Le mie valigie erano tutte pronte per la partenza, nel mio nuovo college non conoscevo nessuno. Finiti i preparatvi mi sedetti sul mio letto e pensai
" questa casa dopotutto mi...mancherà... penso", forse la casa ma non la famiglia mi diceva il mio subconscio.
Sentì dei passi sulle scale e poi lo girarsi della maniglia della mia porta e poi mio padre: era sulla soglia della porta e accanto a lui mia madre mi disse:
" su Robin non vorrai perdere l'aereo"
"No cara mamma non lo voglio perdere" così scesi le scale e presi la mia bicicletta e mi avviai verso l'aeroporto; il viaggio fu duro e stancante anche perchè da casa mia all' aeroporto vi sono ben 15_20 isolati. Arrivata al college mi fu assegnata la camera 72B,entrando mi ritrovai davanti una ragazza mora con due occhi grigi e un computer fermo davanti a lei; dopo poco tempo le chiesi:
" è la 72B"
"Si...
"Ok che guardi" a quel punto mi buttai sul suo letto e lei abbastanza spaventata o stranità ( non si capiva molto bene) indietreggiò andando a finire contro il muro
" ei tranquilla non sono mica pazza
Lo so è solo che... non mi aspettavo che saltassi così sul mio letto..."
"Ok ! Meglio tornare alla domanda di prima, che guardi? "
" nulla cioè si in realtà un film ma non l'ho seguito!"
"Ok fantastico" vidi la ragazza alzarsi dal letto prendere una borsetta a tracolla viola, delle scarpe nere da ginnastica e una felpa nera poi avviarsi alla porta:
" ei ei dove vai?"
" a prendere un caffè "
"Ok" probabilmente quella ragazza ora penserà la tipa nuova neanche mi conosce e già mi fa domande su cosa faccio, ma io non voglio essere nauseante ma neanche rimanere in camera da sola, quindi decido di accompagnarla. Nell' uscire non chiude a chiave la stanza, così senza pensarci due volte le chiedo:
" scusa ma non chiudi"
" no non è ovvio " ovvio? In realtà no quindi decido di chiudere io, ma quando mi giro la ragazza non c'è più, inizio a cercarla per tutta la scuola poi mi viene in mente che se voleva un caffè probabilmente sarà in caffetteria no? Andaì lì e vidi una ragazza con i capelli neri molto simile a lei così mi avvicinai e le dissi:
"Potevi anche aspettarmi " la ragazza si girò e... ops non era Sharron
" scusa ti ho confusa con un altra persona non volevo", mi rimisi a cercare e alla fine la trovai seduta a un tavolo mentre beveva il suo caffè. Inizziammo a parlare del più e del meno finché non arrivò un ragazzo castano occhi verdi e con due tatuaggi sul braccio,vidi Sharron vissarlo così le domandai :
" bello è?
" no no aspetta non pensare male ... non mi piace" scoppiammo entrambi a ridere ma a un certo punto entrò chi meno mi sarei aspettata di vedere... mia sorella ! Mi alzaì e andaì da lei:
" che cosa ci fai qua?"
" mamma non te l'ha detto? Mi ha iscritto qui"
" no non me l'ha detto" mio sorella ha la mia stessa età visto che è mia gemella è uguale identica a me occhi mischiati tra il verde e l'azzurro, capelli biondi insomma uguale a me. Tornaì al tavolo e subito Sharron mi chiese chi era io naturalmente gli dissi la verità:
" ero liberà caspita perchè anche lei è qui? no non è giusto!
"Ma non capisco cosa ti ha fatto di tanto male "
" tu non la conosci "
" chi non conosce?" una voce stridula ( o almeno così penso io) mi arriva dritta nell'orecchio ' ma chi cavolo è?' Penso di saper già la risposta: mia sorella pultroppo è qui e io devo accettarlo basta che non è con me in camera non lo sopporterei mai! Tornai in camera con Sharron e iniziammo a parlare fino a mezzogiorno, poi ci incamminiamo fino ad un ristorante bello e altezzoso:
" ei Robin cosa mi dici di tua sorella?"
" non c'ho voglia di parlarne!"
" va bene ma non puoi continuare a scappare".
Una volta aver avuto il pranzo ci avviammo al centro della città e Sharron una volta aver notato una libreria ci entrò e usci trent anni dopo!
" era anche ora, ti sei comprata una libreria intera "
ci mettemmo tutte e due a ridere e poi ci rimettemmo in cammino. Quando contollammo l'orologio erano quasi le sette così ci avviammo per tornare al dormitorio, arrivate ci preparammo un piatto di pasta e una bistecca. La mattina dopo è lunedì ed è anche il primo giorno di scuola, io sono già svegli da mezz'ora mentre la mia nuova compagna di stanza dorme ancora come un ghiro.
"Sharon Sharon svegliati" ma non è possibile questa ragazza proprio non ne vuole sapere "SVEGLIA SHARON "
" ma sei matta"
" no non ti svegliavi"
" uff ma io ho sonno"
" be se vuoi saltare il primo giorno di scuola fai pure!"
"andiamo va" ci avviammo verso la scuola e poi verso la nostra classe.
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Sogno la mia realtà
RomantiekSharron è una ragazza che ha tutta la vita davanti a se. Una ragazza normale che si troverà presto ad affrontare degli ostacoli