Spuntavano le prime luci dell'alba, Jonah si svegliò, gli altri dormivano, allora prese l'arco e la spada, poi uscì fuori a farsi una passeggiata, l'aria del villaggio era deprimente, chissà qua come fa a vivere la gente, si vede che non hanno molti contatti coi viandanti; continuava a camminare finché una persona incappucciata gli si avvicinò con la spada in mano.
- Bene.
Disse Jonah sguainando la spada.
- Così saresti l'assassino?
- Sarò l'ultima faccia che vedrai.
Detto ciò l'assassino si avvicinò minaccioso verso di lui roteando la spada, ma all'improvviso cadde a terra asfissiato, ed apparve Vailon che strangolava il nemico.
- Ma cosa... Pure questo?
- Sì... Ma tienilo fermo, sono sfinito...
Così lo colpirono alla testa, e svenì. trascinarono il criminale stordito e lo appoggiarono ad un muro poi presero una corda vicino ad un barile, lo legarono, lo imbavagliarono, lo nascosero in una siepe vicino il bosco, e gli privarono delle sue armi.
- Come hai fatto a diventare invisibile?
- Come ho fatto a non svenire piuttosto...
- Comemai qua fuori?
- Mi hai preso la spada...
- Ah... Giusto, scusa, lo ripeschiamo dopo quello?
- Sì, dormiamo un'altra ora intanto.
Allora tornarono alla locanda, rientrarono nella stanza, appoggiarono le nuove armi, e si riaddormentarono.- Ragazzi, alzatevi.
Era Neyla, allora Jonah rispose:
- Dopo, ci siamo divertiti abbastanza stamattina.
- Cioè?
- Abbiamo catturato l'assassino.
- Cosa? E non mi avete svegliata!
- Dovevamo dormire ancora...
- Ma vi rendete conto di quello che avete fatto?
- Si... Magari dopo, ora aspetta ancora un pò...
Ma Neyla li prese per una gamba e li buttò giù dal letto.
- Ma sei matta?
- Sì, ed ora andiamo.
- Hai rotto i suddetti... E vabene, dacci un attimo, anche dieci...
Allora si prepararono e divisero le armi prese dall'aggressore: tre coltelli da lancio ciascuno, spade ed archi per Jonah e Neyla, e pugnali per Vailon.
- Perché non posso avere una spada?
(Jonah)
- Non sei un mago? Hai già a disposizione un bel pò di incantesimi.
- E vabene allora...
Così uscirono dalla locanda, e si avviarono verso la siepe nel bosco, continuava ad emettere rumori ed a divincolarsi.
Gli aprirono la bocca, e Vailon lo interrogò sfilando il pugnale.
- Bene, dicci, chi ci vuole morti?
- Crepa!
- Non mi rendi le cose facili, e se ti dessi fuoco la coda?
- Non parlo.
- Mi spiace, ma vedremo.
Così gli afferrò la coda, ed il pugnale diventò incandescente, così vi appoggiò la lama; cominciava a salire il fumo ed il malcapitato gridò.
- Rispondi o alla terza ti taglio la coda...
- Va bene! C'è una grossa taglia sulla vostra testa, mi avrebbe pagato tanto per avervi ucciso.
- Chi ti manda.
- Non lo so!
- Menti!
Così rimise la lama sulla coda, ne uscivano fumo e scintille, ed uscì un altro urlo.
- Ora parla o di addio alla coda.
- Aaaah... Il re!
- Cosa?
- Sì, ero uno dei migliori assasini, poi mi sono ritirato, mi hanno portato via tutto e mi uccideranno se non vi consegno...
- Mi spiace, ma non possiamo aiutarti, rischieremo di trovarci un coltello in gola se ti liberiamo, addio...
Vailon voltò le spalle e se ne andò, e gli altri due lo seguirono.
- Fermi! Non lasciatemi qui!
Ritornati si sedettero sul portico della locanda.
(Neyla)
- Era necessario torturarlo?
- È stato difficile farlo parlare anche così... Dobbiamo andarcene da Zvar, quel re assasino... È lui che ci ha incastrato e ci ha condannato... Forse potremo andare a Hadjan, ad est, speriamo che gli elfi non ci riempano di frecce.
- E come usciremo da Zvar! Alla frontiera ci sono le dogane!
- Vedremo, comunque ad Hadjan non dovrebbero avere ostilità contro i Zvariti, e superata la frontiera saremo liberi, spero, ma verrà un giorno, in cui verremo a prenderci ciò che ci è stato portato via.
Ora andiamo verso est.
- Dov'è l'est?
- Non lo so... Dai chiediamo...
Così il trio, una volta capito dove stà l'est, si sistemarono, e partirono.
Una volta attraversata la valle si ritrovarono delle montagne imponenti.
Vailon diede unocchiata alla mappa.
- Quì dovrebbe esserci una gola tra quelle montagne, passeremo da lì.
- Sei sicuro? A me non mi convince, è abbastanza stretta... Lascia perdere, andiamo.
Avanzarono nella fredda gola, l'aria umida gelava sulle pietra, ed il terreno era durissimo, dopo un pò che camminavano si sentivano degli strani rumori eceggiare lungo la gola.
(Neyla)
- Questo posto non mi piace, facciamo il giro?
- Per di quà penso sia la strada più corta, ed ormai siamo troppo lontani.
Rispose Jonah.
I rumori continuarono a sentirsi, allora si armarono di spada, e Vailon aveva i pugnali incandescenti, una grossa ombra si mosse dietro di loro, e dopo un pò apparve un possente Troll.
(Jonah)
- Oh accidenti, Vailon... Sei un coione...
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La Fuga
FantasyPer questa storia mi sono ispirato al mondo di the Elder Scrolls (Esclusivamente per l'ideologia di alcune razze), da tutto quello che ho letto, sentito, e visto in TV. In un mondo di grandi guerrieri, c'è un ragazzo Zvarita (felino-umanoide) che la...