4.

60 6 0
                                    

Dopo tutti i saluti del caso, a Harry, Mr. D, e altri vecchi amici miei e dei miei genitori, guardo mio padre un attimo e esco dalla prigione. Appena fuori, chiamo Luke, per uscire a mangiare fuori. Dopo esserci dati appuntamento, ci troviamo davanti al ristorante Yelmo Sol, anche se io non voglio mangiare quelle sottospecie di cose che chiamano cibo, fatti con madragole, alghe, cavallette e altre cose: voglio parlargli. Forse Harry aveva ragione. Ci sediamo a un tavolo, e un robot ci accompagna. Non posso fare a meno che pensare in che condizioni sia la società umana, se anche i camerieri sono stati sostituiti dai robot. All'inizio facevano solo cose come maggiordomi, o "uomini" delle pulizie. Ora fanno i poliziotti, i camerieri, i dentisti, i dottori, gli avvocati, gli architetti, i negozianti, i cuochi, alcuni se non hanno una voce troppo metallica anche i cantanti, così i 4 sommi capi sanno che non potranno mai fare canzoni contro la legge. Infatti i cantanti più famosi umani sono solo 7, tra i quali 5 sono figli dei sommi capi, e gli altri 2 sono mariti, o mogli, di qualche membro importante della vettrusia, per indicare un gruppo di 26 persone, a capo, insieme ai 4 sommi capi, del paese. Luke come mentalità non è così estremista come me, perchè di fatto cerca di ambientarsi nella società, avendo 1 anno quando c'era la guerra. Prende una zuppa di alghe, e un hamburger artificiale. Io solo un bicchiere di acqua. Mi guarda male, ma non ci faccio caso.

Ariana: Luke devo parlarti assolutamente

Luke: bene allora vai, spara.

delle persone agli altri tavoli ci guardano male, sia per come siamo vestiti, sia per il nostro linguaggio. Prima della guerra, era come se avessero visto nel ristorante due barboni o due mendicanti. Alcune volte cerco di convincermi che la comunità di oggi sia meglio di quella di prima, ma poi guardo tutti i cambiamenti che ci sono stati, e le regole, e lo stile di vita, e mi pento subito del pensiero che ho appena fatto. Vedendo che sto esitando un po', Luke dice

Luke: Ariana tutto bene?

merda Harry non aveva affatto ragione, non riesco a parlarne. Non credo ancora di riuscirci.

Ariana: ... ehm ... ecco ... ho visto Harry in prigione sai?

Luke: ah, okay. Pensavo fosse qualcosa di serio. Mi hai fatto preoccupare, specialmente quando non volevi parlare

Ariana: no, no, era soltanto .. ero soltanto incantata.

Luke: mhh ... okay. A proposito Ti ricordi di Noemi? L'ho incontrata mentre tornavamo a casa io e i ragazzi l'altro ieri sera.

Ariana: Noemi? quella Noemi? Oddioooo, la Noemi che per un po' avevamo come coinquilina, che poi se n'è andata per esplorare le altre comunità?

Luke: già proprio lei, mi ha detto che ha in mente una cosa, ma prima vuole parlartene per sapere se vuoi farne parte. A me l'ha già detto, e io con i ragazzi lo facciamo. Non ti dico niente, voglio che te lo spieghi lei.

finisce di mangiare la zuppa, lascia le banconote nella fessura del tavolo, che le risucchia in un istante. Si alza da tavola ed esce, chiedendomi se volevo stare ancora per un po' li seduta al tavolo come una demente. Non mi da neanche il tempo di rispondere, che la porta si chiude e lo seguo, fuori.

Ariana: aspetta Luke, ora devi dirmi di cosa si tratta

ridacchia un po' e poi dice

Luke: te l'ho detto, te lo deve dire lei. E poi questa cosa vogliamo farla settimana prossima, quindi verrà in tempo a dirtelo, ne sono certo.

corre verso una cabina, semivuota, entra e quando si chiudono le porte mi saluta con la mano. Ricambio e appena va giù, mi dirigo verso le SSU, anche se non ho prenotato. La spia è verde fuori. Okay forse non è ancora occupata, visto che la spia diventa rossa solo quando gli oggetti hanno finito di materializzarsi. Entro, e ... Cavolo è già occupata. Il ragazzo si gira verso di me, un po' sorpreso.

Ariana: ehm ... scusami, non pensavo fosse già occupata.

X: no, niente, non ti preoccupare.

dietro ci sono degli amplificatori, e una chitarra elettrica. Un musicista.

Ariana: fai rock, pop, elettronica ...?

mi guarda un po' confuso, poi capisce

X: ohhhh, okay. Rock, sono affascinato dalla musica rock. In teoria è del periodo pre guerra, ma dopotutto qui non ci sono telecamere, per vedere se infrango la legge, fortunatamente.

Ariana: già meno male, almeno qui non sono controllata.

X: ... qualcosa mi dice che sei stata dentro un po' di volte

Ariana: il tuo istinto non sbaglia, e qualcosa lo dice pure a me

X: pure tu non sbagli.

ridiamo un pochino, e poi mi dice

X: mi chiamo Ansel

Ariana: io sono Ariana

Ansel: piacere di conoscerti Ariana

Ariana: il piacere lo è altrettanto per me, signore.

dico prendendo in giro i ricconi della società. Ridiamo insieme.

Ansel: ehi vuoi ... ascoltarmi mentre suono? ... Sai .. per.. avere un opinione sulla mia musica..

Ariana: ... certo, se mi suoni qualche canzone che conosco, posso cantarla mentre tu suoni.

Ansel: la conosci I Don't Want to Miss a Thing?

Ariana: ovvio, la adoro.

Ansel: perfetto ... allora entra.

mi fa entrare dentro, e poi la porta si chiude dietro di me.




_2042_Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora