LE EX A VOLTE POSSONO ESSERE PERICOLOSE

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Bella a tutti ragazzi, qui è il vostro caro cacciatore di demoni!
Vi ricordate l'ultima volta che ho condiviso con voi uno scontro avuto con un demone?
Beh, dopo quella sera ci fu un'inaspettato periodo di calma piatta sotto l'aspetto demoniaco.
Sembrava che i demoni si stessero rassegnando, tornando nel buco di culo infernale dal quale erano usciti.
Solo l'altro giorno mi sono reso conto che erano tutte cazzate.
Stavo andando a pranzo con la mia migliore amica in piadineria, e stavamo chiacchierando tranquillamente.
Entrammo nel piccolo locale vuoto ed ordinammo al ragazzo al bancone, io una piadina con lattuga, maionese, tonno, pomodoro e mozzarella e lei una con crudo, squaquerone e rucola.
Pagammo e ci sedemmo sulla panchetta nel localino, in attesa che le nostre ordinazioni fossero pronte.
-Che culo, oggi siamo arrivati per primi!-esclamammo all'unisono.
Quando ci chiamarono per ritirare le piadine Clary non se ne accorse, sembrava fissare un punto imprecisato alle mie spalle (forse aveva visto un ragazzo particolarmente carino o un giubbino particolarmente bello addosso a qualche ragazza) per cui la chiamai:- Clary, le piade sono pronte!-.
Lei alzò lo sguardo e mi guardò, c'era un non-so-che di paura nel suo sguardo, i suoi splendidi occhioni marroni erano sbarrati e si era portata una mano sulla bocca, come a voler soffocare un grido.
Ritirate le piadine uscimmo e chiesi a Clary cosa avesse visto di così orrendo mentre eravamo nella piadineria.
-Vedi quella ragazza con i capelli rossi?- disse indicando una ragazza dai capelli color rosso fragola che avrà avuto circa la mia età e che nonostante il freddo indossava un abitino rosso sangue super attillato e molto, molto corto che non lasciava niente all'immaginazione.
La ragazza aveva un corpo da urlo, avrà avuto una terza-quarta di reggiseno, messa in risalto dalla vertiginosa scollatura, mentre il suo sedere a mandolino era a malapena coperto dal vestitino osè.
Insomma, era una ragazza alla quale piaceva essere notata.
-Sì, dimmi Clary, cosa è successo con quella ragazza?- chiesi dopo avere osservato attentamente l'appariscente fanciulla.
-Continuava a indicarti e a dire che sei suo con il labiale, e mi ha minacciata passandosi un dito sulla gola, sorridendo in modo inquietante e leccandosi le labbra.-.
Sconcertato, mi diressi verso la ragazza -Hey dolcezza- le dissi freddo, - la mia amica dice che l'hai minacciata e NON credo che si sia inventata tutto solo per farmi fare una figuraccia, quindi, tesoro, MI DEVI DELLE SPIEGAZIONI!-.
-Chi, io?- disse lei con un suadente tono di finta innocenza (un classico da bionda perfida da serie tv, nonostante lei avesse i capelli rossi) e voltandosi verso di me.
-Si, tu, zuccherino, non vedo altre rosse mozzafiato in giro.- dissi io con arroganza, osservando meravigliato il suo viso perfetto, le labbra rosse come il fuoco, il nasino "alla francese" dal profilo delicato e gli occhi verdi come smeraldi messi in risalto da abbondante eyeliner e ombretto neri.
Lei mi posò una mano sul viso e l'altra sul petto (come biasimarla), mi avvicinò le labbra all'orecchio e sussurò melensa -Che dolce, un vero galantuomo; un ragazzo così forte, carino e sicuro di sè potrebbe avere tutte le ragazze che vuole, ragazze come me, quindi perchè intrettenersi con quelle nella media?- sibilò e mi baciò appassionamente, cercando la mia lingua con la sua.
