Capitolo 3: Imprevisto

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È ormai sera tardi e io sono sola a casa, distesa sul divano a fare zapping in tv, non trovando nulla di interessante da guardare.

Non c'è nemmeno mio padre perché è ancora al lavoro, occupatissimo come sempre.

Chan è stato preso solo l'altro ieri nel gruppo, e oggi lo hanno di nuovo riconvocato assieme agli altri per discutere di questioni importanti di cui purtroppo io non sono a conoscenza.

Sono ormai le dieci di sera e io avevo intenzione di aspettare Chan per la cena, ma a quanto pare il manager non ha intenzione di lasciarli andare a casa. Vorrà dire che mi arrangerò mangiando qualche cibo in scatola da sola.

Di colpo, neanche fossimo sintonizzati, sento le chiavi girare nella toppa, e Chan irrompe in casa, piuttosto stanco e sudato.

«Yoonji! Mi hanno detto che una settimana dopo l'intervento dovrò andare in Giappone col gruppo per qualche settimana, per incidere la prima canzone e partecipare a un set fotografico per promuovere il nuovo gruppo!» esordisce con enfasi, togliendosi velocemente la giacca e avvicinandosi a me.

Che cosa?!

Ha appena detto che andrà in Giappone per alcune settimane? Non è possibile. E io come farò senza di lui?

Mio fratello Chan, facendo un'accurata riflessione, è l'unica persona che mi capisce e si fida di me, e con cui alla fine mi sento a mio agio, pur essendo così diversi.

Mi alzo immediatamente dal divano e gli vado incontro, mostrandogli la mia espressione allibita e sconvolta.

«Tu non puoi già partire! Hai iniziato la tua carriera solo due giorni fa!» gli ricordo, colpendogli il petto arrabbiata.

«Ehi, calma, sorella! Ci dovrà pur essere un inizio, prima o poi, no? E quindi perché non iniziare subito?» ribatte lui, scostandosi e facendo per dirigersi in cucina.

«Tornerai presto, vero?» gli chiedo, e mi accorgo che sto iniziando a lacrimare.

Solitamente non sono una persona così emotiva, ma l'essere venuta a conoscenza che mio fratello partirà così presto mi ha fatto star male.

«Yoonji, non ho mica firmato una condanna a morte! Andrò in Giappone, farò il mio lavoro e poi tornerò. Tutto qui. Stai tranquilla, per un cantante questa è solo semplice routine» risponde con un sorriso, prendendomi la mano e chiudendola nella sua.

«Oppa... ti voglio bene» sussurro allora, abbracciandolo.

Presto mio fratello mi scivolerà via in un mondo a me sconosciuto, e non posso evitarlo. Ma, se è questa vita che lo rende felice, allora non posso che esserne felice a mia volta.

«Anche quando sarò famoso, resterai per sempre la mia carissima e fantastica sorella. Anche se litighiamo sempre, sappi che ti voglio un bene dell'anima, Lee Yoonji» mormora Chan, avvolgendomi fra le sue calde braccia.

Mi viene spontaneo un sorriso, e in un certo senso ora mi sento un po' più sollevata. Durante i nostri periodi di distanza io penserò tantissimo a lui, e ora sono sicura che lo stesso farà anche Chan.

Del resto, come ho potuto anche solo dubitarne?

***

È finalmente - o purtroppo - giunto il giorno dell'intervento, e il mio cuore sta esplodendo dall'agitazione.

«Buona fortuna, figliolo» augura mio padre a Chan, stringendogli la mano, e lui ricambia con un sorriso.

«Chan, ti auguro il meglio» gli dico invece io, stringendolo in un caldo abbraccio che sembra durare un'eternità.

«Vedrai, Yoonji, il mio naso sarà impeccabile» sono le ultime parole che sento dire con grande ottimismo da Chan, prima che gli infermieri lo conducano sul lettino in sala operatoria.

13 Boys, 1 Heart ❥SEVENTEENDove le storie prendono vita. Scoprilo ora