Urla soffocate
Lacrime
Sangue
Silenzio
Solo il rumore metallico della lametta a contatto con il pavimento gelido.
Solo il rumore della mia anima dannata che lascia il mio corpo.
Freddo era tutto freddo
All'improvviso una voce, la sua.
X: FUNNY....FUNNY APRI QUESTA FOTTUTA PORTA....
I suoi pugni battevano interrottamente sulla porta.
X:APRI.....FUNNY....
Assistevo a quella scena di fianco al mio corpo, gelido, inerme.
Poi la porta si aprì
Il suo sguardo cadde su di me
Nei suoi occhi leggevo paura,
Disperazione
Tristezza
Rabbia
Dai suoi occhi cadde una lacrima
Di nuovo silenzio
Solo il rumore della sua lacrima caduta per terra
Solo il silenzio, ma le mille urla, dai suoi occhi.
All'improvviso urlò
Un urlo che spezzo il silenzio
Un nome
Il mio
X:FUNNY.........
Cadde in ginocchio
Silenzio
Si avvicinò al mio corpo,
Io ancora guardavo la scena,
Urlò
Di nuovo
Ancora
Sempre il mio nome
Come una preghiera
Urlava urlava
All'improvviso ritornò il silenzio
Prese la mia mano
La strinse forte
Mi accarezzò il viso
Piano come se fossi porcellana
Ancora una lacrima
Due
Tre
Quattro
Un fiume di lacrime
Pianse
Cosa che non avevo mai visto
Sussurrò
X: è tutta colpa mia....dovevo salvarti era una promessa che mi ero fatto.
È solo colpa mia.
Lo sapevo....solo colpa mia......
Ancora lacrime
Mi sentii male
Non riuscivo ad assistere a quella scena
Volevo abbracciarlo ma ormai era troppo tardi.
Un'ora dopo
Guardavo tutta quella gente, che contemporaneamente guardava me distesa in un letto.
L'unica che non mi guardava era mia nonna.
Sapevo che non riusciva.
Sapevo che non era fiera di me.
Sapevo che aveva perso tutto.
Non aveva versato neanche una lacrima, forte come era, voleva che io andassi al suo di funerale no lei al mio....
Sapevo che se mi avesse guardata non avrebbe retto.
Poi lui, occhi spenti
Labbra screpolate
Le lacrime ancora impresse nel suo, splendido, viso.
Mi guardava...
Non faceva altro...
So che s'incolpava
So che ricordava tutto ciò che abbiamo fatto insieme...tutte quelle volte che ha provato a salvarmi....
"Flash-back"
X: ascoltami...sei fantastica okay?!
Okay. Nessuno è come te. Sono o tutte zoccole o tutte zoccole...capisci?! Ora non farlo, posa quella lametta. Ti prego.
Io: giuro, solo un taglio e poi smetto. Solo una nota della melodia che preferisco e poi smetto.
X:Sappiamo entrambi che non ne sarà mai uno solo.....ti prego fermati
Io: mai.
....
X: ti diverti?!
Io: Si!!! Non ero felice da quando...
X: shh...Basta ricordare ora si va avanti.
Io: Sbagliato. Tu andrai avanti, mentre io mi fermerò...
X:no, non dirlo
Io: ora devo andare via
X: DOVE VAI , NO! ASPETTA...
Ricordo ancora che mentre scappavo da lui, egli cercava di raggiungermi, fui scaltra e scappai in un vicolo, sentivo solo lui che urlava
X: DOV'È?!!!
.......
Qualsiasi ricordo, provocava in me una sensazione stranissima...
Ma ciò che mi disse quel giorno, mentre ero distesa in quel letto mi spiazzò...
X: E siamo qui mentre il mio cuore sta per distruggersi a causa dei tuoi modi di fare, a causa di quello che c'è appena stato e di quello che ci sarà domani. Perché, sai, quello che saremmo stati domani, sempre se saremmo stati qualcosa, mi ha spaventato un po'...
Forse ci saremmo odiati, mi avresti urlato contro e io sarei andato via.
