Capitolo 4

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Louis non fece in tempo a rispondere che Josh si era già alzato e se n'era già andato, lasciandolo da solo al tavolo.

Finite le lezioni, Zayn raggiunse Louis, intento ad aprire la sua auto. Il moro gli chiese come stesse, perché Josh gli aveva raccontato già tutto, ma Louis non sembrava cosí tanto dispiaciuto: "È tutto ok Zayn..." Il liscio restó un po' vago, salí in macchina e salutó l'amico: "Vuoi un passaggio?"

Louis, alla fine, invitó Zayn a casa sua e, una volta arrivati, prima di scendere dall'auto, quest'ultimo cominció a parlare, non molto sicuro di ció che stava per dire: "Lou, se hai bisogno, non esitare a chiamarmi."
"Grazie Zayn, non devi preoccuparti."
"Josh mi ha detto che andrete comunque al ballo insieme"
"Bhe, io... in realtà non ho avuto modo di rispondergli, è scappato via subito! Comunque, si, credo che andremo lo stesso insieme. O forse no. Non lo so!"
"Secondo me, dovresti andarci con qualcun'altro, una persona qualsiasi, giusto per farlo ingelosire un po' e fargli capire cosa si è perso"

Louis rimase stupito da quella risposta, ma in effetti non era una cattiva idea: "Forse hai ragione, ma chi potrei invitare?"

Mentre scendevano dalla macchina, dall'altro lato della strada, Harry stava rincasando, da scuola probabilmente, perché aveva uno zaino sulle spalle.

I due amici lo videro.

"Guarda, perché non inviti quello lí? È il tuo vicino di casa, farai amicizia facilmente."
Louis scosse la testa: "No, no. Qualcun'altro Zayn"
"Cos'è, pensi di non essere capace di conquistarlo?"
Sentendo quelle parole, Louis la prese quasi come una sfida, tanto che: "D'accordo, accetto la sfida" disse. I due si strinsero la mano ed entrarono finalmente in casa.

*****************

Quella sera, Gemma era nuovamente rimasta a dormire dalla stessa amica del giorno precedente, lasciando cosí il fratello solo.

Mentre Harry cercava qualcosa in televisione da poter guardare, sentí suonare al campanello. Chi poteva essere alle nove di sera?

"Ehm, ciao Harry!" disse Louis impacciato, mentre il riccio si chiedeva perché fosse lí.

"Mi chiedevo se... per caso avresti una..." il liscio si bloccó, si era perso nei bellissimi occhi verdi di Harry.

"Una?" disse Harry, sicuramente, imbarazzato anche lui.

"Una... un po' di sale da prestarmi!" Era sicuro di essere sembrato uno stupido.

"Oh, certo, te lo prendo subito! Accomodati pure, se vuoi"

Louis entrò in casa e stette in piedi davanti alla porta, con le mani in mano, pensando a qualche cosa da dire per fare amicizia con Harry, che nel frattempo era corso in cucina a prendere il sale.

"Ecco a te" disse poi.

"Grazie mille!"

I due stettero un attimo in silenzio, senza sapere cosa dire, quando poi, Louis, aprí bocca: "Quindi frequentiamo la stessa scuola?" Era la prima cosa che gli fosse venuta in mente.

"Già... come mai sei venuto qui?"

"Mia madre ha divorziato, quindi sono venuto qui con lei, in quanto mio padre l'ha tradita"

"Oh, mi dispiace"

"Non fa niente, non potevi saperlo."

Ci fu nuovamente un altro silenzio imbarazzante e poi, Harry, ricordandosi le parole di Niall, provó a chiedere il numero al ragazzo:"Bhe, prima di andare, perché non mi lasci il tuo numero? Insomma abitiamo vicini e, magari se ti va uscire qualche volta..."
Louis sorrise e chiese al riccio il suo di numero, dicendogli che lo avrebbe contattato lui. Attraversó la strada e subito si pentí di aver accettato la 'sfida' di Zayn: quel ragazzo dagli occhi verdi gli faceva perdere le parole anche solo con uno sguardo.

Non lo conosceva, eppure avrebbe fatto di tutto pur di conoscerlo.

Nonostante ció, era anche un ragazzo molto competitivo e quindi non avrebbe potuto (e nemmeno voluto) dire a Zayn che non avrebbe piú invitato Harry e nemmeno dire che, se lo avesse fatto, sarebbe stato per il piacere di essere con lui piuttosto che per far ingelosire Josh. Molto probabilmente, non lo avrebbe detto a nessuno.

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