In his arms || michele bravi

Giornata al Duomo - ultima parte

Finimmo di bere il caffè che ci eravamo presi.

"Ok, ora vado a pagare e andiamo a visitare il teatro", disse Michele sorridente

"Oh ma te sei pazzo, pago anche io!", mi fiondo da lui

"Ma figurati, abbiamo solo preso due caffè!", mi prende le braccia per non farmi tirare fuori il portafoglio

"Sì, due caffè e 7€ da pagare", cerco di ritirare le braccia

Lui si avvicina a me e inizia a parlarmi con un tono dolce e umile.

"Faccio io, non preoccuparti", mi sorride

"3,50 € io e 3,50 € te, dai su, mollami e paghiamo", gli dico interrompendo l'intesa appena iniziata

"Va bene, così non mi rompi più", mi guarda con aria di sfida e mi lascia le braccia

"Stronzo!", fingo di essermi arrabbiata e gli tiro un pugnetto sulla spalla

"Guarda che scherzavo!", mi sorride e mi abbraccia con un solo braccio

Tiriamo fuori entrambi i soldi e paghiamo.

Usciti dal bar andiamo a visitare il Teatro Alla Scala.

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Quando usciamo sono le 18:50.

"Mamma mia, si è fatto tardi, c'ho una fame! Che dici di trovare Alessio e Alessandro e di tornare a casa e cenare? Può venire anche la tua amica... come si chiama?", mi dice mentre ci incamminiamo davanti al Duomo

"Virginia", gli rispondo

"Ecco, invita pure lei", propone

"Guarda, puntualmente le è venuta la febbre, prendo due panini al supermercato vicino al condominio e ceno da lei. Sarà per quando guarisce", ridacchio 

"Va bene dai, ma ti accompagno al supermercato eh, non vorrei che te, una minorenne, ci andassi da sola!", mi mette in guardia

"Certo!", rispondo

Michele mi accenna un sorriso e poi chiama Alessio al telefono per sapere dove sono.

"Dove sono quindi?", domando

"Si sono seduti in una panchina vicino al Duomo, sono qui vicini", seguo Michele

Appena li troviamo, andiamo alla metro e torniamo.

*lo so, è da un botto che non scrivo qualcosa, ora dato che ho più tempo pubblicherò più capitoli, dato che noto che vista piacendo questa storia!*