4. Dulcis senex tu es

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Harry, al pensiero, arrossì furiosamente e sbottò:

" Si vede che stai meglio!"

" Ah, sì...perché?" chiese Louis.

" Perché sei tornato il solito porco..."

Il nobile sorrise maliziosamente, come non faceva da tempo, e disse:

" Non ne ho la forza adesso, non preoccuparti...piuttosto dammi ancora un po' di brodo!"

" Sei tornato ancora il padrone ed io lo schiavo?" chiese Harry dubbioso.

" Mi pare che quando lo faccio a letto...ti piaccia molto!"

Harry arrossì di nuovo e, per non farlo parlare più, lo imboccò velocemente con il brodo.

Louis lo mangiò tutto e, per la prima volta da giorni, si sentì meglio.

" Mangia tu, adesso...forza!" disse ad Harry.

Quest'ultimo prese la ciotola e finì rapidamente il proprio cibo, non staccando mai gli occhi da Louis, come se avesse paura che potesse scomparire.

Il più grande lo lasciò terminare e gli chiese:

" Che cosa c'era in quell' ampolla che mi hai dato da bere?"

Harry prese un respiro profondo e gli raccontò della sua visita al tempio di Esculapio e dell'incontro con l'anziano sacerdote.

" Allora è vero quanto dicono..." disse Louis come parlando fra sè.

" Che cosa, amore?" chiese Harry.

" Secondo la tradizione, Esculapio è figlio di Apollo e proprio da lui ha ereditato sia l'arte della medicina sia quella della preveggenza.

Infatti, molte persone malate si recano nel suo tempio e si sdraiano fra le colonne di marmo che ci sono all'ingresso.

Si dice che, se il dio ti appare in sogno, vuol dire che desidera guarirti.

A me sono apparsi i serpenti....i suoi animali sacri..." raccontò Louis.

" D' ora in avanti mi recherò nel tempio di Esculapio ad onorarlo perché ti ha fatto guarire e io...sono tanto felice...perché non posso vivere senza di te!" disse serio Harry.

Louis vide gli occhi del proprio compagno riempirsi di lacrime e, in quello sguardo liquido, rivide il bimbo di sedici anni che era arrivato dalla Gallia e che era stato capace di farlo innamorare.

" Harry...sai che prima o poi morirò,  vero? Non posso vivere in eterno..."

" Io voglio morire prima di te o, al massimo, insieme a te...non devi lasciarmi solo...non puoi."

Louis allungò una mano e gli accarezzò i lunghi ricci.

" Io e te, un giorno o l'altro, dobbiamo parlare del futuro perché, dopo quello che mi è capitato, devo trovare una soluzione a tanti problemi...ma ora sono un po' stanco e non ne ho la forza" .

Harry allora si alzò e gli disse:

" Vado...ti lascio dormire".

" Vieni qui...dove vai? Perché non dormi con me?"chiese il nobile perplesso.

" Da quando ti sei ammalato non hai più voluto che ti stessi vicino!" rispose Harry imbronciandosi come un bambino.

" Sciocco! Credevo di avere qualcosa di contagioso e di poter fare ammalare anche te!"

Harry fece ricomparire il suo sorriso e si avvicinò al letto.

" Togliti la tunica" disse Louis con il suo tono migliore da padrone.

" Oh, Lou..." rispose il riccio" hai perso lo smalto che avevi un tempo...adesso sei solo un vecchietto tenero e gentile!"

" Dammi ancora qualche giorno per riprendermi e poi il vecchietto ti farà vedere di cosa è capace...non riuscirai a sederti su una sedia per una settimana!"

Harry si spogliò ridacchiando e si raggomitolò vicino a Louis sussurrando:

" Non vedo l'ora....padrone...."

Grazie per le tantissime visualizzazioni che le mie storie hanno...
Grazie per le stelline e i commenti che lasciate...
Grazie per i complimenti che mi fate...
Grazie perché siete dei lettori fantastici...

Mea vita ( Sequel di Dura Lex) ( Larry Stylinson)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora