04 | LUKE

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Mi misi la cuffietta sui capelli e mi lisciai la mia maglia Misfits. Trotterellai giù per le scale, la mia borsa pendeva dalle mie spalle.

"Mamma! Papà! Sono pronto!" Gridai.

Mia madre, che era in piedi in cucina al telefono, mi fece mancare il fiato.
"Mamma sei bellissima!"

Mi sorrise ed appoggiò la sua mano sul suo petto drammaticamente.
Il suo vestito nero slanciava la sua figura e il suo luccicante gioiello attirava molto l'attenzione .

"Dai non vogliamo arrivare in ritardo." Disse seguendo me e mio padre verso la macchina.
In dieci minuti arrivai a casa di Michael.

"Divertiti caro. Non bere per poi guidare, perfavore."

"Sì, mamma."

"E usa le protezioni, Lucas."

"Mamma! Sto con i ragazzi..." le mie guancie si colorarono di rosso e corsi fuori dalla macchina.
"Non ci saranno ragazze, solo noi, te lo prometto."

"Okay, tesoro. Vai dentro ora."
Baciai la sua guancia velocemente e mi addentrai nella casa di Michael, la quale era aperta. Rimasi meravigliato da tutte quelle luci multi colorate e lampeggianti . Il suo albero di Natale era luccicante e trasmetteva buon umore.
Era davvero Natale.

La TV era sul canale di musica natalizia. C'erano degli altoparlanti particolari così il volume sarebbe stato più alto.
"They're singin deck the halls..."
Michael cantò mentre tirava fuori  i cupcakes dal forno.

Chiaramente non mi aveva ancora visto.

"But it's not like Christmas at all ... I remember when you were here..."

"And all the fun we had last year!"
Finii, cantando con tutta l'aria che avevo nei polmoni, facendolo saltare e fargli quasi cadere tutti i cupcakes.
Scoppiai a ridere.

"Diamine Lucas!" Quasi gridò, ridacchiando.
"Mi hai quasi fatto rovinare tutti questi cupcakes! Avresti dovuto aiutarmi a farne ancora e so che fai schifo a cucinare!"

"Scusa Mikey."
Misi il broncio, portando la mia roba sul divano, per poi andare in cucina.
"Indossi un grembiule natalizio."
Era come uno di quei brutti maglioni natalizi ma a forma di grembiule, quindi peggio.

"Non è carino?"

"Oh mio Dio... no, Michael." Scherzai.
"È orribile perfavore lascia che te lo tolga." Lo feci voltare e glielo sbottonai, poi glielo sfilai e lo buttai di lato.

"Ho il vischio pronto per quando arriveranno Cal e Ash."
Sogghingnò e indicò la porta della cucina.
La campanella della porta improvvisamente suonò ed entrambi sapevamo chi era.
"Scommetto che sono venuti insieme."

Andai ad aprire e - sì, Michael aveva ragione perché Calum e Ashton, entrambi con un cappello da Babbo Natale in testa, erano arrivati.
"Ho, ho, ho! Buon Natale!"
Mi allietó Ashton, oltrepassandomi.

"Oh, ma questo è odore di cupcakes?"
Domandò Calum curiosamente, oltrepassandomi anche lui . "Wow! Grazie per grazie per gli auguri di Natale." Dissi sarcasticamente chiudendo dietro di me la porta. Ashton ignaro di tutto , si mise sotto al vischio con il grembiule tra le mani, ridacchiando.

"Cal, devi venire a vedere questo orribile grembiulino. "

Calum andò di fianco a lui ed aggrottò le sopracciglia "io veramente non penso sia così brutto..."

Guardai Michael ma era già dietro di me con un sorriso stampato in faccia.

"Vischio!" Esclamammo simultaneamente causando il silenzio dei due.

Le loro facce si illuminarono di rosso. Nessuno si mosse per qualche secondo fino a quando Ashton diede un bacio sulla guancia di Calum che esitó per un secondo.
Lui si levó e Calum arrossì di scatto , trascinandosi via.

"Fa schifo ma su di te sarebbe carino." Ashton sorrise e avvolse il grembiule dietro il collo di Calum annodando le stringhe nel retro.

"Non è così brutto."
Protestò Michael, aggiustando il volume cosicché potessimo sentirci mentre parlavamo.

"Invece lo è." Scattai.

Mi lanciò un'occhiataccia e lì risi ancora.
"Scusa ma non sono un festaiolo come te, Michael."

"Noi andiamo a schiacciare un pisolino in camera tu, Mikey." Spiegò Calum tenendo la mano ad Ashton.
"Rimarremo svegli per tutta la notte, non faremo nulla di male, lo prometto."

Michael annuì semplicemente guardandoli salire per le scale parlandosi a bassa voce.

Portò i biscotti allo zucchero sul tavolo al quale ero seduto vicino.

"Amo molto i biscotti allo zucchero."mi illuminai e ne misi uno intero in bocca. "Perché non ne mangi nessuno? Non erano i tuoi preferiti?"

"Non so, è solo che non ho fame."
Borbottò Michael. Potevo dire che stava mentendo, non c'era contatto visivo e parlava piano.
Inghiottii il mio secondo biscotto e divenni serio.
"Mi sono accorto che stai diventando molto magro. Non mangi nulla, di nuovo?"

"Di cosa parli Luke?"
Michael si spostò allontanandosi da me.

"Non sono magro, sono grasso. Guardami!"

"Non dire questo! Non sei grasso e non lo sei mai stato!"

"Luke... mi dispiace..."
Michael piagnucolò, mettendosi le mani tra i capelli.
"Ogni volta che guardo il cibo, mi sento grasso. Voglio vomitare. Ho fatto tutto questo cibo per far sì che sembrasse che stessi bene... per non far sembrare che mi sentissi disgustato. Ho decorato la casa per ore e ho suonato un po' per distrarrmi dall'istinto di tagliarmi."

Non esitai a circondarlo con le mie braccia e ad avvolgerlo in un abbraccio. Lo dondolai avanti e indietro delicatamente. "Shh, starai bene. Sta sera ci divertiremo, solo noi quattro. Non lascerò che nulla ti ferisca, ti proteggerò da tutto. Lo giuro."

Dopo minuti di silenzio sereno guardai la ghirlanda che pendeva dal soffitto. Aveva decorato molto bene. Solo a pensare che aveva fatto tutto ciò solo per distrarsi dal tagliarsi mi faceva sentire male.
Sopra di noi c'era il verde e fresco vischio. Scossi la testa ridacchiando. "Hey Mikey... hai messo del vischio anche sopra il divano?"

"Cosa?" Disse alzando la testa.
"Oh suppongo di si." Mi guardò nervoso.

Mi appoggiai a lui e stampai un bacio sulle sue labbra sentendolo sorridere.

From Lukey to Mikey ❁ ita [completed]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora