Capitolo 10: Chiamata

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«Oggi, data la mia eccessiva bontà, vi concedo tutto il pomeriggio e tutta la serata libera» sentenzia il manager Jung, una volta terminate finalmente le estenuanti prove mattutine nell'area della Pledis giapponese a noi riservata.

All'udire queste parole esultiamo tutti come non mai, dandoci pacche sulle spalle e lanciandoci sorrisi di sollievo perché, davvero, nessuno ne poteva più di stare qui col sudore colante lungo tutto il corpo, peggio delle cascate del Niagara.

«Adesso andatevi a fare la doccia. Poi il nostro solito pullman ci riaccompagnerà in hotel e, una volta lì, potrete fare quello che volete, ovviamente senza uscire all'esterno» ribadisce il manager, alzando un dito e squadrandoci seriamente uno ad uno.

«Grazie, manager!» lo ringraziamo tutti in coro sospirando di sollievo, o meglio... tutti tranne il solito trio di inseparabili stronzetti, che si esprime in una risatina incomprensibile prima di sparire in direzione delle docce. Mh, hanno un'aria che non mi convince, proprio per niente.

In fondo però è meglio così. Che se ne vadano per i fatti loro, tanto chi li sopporta? Sono sempre così altezzosi e pieni di sé, per cui mi meraviglio anche solo del fatto che non si siano ritirati da questo gruppo kpop di sfigati come il nostro.

Ma no, certo... farebbero di tutto pur di ottenere popolarità, e fra queste cose è compreso anche l'abbassarsi a convivere con gente come noi, giusto?

In ogni caso, non è questo il momento più adatto per rifletterci su, anche perché sto già morendo di fame e non vedo proprio l'ora di arrivare in hotel per poter mangiare qualcosa.

***

Arriviamo in hotel stravolti, e ognuno di noi si dirige nelle proprie camere per prepararsi alla tanto agognata mezza giornata libera.

Ovviamente sono l'unica a farsi la doccia nella camera dell'hotel, data la mia "eccessiva paura" nel farla nelle docce della sala prove.

Così, preparata a dovere la roba, mi dirigo in bagno sotto gli sguardi incantati di Wonwoo e i sorrisetti beffardi del principino Mingyu.

Una volta finita la doccia, esco dal bagno comunque già completamente vestita, e con mia sorpresa mi accorgo che i miei due compagni di stanza sono già usciti.

Da Mingyu me l'aspettavo, dato che avrà sicuramente tanto da fare coi suoi amichetti, ma da Wonwoo non tanto, visto il suo sguardo perennemente addormentato, quasi peggio di uno zombie, per questo pensavo che l'avrei trovato addormentato a letto.

Beh, comunque meglio così, vorrà dire che potrò schiacciarmi un bel pisolino a letto da sola, in santa pace. Però... però diamine ho fame, ho davvero molta fame, e per rifornirmi di cibo devo per forza scendere di sotto nel bar/ristorante.

Aish, la vita a volte è così dannatamente faticosa! Perché non si può mai avere quello che si vuole con un semplice schiocco delle dita? Sarebbe tutto così facile e veloce.

Sbuffando, dopo aver raccolto le poche forze che mi restano, mi alzo dal letto, apro la porta e mi dirigo di malavoglia - con le gambe che sembrano proprio di ricotta - verso il mio tanto adorato cibo.

Se Chan lo venisse a sapere si incazzerebbe, visto che sono solo le 17 e da come mi ha ordinato lui non mi è assolutamente concesso di fare merenda, però... suvvia, allo stomaco non si comanda! Per una volta si può fare un'eccezione!

Arrivo quindi al bar situato al piano terra dell'hotel, accorgendomi che è misteriosamente vuoto, ma dato che mi sento già l'acquolina in bocca non ci bado più di tanto.

Tutte quelle paste sembrano così buone... e se sgarro soltanto una volta, non se ne accorgerà nessuno, vero?

A mio grosso discapito decido dunque di prendere un bombolone ripieno con la crema, e, dopo averlo contemplato con lo guardo, sto per dargli il primo morso quando...

13 Boys, 1 Heart ❥SEVENTEENDove le storie prendono vita. Scoprilo ora