Mentre lei si strusciava contro di me le palpai il culo (ragazzi, che culo!) infilandole le mani sotto al vestitino e staccai le labbra da lei per poi spingerla via appoggiandole le mani sul seno, non prima di averle dato una bella strizzata (un'esperienza magnifica, quelle tette erano perfette).
Lei fece una faccia triste e delusa e gemendo di piacere disse:-Non dirmi che non ti è piaciuto.-.
-Il culo mi sembra un po' floscio, le tette sono tutte push-up e il bacio assomigliava più ad un risucchio.
Si vede che hai "baciato" più cazzi che bocche e, a proposito, quanto ti devo per la pessima prestazione?- le dissi, godendo nel vederla ribollire di rabbia
-Ah, un'altra cosa- le sussurrai all'orecchio -Prova a fare la stronza con le mie amiche un'altra volta e non sarò così gentile, hai capito zuccherino?.- inspirai profondamente, riempiendomi le narici del suo profumo e fiutando la nota fetida dell'odore dei demoni - Oppure dovrei dire succube?
Lo ammetto, la tua magia è tanto potente da mascherare il tuo tanfo, stavi quasi per fregarmi!- le dissi sorridendo compiaciuto.
Lei, furiosa, gridò:- SEI SEMPRE IL SOLITO, CACCIATORE DI DEMONI, preferisci accontentarti delle ragazze intelligenti, simpatiche, divertenti, dolci e gentili, piuttosto che quelle COME ME, che potrebbero realizzare le tue fantasie più nascoste e malate!
Ti ricordi della tua ragazza delle medie?
La amavi, ma la lasciasti, solo perché lei si era scopata il ragazzo che tanto odiavi, all'intervallo, nell'ufficio del tuo professore preferito.
Naturalmente con lui era solo sesso, ma a te non andava giù che lei si sbattesse lui insieme a metà dei ragazzi della scuola.
Hai sempre preferito le ragazze vere a quella splendida biondina da sballo con quei bellissimi occhi color cioccolato.
Avresti potuto avere il sesso più estremo, sfrenato e perverso, ma a te non importava-.
-E come mai ad una succube come te dovrebbe importare? Vorrei sapere che cazzo te ne fotte se ho lasciato quella stronza di Miranda? È vero, dopo un anno di relazione avevo scoperto che mi aveva messo le corna, e anche tante, come vedi, hahahahahah- dissi ridendo fragorosamente e indicando le mie vistose e splendide corna nere -Sei un demone del sesso che assorbe energia vitale e corrompe anime, cosa puoi saperne di questioni amorose tra mortali?-
-È UN PROBLEMA PERCHÉ QUELLA RAGAZZA ERO IO!
Mentre gridava queste assurde parole la succube iniziò a cambiare aspetto, i suoi capelli rossi iniziarono a farsi color miele e i suoi meravigliosi e ipnotici occhi verdi virarono in un caldo color marrone scuro.
-Wow, Miranda, quanto tempo...sei ancora più zoccola di quanto io mi ricordassi!
E sei anche un demone!- esclamai io, stupito -L'amore che provavo per te doveva avermi davvero annebbiato la mente per non accorgermene- la guardai, pensando che ora tante cose avevano molto più senso.
-Tu invece sei sempre lo stesso- rispose lei con amarezza -uno sciocco che non riconosce una ragazza degna delle sue attenzioni neanche quando la fa bagnare semplicemente palpandole il culo. Non hai idea di quanto mi inebriasse nutrirmi del il tuo potere magico, quanto amassi succhiare la tua energia vitale... e non solo...- rispose lei, sorridendo suadente.
Fu solo in quel momento che Miranda mostrò completamente il suo vero aspetto: così come i capelli e gli occhi della ragazza erano mutati, anche il suo corpo si trasformò: sulle spalle nude le spuntarono due enormi ali membranose (o "da pipistrello", se preferite) rosso sangue, sulla fronte due corna nere e da sotto il vestito succinto o "puttanoso" spuntò una coda squamosa con la punta a forma di freccia.
Gli occhi ora erano rossi, i denti zanne taglienti e le unghie erano ormai artigli affilati.
