Tra di noi.

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Mancava poco più di due settimane.
Solo due settimane.

Stavo lentamente entrando in panico, ad ogni prova mi sembrava che qualcosa non andasse, o che fosse una totale schifezza.

Mi sedevo in platea e guardavo le scene in cui non ero presente per vedere come sarebbero apparse al pubblico.
A volte ero così stanca che mi sembrava che i passi e la musica non fossero giusti, o che non avessi messo bene in risalto il tema.

Avevo pensato così tanto per far sì che tutto fosse come me l'ero immaginato che ero veramente esausta, ma non potevo arrendermi.
Non l'avevo mai fatto e mai l'avrei fatto.

"Juliette!" mi girai sentendo quella voce e mi fermai.

Vidi la direttrice camminare elegantemente verso di me, mentre tutti gli allievi nel corridoio si spostavano per farle spazio.
La cosa che mi aveva sempre colpito di lei era la grazia, l'eleganza e il suo modo di farsi rispettare.

"Juliette, ti stavo cercando cara! - mi posò gentilmente una mano sul braccio e io le sorrisi - procede tutto secondo i piani?"

"Sì, signora direttrice, va tutto bene, manca poco ormai.." le dissi.
Lei annuì.

"Riguardo a questo, ho pensato che fosse giunto il tempo di preparare anche i vestiti di scena, quindi oggi pomeriggio dopo le 4, tu e tutto il cast avete appuntamento con la sarta di fiducia, che da sempre ci fornisce i vestiti per gli spettacoli.. verrà lei in teatro.."

"Grazie mille, direttrice.. "

"Di niente Juliette e ora va' penso che stia aspettando te.." mi sorrise e se ne andò.

Chi mi stava aspettando?

Mi girai e vidi Shane in fondo al corridoio fermo mentre mi guardava.
Mi fece un cenno con la testa e i miei
piedi si mossero verso di lui.

"Che ci fai qui?" gli chiesi non appena fui vicina a lui.

"Ti stavo solo aspettando.."

"Beh.. allora andiamo.." alzai lo sguardo sul suo viso e vidi i suoi occhi azzurri quasi blu.

Cosa mi aveva fatto quel ragazzo?

Lui annuì e iniziò a camminare in direzione del teatro, io lo seguii cercando di non fare la figura della stupida.

"Posso solo sapere perché sei così distaccata..?" Shane si fermò e si girò di colpo verso di me così che io, sorpresa, gli finii troppo vicino.

"Che?"

"È da quasi due settimane che non mi parli e quando lo fai sei sempre indignata.."

Perché voleva delle spiegazioni?
Ero costretta a dargliele?
Non ero la sua ragazza.

"Sono solo concentrata sullo spettacolo Shane.." dissi posando le mani sui fianchi e sbuffando leggermente.

Erano solo le 9 di mattina e già facevo fatica a restare calma.
Sarei scoppiata da lì a breve.

"Sei sicura?"

"Non hai ancora capito che questo spettacolo vale come la mia intera vita per me? Quindi sì sono sicura.." mi morsi un labbro per non aggiungere altro.

Sentii la campanella suonare e i pochi studenti rimasti in corridoio dirigersi nelle classi, lasciandoci soli.

Shane mi fissò e io cercai di mantenere il suo sguardo il più a lungo possibile.
Percepii il movimento della sua mano, ma non tolsi gli occhi dai suoi.

Sentii la sua mano sfiorarmi il braccio fino ad arrivare al viso, proprio come avrebbe dovuto fare nello spettacolo.

Sussultai leggermente e trattenni il fiato mentre le sue dita mi accarezzavano una guancia e i suoi occhi mi fissavano sinceri.

Dance with me.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora