L'arrivo

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siamo alla stazione ATM di milano, ora prendiamo un taxi che ci porterà al condominio.
appena arrivate davanti all'entrata del condominio, mi cade in testa un tot di acqua quanto ne contiene un bicchiere pieno.

«cazzo! mi scusi signorina!», mi urla una voce famigliare.

guardo in alto e vedo un volto che ero sicura di aver già visto, ma non mi ricordavo dove. però ammetto che era un gran bel ragazzo.

«niente, tranquillo!», gli urlo.

andata in stanza, virginia si mette a dormire e io ascolto musica.
e mi torna in mente l'episodio dell'acqua.
beh, la vergogna era troppa, certo, ma quel ragazzo lo perdono.
sento che, prima o poi, potrà nascere qualcosa, non so esattamente cosa, ma la mia vita cambierà radicalmente di sicuro.

all'improvviso virgi mi fa: «ohi, ma pensi ancora a quel cretino?»

«virgi! boh.. mi sembra di averlo già visto..»

«pure a me.. che dici se domani vai da lui? neh?»; mi guarda con un volto troppo inquietante.

«beh.. buona idea, si, lo farò.», ho detto con un mezzo sorrisetto.

«brava ragazza! ma ora, mettiamo apposto i vestiti, dai»

«uffa virgi, ma non puoi farlo tu?»

si questo capitolo finisce cosi :)

In his arms || michele braviDove le storie prendono vita. Scoprilo ora