Capitolo 13. Dimissioni.

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<<Draco!>> Urlai non riconoscendo più nemmeno la mia voce, tendendo una  mano verso di lui che ormai non sarebbe più riuscito a prenderlo.

<<Aresto Momentum!>> Tuonò una voce. 

L'uomo coperto dal mantello prese il corpo di Draco che non toccò terra per un massimo di dieci centimetri.

L'uomo mi fece scendere, e senza nemmeno ringraziarlo o tanto meno guardarlo in faccia, corsi da Draco che si reggeva in piedi tenendosi appoggiato alla parete di pietra con una mano. <<Draco...>> Continuavo a dire come non poter credere che fosse ancora vivo.

Ancora con il volto terrorizzato si voltò a guardarmi mentre gli correvo incontro, e tese le braccia per poi stringermi.

<<Perdonami, non sono riuscita a prenderti>> parlavo con il fiatone tra singhiozzi e ansia, con il viso affondato nel suo petto, un comportamento non da me, non verso Malfoy almeno, ma avevo avuto davvero paura e non trovai normale cercare di contenermi anche in un caso come quello.
<<Shh>> sussurrò con il viso immerso tra i miei capelli, continuando a lasciarvi qualche bacio.
Mi sentivo tremendamente in colpa, se Malfoy fosse morto sarebbe stata tutta colpa La paura non accennava ad andarsene.
Sentii il suo viso staccarsi, ma non mi lasciò.

<<La ringrazio, la ringrazio infinitamente, se non fosse stato per lei a quest'ora sarei morto>> mi voltai anche io senza staccarmi dal petto di Malfoy.

<<Le dobbiamo un favore immenso>> dissi.

<<Non ringraziatemi, e adesso tornate a lezione piccoli imprudenti>> Rispose completamente nascosto dal lungo mantello blu.

Una voce soffocata sicuramente dalla stoffa pesante che portava addosso.

Io e Malfoy ci avvicinammo al signore misterioso, Draco mi cinceva le spalle mentre io tenevo una mano sul suo petto, la stessa che porsi al signore presentandomi.

<<Veramente noi siamo due degli insegnanti della scuola>> fece Draco.

<<Io sono la professoressa Hermione Granger , di trasfigurazione ed insegnante della casa di Grifondoro>> gli strinsi la mano.

<<Io sono il professore della casa dei Serpeverde, insegnante di pozioni Draco Malfoy>> lo sconosciuto prese a ridere.
<<Com'è possibile che due degli insegnanti della scuola finiscano in una situazione simile?! Ah gioventù, si vede che non avete mai affrontato grandi battaglie!>> A quest'ultima frase io e Malfoy ci guardammo un po' destabilizzati, se non avevamo affrontato grandi battaglie noi, allora questo tipo quali grandi imprese aveva compiuto?
<<È stato un incidente, può capitare a tutti. Comunque sia, lei chi è? Come mai si trova ad Hogwarts?>>

Fece Malfoy sviando il discorso sull'incappucciato.

<<Io sono il nuovo professore di Difesa contro le arti oscure. So che è un po' tardino ma le lezioni di difesa ricominceranno in questa scuola a partire dalla fine delle vacanze di Natale. La professoressa Minerva, ha ammesso di non aver pensato a me come nuovo sostituto, ahah sarà stato un colpo di genio il suo! Dato che chiunque passasse da questo ruolo finiva per morire o dimettersi, avrà pensato che il sottoscritto non avrebbe ceduto facilmente, tanto meno con insulse dimissioni.
 Ci vediamo miei giovani colleghi!>> Detto questo uscì senza nemmeno darci l'opportunità di chiedere altro.
<<Non ha nemmeno detto il suo nome>> dissi guardando Draco in viso, per niente contento.
<<Mi avrà anche salvato la vita ma non mi convince quel tipo. Chi è?>> osservò senza togliere lo sguardo da dove era sparito il nuovo professore.

<<In che senso?>> Gli chiesi.

<<Beh chi non conosce il nome dei Malfoy nella grande battaglia?>> Fece riacquistando la sua solita modestia.

<<Guarda che è molto più strano non conoscere il mio di nome, ti ricordo Malfoy che io Ron ed Harry siamo stati i principali membri dell'ordine>> mi staccai da lui mettendomici davanti in modo che fosse costretto a guardarmi. Infatti adesso i suoi occhi erano puntati nei miei; pensavo che avrebbe preso a litigare.

<<Sei una testa dura. Per questo non mi hai lasciato fino alla fine>> si avvicinò di un passo.

<<Non saresti caduto se non ti fossi lanciaro per salvarmi>> continuai io.
<<Non potevo lasciarti cadere, anche a costo di farlo io al tuo posto>> lo vidi deglutire.

Quella pelle diafana si contraeva, incantandomi.

<<E visto che sei ancora vivo?>> chiesi senza pensarci.

<<Non potrei continuare a vivere senza farlo ancora>> si mosse terminando queste parole con ansia.
Mise una mano sotto la mia nuca traendomi a se, le mie mani corsero sulle sue coste, sotto il lungo trench, accarezzando la stoffa di una sottilissima camicia.

Con urgenza divorammo quel bacio, senza staccarci mai, Draco sembrava sapere esattamente come doveva comportarsi con le mie labbra. Le mordeva per poi accarezzarle morbidamente con le sue, le succhiava per poi staccarsi vedendomi soffrire a quelle brevi separazioni che ero io a distruggere, tornando a sentirlo mio più forte di prima.
Dopo non so quanto tempo fosse passato, Draco teneva il mio viso con entrambe le mani, facendoci restare con le fronti attaccate.

<<E adesso?>> Dissi con evidente fiatone.
<<E adesso, Grifondoro sei pregata di non sparire>> anche lui con marcatissimo affanno nella voce rispose, alludendo in modo evidente al sogno di quella notte, dove non facevo altro che sfuggirgli.

Solo che adesso il problema era un altro. Io non avevo nessuna intenzione di andare via da lui.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 22, 2022 ⏰

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