E tu, come sempre, non saresti venuta a riprendermi.
Perché è così che succedeva tra di noi.
Probabilmente, se avessi voluto lasciare perdere tutto quello che siamo diventati ora, avrei dovuto farlo tanto tempo fa.
Ma ormai, ci sono finito dentro a questa storia. E tutte le uscite sono state bloccate. Ma anche se ci fosse stato un motivo per fuggire da tutto questo, non me ne sarei andato. Avrei preferito passare tutta la vita a guardarti, a respirarti, ad odiarti...
piuttosto che lasciarti andare VIA.
Ed in quel momento capii che mi ero innamorata, la mia anima dannata si era innamorata...solo che sono stata così cocciuta da non capirlo... In quel momento, vedendo il mio corpo gelido, sul quel lett0, la realtà mi colpì in piena faccia...volevo rimediare a tutto, volevo anch'io baciarlo e respirarlo...
Speravo che parlasse ancora, per non dimenticare mai più la sua voce, e così fu.
X: Avevi paura di star male, per non fare rumore.
Eri silenziosa fuori, mentre dentro urlavi...ma lo sentivo lo stesso.
Sorridevi per nascondermi le tue lacrime...ma io le vedevo comunque.
So che urlavi contro la gente che eri normale, mentre ogni giorno allo specchio ti ripetevi che eri uno sbaglio, come un mantra...mentre io sapevo che eri un bellissimo sbaglio.
So che cercavi di essere normale dinanzi a qualcuno, perché avevi paura che ti giudicassero...anche se non ce ne era bisogno, eri perfetta.
Cambiavi colore di capelli cercando di cambiarti....mentre io ti amavo così come eri.
Avevi un sogno, ma non lo dicevi a nessuno, perché pensavi che ti giudicassero...ma io sapevo il tuo sogno e non aspettavo altro per realizzartelo.
Dicevi di essere più portata a stare da sola...ma sapevo che avevi bisogno di qualcuno.
Avevi paura di urlare che amavi la pioggia, perché sapevi che gli altri amano il sole...ma, ricordo ancora quella volta, noi distesi nel tuo lettino, ad una piazza, mi dicesti, piano, nel mio orecchio, che amavi alla follia la pioggia, e diventasti rossa come un pomodoro. In quel momento io volevo baciarti...all'infinito.
Dicevi agli altri che amavi le t-shirt, quando invece amavi i felponi...ne sono una prova tutti quelli che sono nel tuo armadio.
Scherzavi sul tuo corpo per sembrare forte difronte a tutti, mentre quando tornavi a casa ti odiavi...lo leggevo nei tuoi occhi.
Sorridevi, perché se non lo facevi sembravi triste, ma in realtà eri triste...
E non posso dimenticare quella tua frase, che avrei voluto si evolvesse in positivo..."le cicatrici ci insegnano che il dolore passa ma il segno resta".
Credevi nell'autodistruzione invece che nell'amore...Voglio solo dirti...non a questo corpo segnato, gelido, ma alla vera te, spero che mi stai ascoltando, TI AMO FUNNY, E MAI SMETTERÒ DI FARLO...
E lo amavo anch'io...
Ma era troppo tardi...come ha detto,
"Le cicatrici ci insegnano che il dolore passa ma il segno resta"
E in quel momento...non rimaneva che un corpo gelido, che dopo tante battaglie ha finalmente ceduto lasciando dietro di se un cuore in grado di aggiustarlo...ma non se ne era reso conto.
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SOLO UN TAGLIO E POI SMETTO
RandomQUESTA STORIA PARLA DI UN RAGAZZO CHE SI INNAMORA DI UNA RAGAZZA CON MOLTI PROBLEMI LUI CERCHERÀ DI SALVARLA LEI NON VUOLE ESSERE SALVATA TUTTO QUESTO PK NON SI SENTIVA CAPITA ACCETTATA... IL RESTO DELLA STORIA SCOPRITELO VOI SPERO VI PIACCIA.