quello che era accaduto poco fa;è stato...strano.Nessun ragazzo mi ha mai accarezzato la guancia o mostrato un sorriso così dolce e timido.Cerco il più possibile di togliere dalla mente il pensiero che quel gesto d'affetto mi è piaciuto molto,ma non ci sono riuscita.E poi cosa vuol dire quel 'sicura' dopo che aver detto che non volevo avere relazioni?Sta forse cercarmi di dirmi che è interessato?La mia inesperienza con i ragazzi mi fa essere ancora più a disagio di quanto non lo fossi già.
Cerca di iniziare una conversazione su quanto odiasse il fumo e va abbastanza bene,essendo anche io d'accordo con lui.Mi racconta che suo padre ha sempre fumato fin da quando lui era bambino,nonostante lo avesse pregato moltissime volte di smetterla.Fumava in casa,in auto,e questo lo irritava molto.Un giorno le diagnosticarono un problema abbastanza grave ai polmoni,ma non c'è stato comunque verso di farlo smettere.Mi dice che cercava in tutti i modi di nasconderle le sigarette,ma quando il padre lo scoprì furono guai e lo caccio fuori di casa per una settimana.
"Sai..." continua "da quel momento ho cercato di slacciare i rapporti con mio padre per paura che quel problema respiratorio ritornasse in ballo..."
"Cosa centra la sua salute con il chiudere i rapporti ?"
"Temevo che se ritornasse a stare male io non cel' avrei fatta,perciò decisi di rompere tutto l'affetto che gli avevo dato per non rimanerci male..." rimango un po' stranita dal suo modo di pensare.
"Dunque secondo te,se una persona a te cara ha un problema o una dipendenza bisogna allontanarsi da lui senza sentire il bisogno di dargli una mano?"
"Io...io penso solo che se starà male di nuovo non mi sentirei triste per lui,visto che sembra quasi che lo faccia apposta per farsi tornare quel problema."
Mi limito a sospirare;non ho voglia di iniziare una lite,visto che questa serata serve solo ed esclusivamente a divertirsi fra amici.
Improvvisamente l'auto si ferma davanti a una lunga distesa d'erba perfettamente pulita,con qualche panchina sparsa qua e là e almeno una decina di lampioni.
"Hai sbagliato strada?" mi stupisco a tal punto di non vedere nessun ristorante lussuoso o a cinque stelle che mi viene quasi spontaneo domandarglielo.
"No...perché?"
"Strano,non vedo nessun edificio qua intorno." mi guardo intorno,sperando di sbagliarmi.
"Anche tu sei una di quelle ragazze che se non mangia pasti raffinati si sente male?" è evidentemente seccato.
"No,assolutamente.Non mangio mai cibo pregiato,io.Preferisco di gran lunga un panino da due soldi piuttosto che quelle cose da mangiare che sembrano di plastica." si mette a ridere e mi sorride;per fortuna,pensavo ce l'avesse con me.
"Bene" risponde "allora non ti dispiacerà fare un bel pic-nic sul prato con un paio di sandwich,vero?"
Sono davvero stupita dal suo modo di essere galante;mi aspettavo rose rosse e lussuria,ma questa cena sul prato è molto meglio,anche perché non dovrò fingere di essere raffinata.
In poco tempo divoriamo i panini e ci stendiamo sull'erba a guardare il cielo,in silenzio.
C'è solo un dubbio che mi perseguita.
"Una domanda...perché lo smoking se ci siamo ritrovati a mangiare pane e mortadella sull'erba?" domando ridendo."In realtà avrei preferito vestirmi molto più comodo,lo ammetto,ma volevo essere al meglio per questa serata..."
Annuisco.Passiamo il resto del tempo a ridere e a scherzare,ma anche a parlare delle nostre vite.
Mi confessa perfino di chiamarsi Benedetto e che Ben era solo il diminutivo.
"È ora di rincasare."Fa cenno di sì con la testa e torniamo in auto.
"Sai Benedetto..."
"Non dirlo più!"
"Hai ragione,scusami" dissi ridendo "Sai Ben,pensavo che questa sera mi sarei annoiata e invece è stato bellissimo conoscerti meglio."
"È stato molto bello anche per me.Spero potremmo rivederci presto,al di fuori del lavoro."
Spero con tutta me stessa che non prova qualcosa per me;è un ragazzo fantastico,ma non sono interessata.
"Magari."
L'ultimo pezzo di strada è breve e arriviamo subito.
Viene ad aprirmi la portiera,mi prende una mano e ci lascia un delicato bacio.
"Buonanotte,Linda."
Lo saluto con la mano,ancora ipnotizzata da quel piccolo e dolce bacio ; come può essere stato così bello?
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My daughter's smile
RomantizmLinda Esposito è sempre stata una ragazza molto fortunata,perché tra la sua famiglia stupenda e i suoi amici non gli mancava assolutamente nulla.Fin da piccola ha sempre creduto che da un momento all'altro sarebbe venuto ad accoglierla a braccia ap...