-Hai deciso?-
Chiese, e nella sua voce riconobbi del puro stupore. La presa della sua mano sulla mia coscia si allentò, per poi spostarsi fino al mio collo, che afferrò quasi volesse strozzarmi, senza tuttavia premere.
Tirò un poco, fino a quando non fummo a meri centimetri l'uno dall'altro. Deglutii a fatica.
-Sì...Sì ho deciso.-
Sorrise, di quel suo sorriso diabolico, prima di ridurre gli occhi a due fessure.
-Ebbene?-
Sospirai, evitando il suo sguardo, spostandolo sulle mie mani pressate contro al suo petto per assicurarmi un minimo di distanza da lui.
Avevo appena capito qual'era il mio primo desiderio. Avevo appena capito qual'era la prima cosa che dovevo fare. Forse era inutile, ma per me, aveva un certo significato.
-Voglio...voglio un gioiello. Un gioiello bellissimo. Un...un gioiello perfetto.-
Gerdard ridacchiò, mollando la presa dal mio collo, giocherellando con una ciocca dei miei capelli.
Non mi chiese nient'altro. Non me ne chiese il motivo. Forse non se ne interessò nemmeno. Semplicemente, continuò a rigirarsi tra le dita quella ciocca di capelli.
-Sarà fatto.-
***
Quindici. Sedici. Diciassette. Diciotto.
Sul mio soffitto, erano incollate diciotto stelline fluorescenti. Ricordavo bene di averle incollate quando ancora ero piccolo, perché terrorizzato dal buio totale della notte.
Lanciai un'occhiata veloce all'orologio sul mio comodino, sbuffando. Mezzanotte.
Gerard non mi aveva ancora dato ciò che gli avevo chiesto, e non ne capivo il motivo. Aspetta, aveva detto, devi aspettare fino a stanotte. E così avevo fatto, e nulla era accaduto.
Sapevo, o almeno, ero convinto dentro di me che se avesse voluto avrebbe benissimo potuto far apparire il gioiello dal nulla. Era il Diavolo, in fin dei conti, dubitavo ci fosse qualcosa di cui non fosse in grado.
Chiusi gli occhi, iniziando a sentirmi lievemente assonnato, per poi spostare lo sguardo sull'essere stesso.
Era steso a mezz'aria, le braccia incrociate dietro la nuca, le gambe distese, come se fosse sdraiato su un letto invisibile. Apparentemente, dormiva. Mi chiedevo se stesse fingendo.
-Gerard...?- Tentai. Magari si era davvero addormentato. Magari anche le creature del suo calibro avevano bisogno di riposarsi ogni tanto. E magari si era dimenticato del mio primo desiderio.
-Gerard...è mezzanotte...sei...s-sei sveglio?- Odiavo non essere in grado di controllare il mio tono di voce e la mia balbuzie, tuttavia non mi ero ancora esattamente abituato al convivere con Satana. Arreso? Sì. Abituato? No, e non credevo lo sarei stato presto.
Sospirai, tornando a guardare il soffitto. Beh, che mi aspettavo, che fosse fedele? Forse lo avevo sopravvalutato. Era pur sempre una creatura infima e senza cuore, nessuno mi dava la garanzia che mantenesse i propri accordi. La mia anima, dopotutto, era già sua. Poteva anche andarsene, giusto?
Nuovamente chiusi gli occhi, deciso ad addormentarmi una volta per tutte, quando fui travolto da un vento freddo.
E non appena li riaprii, mi ritrovai faccia a faccia con Gerard, pochi millimetri a separare i nostri nasi. D'istinto, mi ritrassi, ma il materasso m'impedì d'allontanarmi. Stava letteralmente fluttuando sopra di me. I suoi capelli mi solleticavano il viso, ma ero troppo sorpreso per poter anche solo pensare di alzare il braccio e spostarli.
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The Devil's Gift.
FanfictionA Frank, 17 anni, rimangono solo tre mesi di vita. Ha ancora così tante cose da fare, così tanti progetti da realizzare. Non é pronto a morire, non vuole morire. E sarebbe disposto a qualsiasi cosa, pur di vivere, pur di inseguire i suoi sogni. Anch...