09 | Il destino è una merda

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L'autrice dice che questo capitolo contiene daddy kink, babyboy kink e cose che vi potrebbero far piangere se non volete rischiare non leggete.

Luke's pov

Se c'è una cosa che ho imparato nella vita è che il destino è una merda.

È un ideale, una perfetta immagine di amore, felicità e successo. Ma queste tre cose non possono coesistere. Non puoi essere amato e amare essendo già felice e con successo.

Ero felice, ero innamorato, amato. Andavo bene a scuola (per la maggior parte). Tutto questo mi fu strappato, fu solo questione di ore.

Era la notte della festa di Nathan Brenner. Era stata una fottuta notte selvaggia.

FLASHBACK

Michael e io ci presentammo quaranta cinque minuti in ritardo. Non devi mai presentarti a una festa in orario, mi disse. Così aspettammo fino alle 9:30 per uscire da casa sua. Non capii perchè lo ritenesse figo, io lo trovai rude, ma non discussi.

Entrammo in quella casa. L'aroma di sudore, ragazze eccitate, alcohol e droghe ci sopraffece immediatamente. Calum e Ashton erano vicino alla porta del retro, vicino alle scale.
Ci sorrisero allegramente entrambi.

"Hey ragazzi!" Esclamó Ashton. Potei dire che erano entrambi brilli ma non del tutto sbronzi. Bene.

"Hey Ash!" Ricambiai sorridendo.

"Ciao Calum!"

"Vuoi un drink?" Sussurró Michael nel mio orecchio. Annuii. "Io non ne prenderó. Devo andare a casa in macchina presto, mio padre non vuole che passi le una."

"Che scocciatura." Sogghignó Calum. "Disobbediscigli Mike, resta"

Michael sembró spaventato dal pensiero di disobbedire al padre. Anch'io lo sarei stato, suo padre intimidisce. Ma Mikey non aveva ragione di essere spaventanto - suo padre non l'avrebbe mai picchiato.

"Vorrei restare, Cal.." Rispose.
"Andró a prendere una birra per te, piccolo"

Guardai Michael sparire tra la folla fino in cucina. Calum e Ashton fecero lo stesso, andando da qualche parte a scambiarsi saliva.

Una piccola bionda inizió a provarci con me. Era passato un po' ma la riconobbi subito. "Corinne" dissi, suonava com veleno sulla mia lingua. Era l'ultima persona che avessi voluto vedere.

"Hey Luke. Da quanto." Ammiccó, ma io scossi la testa. "Come va?"

"Oh.. Ehm, non bene, suppongo."

"Sei qui da solo?"

Non dovevo più rispondere alla domanda.
Michael tornó con una birra in mano.

"Corinne! Che bello rivederti."

"Michael." Corinne roteó gli occhi e fece la linguaccia in modo sassy.
"Vorrei dire lo stesso, ma non è mai bello vederti, che hanno i tuoi capelli? Perchè sono di un rosso acceso? Sei proprio strano"

"Oh ma sta zitta troia" la superammo e presi Michael con me portandolo alla tana. Ci appoggiammo al muro, le sue mani incrociate sul petto mentre le mie erano avvolte intorno alla birra.

"Guarda le sue scarpe! Tacchi rosso scintillante. La strega del West!"

"E lui cosa sta indossando? Una t-shirt dei Pink Floyd? Penso che non sappia neanche chi sono"

"Aspetta.. Da quando Lisa sta insieme a James? Tipo lei è la nerd della scuola e lui il quaterback!"

"Oh mio dio, indossa dei leggings dell'universo, ma che cazzo?"

Questo sghignazzare e spettegolare continuó per un po', era divertente. Ovviamente lo intendevamo, ma non andavamo a dirlo in faccia.
Cioè.. Michael disse alla strega che le sue scarpe erano un po' troppo, ma dopo questo, non dicemmo più niente.

"Hey andiamo di sopra a pomiciare?" Michael mi ammiccó intrecciando le nostre mani. Ammiccai anch'io e capii che era un si. Mi condusse di sopra nella camera da letto aperta e mi spinse sul letto con gli occhi pieni di desiderio e piacere.

"Sono io il bastardo stasera capito?" Disse con voce roca baciandomi il collo.

"Si..daddy." Lo potei sentire gemere sul mio collo, ma continuó.
Succhió fino a che non trovo il mio dolce punto causandomi dei soffici gemiti.

"Dove andrà a finire Mikey?" Domandai dopo minuti passati a baciargli posti differenti come guance, collo, clavicola, mascella, mani e petto.

"Sai cosa mi piace farti, baby boy." Michael mi acciglió un sopracciglio. "Ma hai già bevuto due birre e dire che non hai mai bevuto così tanto. Scoparti sarebbe senza senso, potrebbe darti dei vantaggi e io non lo voglio fare."

M'imbronciai ma capii. "Grazie per essere un ragazzo a cui importa, ti amo tanto."

"Anchio." Replicó alzandosi.
"Andiamo giù a cercare i due innamorati."

"Cashton?"

"Si! Cashton."

Saltammo giù dalle scale trovando il ragazzo dai capelli corvini e il suo fidanzato ancora vicino alle scale. Ci riunimmo in un piccolo cerchio raccontantoci storie e scherzando. L"atmosfera era bellissima e non perche stavo bevendo ma perche le cose andavano bene. Ero con i miei 3 migliori amici, di cui uno era il mio ragazzo, ci stavamo divertendo. Eravamo felici.

"È gia mezzanotte e mezzo,merda" borbottó Michael. "Devo andare, mi sono divertito! Dovremmo vedere quando è la prossima festa." Si giró verso di me e mi bació le guance. "Ti amo piccolo, ti manderó un messaggio appena arriveró a casa"

"Porteró io Luke a casa, Mikey. Ho smesso di bere ore fa." spiegó Ashton, pensai fosse carino il fatto che si preoccupasse per me.

"E probabilmente riporteró questo.." Disse guardando l'incespicante Calum. "Al mio posto."

"Per fargli cosa?" Ridacchiai. "Un lavoretto?"

"No imbecille, così sua mamma non vedra che è fottutamente sbronzo ."
Si fermó. "E sì sostanzialmente perchè voglio farli un lavoretto."

MICHAEL'S POV

Salii in macchina e mi allacciai la cintura di sicurezza. Era stata una lunga notte. Sono solo quindici minuti per arrivare a casa, pensai mettendo in moto la macchina, saró a casa prima dell'una.

Dovevo essere a casa per l'una se no mio padre mi avrebbe picchiato. Mi avrebbe urlato contro e mia madre non avrebbe sospettato di niente. È normale. È la casualità.

C'erano tre cose che mi facevano diventare costantemente felice - gente, attualmente - Luke (ovviamente) Calum e Ashton. Erano i miei tre migliori amici, i miei compagni migliori. Mi rallegravano e tiravano fuori il meglio da me.

Luci di fari mi brillarono sul viso. Non riuscivo a capire il perchè, non c'era mai nessuno in strada a quest'ora tarda. Si avvicinavano sempre di più.

Merda.

Andai in panico. Non riuscii a capire da dove venivano quelle luci. Se era una macchina che mi stava venendo adosso o semplicemente mi stava passando vicino.

Prima che potessi sterzare, mi colpì.

Letteralmente.

Non riuscivo più a vedere le luci. Era tutto nero.

FINE FLASHBACK

Avete visto? Avete visto come non potete essere felici, amati, innamorati e aver successo? Avete visto come tutto puó essere incorniciato perfettamente per poi frantumarsi all'improviso?

Avete visto ora, come una persona puó essere la vostra ancora ma la loro attuale ancora si spezzi?

From Lukey to Mikey ❁ ita [completed]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora