La mia prima gara

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Erano ormai sei mesi che mi allenavo il lunedì ed il venerdì in quella palestra. Ero contentissima della mia prestazione; avevo imparato verticale capovolta, ruota con una mano, ponte rovesciata, verticale mezzo giro.... Le ragazze grandi ogni volta che mi vedevano provare un elemento mi incitavano e applaudivano, ormai ero diventata più brava di loro!

Solo una di loro non riuscì mai a superare... Elisa! Lei sì che era veramente brava ed oltre ad essere una ginnasta molto forte, era anche la mia migliore amica! Ha due anni in più di me, ma questo non conta. Le voglio un bene dell'anima, lei è una delle poche persone che mi capisce! È fantastica e non potrei vivere senza di lei! Quando torno a casa dagli allenamenti ci sto ore al telefono e mia mamma mi dice che chissà quanto tempo ci rimarrò quando avrò un fidanzato.... Ma non capisce, Elisa è meglio di un fidanzato! E poi si sa che i maschi non ci stanno così tanto al telefono, con lui parlerò quando usciremo insieme.

Era un freddo pomeriggio di Marzo, il 9 per la precisione e, arrivate in palestra, la mia insegnante ci fece riunire in cerchio e ci disse che aveva una strepitosa notizia per noi! Appena sentii che avremmo partecipato ad una gara, mi alzai e cacciai un urlo talmente forte che tutti si girarono a guardare quella piccola bimba mingherlina che sembrava una scimmia urlatrice non si sa bene per quale motivo. Mi pentii subito e mi rimisi a sedere, rossa come un peperone per la vergogna. Sara, una mia compagna, chiese che gara avremmo fatto e Francesca rispose che saremmo andate semplicemente ad una gara amichevole contro alcune società di Milano. Alcune ragazze sembrarono deluse, invece io sprizzavo gioia da tutti i pori... Capitemi, sarebbe stata la mia PRIMA gara!!!!

Da quel giorno, ad ogni lezione provavano gli esercizi e ci preparavamo per eseguire al meglio ogni singolo elemento, anche i più stupidi.

Il giorno della gara arrivò in fretta e io, quella mattina, il 20 Maggio, ero totalmente in trans; non capivo più nulla ed ero agitatissima, provavo e riprovavo gli esercizi nella mia mente e, arrivati al palazzetto dove si sarebbe tenuta la competizione, corsi dalla mia insegnante e le chiesi dove avrei potuto ripassare ancora gli elementi. <<Stai tranquilla Alice, non agitarti e fai un bel respiro... Più stai calma, più la gara andrà bene>> mi confortò Francesca.
Annuii e mi sedetti dove si erano già posizionate le altre.

Cominciò la gara e noi dovemmo partire dalla trave. "Brutto segno" pensai. La trave infatti era l'attrezzo che più mi spaventava.

Ero la quinta. Mentre guardavo le altre sentii salire l'ansia e, quando vidi Sara cadere, la mia agitazione arrivò al culmine. <<Stai tranquilla, andrà tutto bene>> mi disse con voce dolce Elisa.

<<Ricci Alice>>il giudice mi aveva chiamato. Ero di ghiaccio. Avanzai verso la trave e feci il saluto ma mi dimenticai di sorridere. Mi immaginai che nella testa del giudice fossero passate queste parole "maleducata, non sorride nemmeno, togliamole un punto". Salii con la mia bella squadra. "punte in alto Alice" pensai. Mi alzai "cammina diritto, sulle punte, testa alta", capriola indietro "punte e gambe tese, arrivo preciso", pennello raccolto "salta in alto, punte tese", giro perno "sulla punta, punte e braccia tese" e ora arrivava il punto debole, quello su cui ero caduta più volte, la ruota "forza Alice, sei grande"nella mia testa fluttuavano una miriade di pensieri in quel momento "braccia, gambe, punte tese, stai dritta, non squadrare, non cadere...... Sono su, c'è l'ho fatta". Scesi in rondata e sta volta il saluto lo feci sorridendo. Gli altri attrezzi andarono benissimo, anche perché, dopo la fantastica prestazione in trave, ci avevo preso gusto ed ero molto meno agitata. Appena cominciavo l'esercizio, l'ansia spariva del tutto e mi sentivo pronta a vincere.

Finite le rotazioni, ci fu la premiazione. Sapevo di aver fatto una buona gara, ma sapevo anche di non essere arrivata sul podio per due motivi:
1) era la mia prima gara e non ero ancora abituata ad avere qualcuno  che ogni minimo errore ti toglieva decimi
2) ero la più piccola in mezzo a tante ragazze di 8-9 e qualcuna anche di 10 anni.

Al terzo posto.... Martina Rizzati!
"Brava!" Pensai "chissà come dev'essere bello salire su quel podio."

Al secondo posto.............. (Che attesa snervante)....... ALICE RICCI!!!!!!!!!
Oddio! Ero io! Ero paralizzata e dovetti aver bisogno della spinta di Elisa per riuscire a camminare ed avvicinarmi al podio tanto ammirato! Salire su quel maledetto podio è stato come scalare una montagna ed essere arrivata in cima (o meglio, al secondo posto), era stato pazzesco e poi... Era stata la mia prima gara!

E al primo....... Elisa Angaroli!!!
Era la mia migliore amica! Era proprio lei! Lo dicevo io che era imbattibile! Ci fecero salire tutte e tre sul gradino più alto e facemmo una foto con le coppe in mano! La conservo ancora sul comodino e non la toglierò mai da lì.

È stato il giorno più bello della mia vita. Io e la mia migliore amica insieme sul podio alla mia prima gara, un emozione indimenticabile!!!

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