"Ah...." pensò Helen sospirando "vorrei avere febbre, raffreddore, varicella, morbillo....qualsiasi scusa per evitare di andare a scuola oggi, oggi che è il primo giorno delle superiori, sarà...."il suo pensiero fu frenato dal grido di sua zia:-Che ci fai ancora qui? Credevo fossi sotto la doccia a lavarti-.
Sua zia Clarity era quel tipo di persona simpatica ,ma che doveva far regnare ,a tutti i costi,le regole. Helen era stata data in affidamento alla zia dopo la morte dei genitori, Martha Rose e Jhonathan Cardiff, morti sopra un aereo, stava atterrando ma il motore si era guastato,127 persone morte,2 di queste erano la mamma e il papà di Helen. Clarity era sposata con David e avevano 3 figli:Laurance 16 anni, amante della tecnologia, Sophia 11 anni simpatica e molto sportiva, e Britthany 14 anni vanitosa, egoista, bellissima e , come la chiamava Helen,"la pavonella della casa".Lei e Britthany non andavano affatto d'accordo, anche se dovevano convivere nella stessa stanza. Britthany non finiva di prendere in giro Helen perché non era ancora fidanzata.
-Clarity, non ho voglia.....-disse Helen a bassa voce, non sapendo la reazione di sua zia.
-Che vuol dire che non ne hai la voglia? E dai, Helen, alzati dal letto e va a vestirti.....sono già le 7.30!-Le rispose sua zia. Appena Helen sentii la parola 'sono già le 7.30' si alzò di scatto e filò subito sotto la doccia. Il solo pensiero di arrivare tardi a scuola la rabbrividiva, non sopportava il fatto di essere vista da tutti, e nemmeno quando la professoressa le chiedeva- Tua madre non ti ha svegliato? O sei stata tu a non volere svegliarti?- A quel punto lei rispondeva che era stata lei a non volere svegliarsi, non voleva complicare le cose, non voleva che tutta la classe sapesse che viveva con sua zia perché i suoi genitori erano morti, non voleva che sapessero che sua cugina la prendesse in giro chiamandola "figlia di nessuno",no,non voleva.
Decise di mettersi un vestito lungo fino alle ginocchia con un leggins sotto, voleva apparire stupenda. Si pettinò i suoi magnifici capelli color nocciola, e si mise un filo di matita accompagnato da un po' di rimmel.
-Sto andando!-disse Helen mettendosi in bocca un croissant, e uscendo dalla porta. Alla fermata dell'autobus vide la sua compagna di 3°media, Cleo. La abbracciò e chiese in che scuola andava.-Al liceo classico W.Goof! E tu?-disse Cleo. Il volto di Helen si illuminò,andava al suo stesso liceo! Era felicissima di averla come compagna! Anche se....la sezione? -Anche io!!! E dimmi in che sezione sei iscritta?- chiese Helen entusiasta.-D!-rispose.Helen non riuscì a credere alle sue orecchie con aria felicissimissima rispose- Non so se ti farà piacere ma.....saremo compagne di classe!!!-E nel frattempo arrivò il bus.
Nell'autobus Helen aveva una specie di felicità che si incontrava con paura, tristezza e nostalgia,nostalgia dei suoi genitori a cui era profondamente legata, avrebbe voluto un mondo che fossero lì ad aiutarla, a dirgli cosa fare.
Helen scese dall'autobus e fece un sospiro, si vide davanti la W.Goof. Suonò la campanella e tutti entrarono e si sedettero. I professori erano veramente gentili,o almeno così sembrava. Erano le 12.30, suonò la campanella ed Helen per paura che la seguissero o parlassero con lei, si infilò nel bus e tornò a casa.