Capitolo 1 "Ciao Potter"

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P.O.V Lily

La mia fu una storia strana e contorta. Se dovessi scegliere di tornare indietro per cambiare qualcosa non lo farei.

Fino al mio sesto anno andò tutto bene.
Avevo dei genitori che mi amavano, una sorella che certo non era perfetta ma in fondo le volevo bene.

Avevo delle amiche stupende e una casa fantastica chiamata Hogwarts.
Infine avevo un ragazzo che ormai ci provava con me da non so quanto tempo, ma quella è un'altra storia.

Una storia che mi ha aperto un altro magico mondo, che mi ha cambiata e fatta maturare.

E ora sto per raccontarvi questa meravigliosa storia che però purtroppo non finisce nel migliore dei modi.

Buona lettura.

****
Il mio sesto anno era ormai giunto al termine.
Ero tornata a casa mia da 2 mesi all'incirca e io non ero mai stata più triste.

Mi mancava Hogwarts, mi mancavano le mie amiche, mi mancava perfino Potter...cosa strana.

Non ne potevo più di mia sorella che mi prendeva in giro e delle sue amiche psicopatiche.

Anche se ricevevo lettere dalle mie amiche tutti i giorni, non era la stessa cosa.

Quel 1 agosto, era un giorno molto caldo e soleggiato, mi trovavo in soggiorno, seduta a tavola con i miei genitori e Petunia, e stavamo pranzando mentre parlavamo del più e del meno.

Poi all'improvviso, sentì bussare alla finestra e appena mi voltai vidi un gran bel gufo.

"Un altro, non ne posso più" esclamò Petunia sbuffando sonoramente

Mi alzai e andai alla finestra, lasciai entrare quel magnifico uccello, che mi porse gentilmente la zampa dove era legata una lettera.

"Chi ti scrive?" Chise mio padre curioso

"Non lo so" risposi sinceramente

"Sono quegli strambi dei tuoi amici?" Aggiunse Petunia.

Io la ignorai, presi la lettera e feci uscire il gufo.

Senza neanche aprirla capì di chi era, all'esterno della lettera c'era un solo nome: James.

Quel nome mi fece sorridere, anche se erano anni che lo rifiutavo ma nonostante questo, lui continuava a provare.

Mi fece sorridere anche il fatto che lui avesse scritto James e non Potter come suo solito.

"Allora chi è?" Disse mia mamma notando il mio sorriso

"Ehm...io vado di sopra" dissi scappando verdo le scale senza dargli nessuna spiegazione quando un leggero rossore si propagò sulle mie guance

Appena arrivai in camera, chiusi la porta, mi sedetti sul letto e aprì la lettera.

Hey Evans,

"Come stai? Spero che tu riesca a sopportare la mia assenza per così tanto tempo..."

Sempre il solito.

"...si lo so, deve essere dura stare in mia assenza, ma devi resistere, comunque i miei genitori sanno quanto è difficile dover andare con i tuoi alla stazione e per questo se tu vuoi potremmo accompagnarti noi.
Aspetto una tua risposta al più presto Evans ok?"
Ciao dal tuo amato James"

Non so se i miei saranno daccordo, comunque quello rimane sempre un emerito cretino.

Scesi in soggiorno e ritornai dai miei genitori a tavola ancora spiazzati dalla mia improvvisa fuga.

"Allora chi era?" domandò mio padre

"Ehm...un mio amico" se così si poteva definire una persona che provava a invitarmi fuori da anni ma veniva sempre rifiutato

Gli raccontai della lettera e loro approvarono così dopo pranzo andai a scrivere la risposta.

Mi sedetti sulla sedia della scrivania, presi una pergamena, una piuma con dell'inchiostro e scrissi:

Caro idiota,

Sono molto felice di stare il più possibile distante da te, ma visto che mi è molto difficile andare alla stazione accetto la tua proposta, quindi vedi di farti trovare alle 10:00 sotto casa mia.

Ciao Potter,
Lily.

Mandai la lettera con il mio gufo e mi arrivò la risposta il giorno dopo così andai a letto felice quella sera per la prima volta in quell'estate.

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Il primo settembre arrivò in fretta, purtroppo per me avevo dimenticato di impostare la sveglia così mi svegliai tardi...

Lo odiavo da morire, Adesso lo amo da impazzireDove le storie prendono vita. Scoprilo ora