LOUIS
-Amore, hai portato il pigiama?-
Alla mia domanda Harry annuì, continuando a giocare con quelle sue grosse mani che si stava torturando ormai da tempo. Era da quando gli avevo detto che sarebbe meglio se fossimo andati a letto a dormire, dopo aver speso l'ora di cena in compagnia di tutto il personale, che era diventato leggermente nervoso. Ovviamente io sapevo il perché, o almeno me lo immaginavo e sapevo che ciò che aveva fatto suo padre centrava con tutto ciò, ne ero sicuro. Harry era sempre stato perfetto con me, non mi aveva mai deluso, anche se beh, non era da molto che ci conoscevamo. Ed anche se molti avrebbero potuto pensare che tutto questo è stato troppo affrettato e azzardato, soprattutto per due persone così diverse, beh, per me questa era la cosa migliore della mia vita e se tornassi indietro lo rifarei per cento, mille, duemila volte, senza mai pentirmi di nulla. Harry non me l'aveva mai detto, ma ero più che sicuro che qualcosa in lui non andava, che quell'orribile esperienza l'aveva segnato a vita. Magari aveva paura, aveva il terrore che io potessi essere come lui o che lo ferissi in qualche modo, ma non l'avrei mai fatto, anzi, avrei dimostrato ad Harry che io non sarei mai stato come lui e che io lo amavo da morire e sapevo già come dimostrarlo: avrei usato la mia arma migliore.
-Lou, d-dormiamo?- sussurrò Harry non appena uscì dal bagno, con il suo pigiama addosso.'Era un amore'
Annuii piano alla sua risposta, per poi buttarmi sul letto ed invitarlo a raggiungermi. Lo vidi esitare un attimo, mentre spostava i suoi occhi verdi dal letto fino alle sue mani, come se stesse decidendo la cosa migliore da fare. Dopo pochi secondi, prese un gran respiro e si unì a me, sotto le coperte. Non aspettai un minuto di più e lo strinsi tra le mie braccia, mentre una mano aveva raggiunto i suoi morbidissimi ricci, facendo diventare tutto troppo perfetto.
-Ho sognato questo momento da quando ti ho incontrato.- sussurrai per poi lasciargli un piccolo bacio a fior di labbra.
Harry sorrise, senza dire niente, stringendosi ancora di più a me e facendo incrociare le nostre gambe tra di loro. Se qualcuno fosse entrato adesso nella mia camera, non avrebbe potuto capire dove iniziasse uno e finisse l'altro, sembravamo una cosa sola; due figure plasmate dalla provvidenza per combaciare, per unirsi, per stare assieme per sempre.
-Amore, ti sei mai pentito per il fatto di aver corso tanto con me?- Sussurrai per poi puntare il mio sguardo nel suo, che si stava già facendo battere dal sonno che incombeva.
-Lou, io rifarei tutto questo, io sto bene con te.-
Inutile dire che a quella affermazione sorrisi come una sottospecie di maniaco, per poi iniziare a lasciargli una scia di baci sul collo, sulla guancia, sul naso.. e poi sulle labbra, così rosee ed invitanti, dove mi soffermai più a lungo deciso di approfondire quel piccolo contatto. Quando le nostre lingue si erano divertite abbastanza ad inseguirsi, ci staccammo, creando un leggero suono che riecheggiò per tutta la stanza.
-Ora tocca a me farti una domanda: perché tu hai accettato la mia proposta di metterci assieme? Perché non hai voluto aspettare di più?-
Avevo così tante cose da potergli dire, ma non sapevo esattamente qual'era la più corretta. Guardai allora le nostre mani unite e le nostre dita incastrate tra di loro e sorrisi, iniziando a parlare:
-Sai, è una cosa difficile da credere, ma sapevo che tu avevi un qualcosa di speciale, di diverso. Io credo ai colpi di fulmine, sai? E penso che noi siamo stati fortunati ad essere colpiti nello stesso istante. Poi si, ci sono coppie che escono mesi e mesi prima di ufficializzare il tutto, ma io penso che dopo un po' diventi una presa per il culo. Se tu non mi avessi fatto quella domanda, probabilmente adesso tu eri qui con me, come lo sei adesso ed avremo fatto tutto quello che abbiamo fatto oggi, senza però essere etichettati come 'fidanzati', ma solo come 'amici'.'
Ed Harry fortunatamente mi diede ragione; ma la cosa che meno in assoluto mi aspetto fu il suo 'Sei speciale per me, Lou.' detto con occhi negli occhi, con il sorriso stampato sul volto e con i nostri respiri a mescolarsi tra di loro. Ovviamente non persi tempo e dissi subito che anche per me lui era un qualcosa che aveva oramai acquistato troppo valore, un qualcosa con cui non riesci più a vivere senza, un qualcosa che riempie i tuoi pensieri ventiquattro ore su ventiquattro, persino nei sogni.
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Fanfic'Sono solo cartoline.' fu questo il primo pensiero di Zayn Malik, quando scoprì quell'album. Eppure, forse portato dalla delusione causata dalla fine della sua storia d'amore, il ragazzo fece di tutto per scoprirne di più. E solo Liam Payne sapeva...