Era un classico esempio di "ex indiavolata".
L'assatanata ragazza spiccò un balzo fenomenale, volando in direzione di Clary, che stava scappando, correndo a rotta di collo.
Sfoderai le ali, mi levai in volo e mi lanciai all'inseguimento della furiosa e conturbante diavolessa.
In pochi secondi la raggiunsi e mi parai davanti a lei:-NON OSARE TORCERLE UN SOLO CAPELLO, LEI NON C'ENTRA IN QUESTA STORIA, È ME CHE VUOI- tuonai furibondo.
-Vorrà dire che mi occuperò di lei dopo che avrò finito con te.- rispose lei in tono malevolo, leccandosi le labbra.
Dissi a Clary di scappare ed ebbe inizio lo scontro: iniziammo a salire di quota, lei armata di due spade fiammeggianti e io di una falce magica.
Lei tentò un affondo al mio torace e io lo schivai, per poi rispondere con un soffio congelante che le intrappolò le ali in un blocco di ghiaccio, dal quale lei si liberò con un colpo d'ali poderoso.
-È il meglio che sai fare?- disse lei menando un fendente alla mia testa, che parai con un'incredibile folata di vento generata da un colpo d'ali.
-Anche tu ti sei un po' infiacchita- dissi io avvolgendola a mezz'aria con i tentacoli artigliati fuoriusciti dalla mia mano.
Iniziava a sembrare più un rapporto bondage che un combattimento.
-Pensi davvero che legarmi e stritolarmi mi provochi dolore?
IO SONO UN DEMONE!- esclamò lei.
- Non ti ho legata per causarti dolore, l'ho fatto per ricordarti chi comanda, sono pur sempre un cacciatore di demoni!- le dissi esplodendo in una fragorosa risata.
Furiosa, la mia ex mi si avventò contro e mi conficcò entrambe le spade di fuoco nel petto.
-Ti ho sempre trovata una pessima studentessa, al corso base per demoni non ti hanno mai insegnato che IO SONO IMMORTALE?- Le dissi sfilandomi le spade dal petto, ridendo di gusto nel vedere la sua espressione esterrefatta mentre guardava le cicatrici sul mio petto richiudersi e sparire.
-BENE, BASTA GIOCARE, ORA SI FA SUL SERIO- dissi io.
-NON ASPETTAVO ALTRO, COMINCIAMO.- rispose lei.
Con un vigoroso colpo d'ali salimmo entrambi di quota, sopra le nuvole, dritti nel centro di una tempesta di fulmini.
Lasciai attaccare lei per prima, dopotutto sono sempre stato un gentiluomo.
Lei evocò un forcone al posto delle due spade, che avevo gettato via, e si scagliò contro la mia testa menando un potente affondo, che parai con la mia falce.
Lei allora ricambiò con un fendente dall'alto verso il basso, che bloccai con la mano libera.
Mi divertiva vedere i disperati e vani sforzi che faceva per riuscire ad uccidermi o anche solo a ferirmi.
Ad un certo punto, Miranda (ve lo ricorderete, era il vero nome della ragazza-demone) fece scomparire il forcone e dalle sue mani scaturirono potenti fiamme nere che assunsero la forma di un serpente che si avventò contro di me.
-Ah, è così, vuoi ricorrere a questi trucchi antiquati.
Il serpens ignis era utilizzato dai cacciatori di demoni nell'Antico Egitto e ad una succube comune servirebbero secoli per imparare ad usare la formula e sopravvivere.
Non sapevo che tu fossi così vecchia!
Beh, considerando la tua vera età, devo ammattere che la porti bene, Lilith!-.
Dovete sapere che i miti narrano che Lilith fosse la prima moglie di Adamo, da lui poi ripudiata e "sostituita" da Eva.
Rivelata la vera identità della ragazza demoniaca creai un serpente di fiamme azzurre grande almeno il doppio di quello del demone, come fece Mosè con i sacerdoti del faraone.
Il serpentello nero venne divorato da quello azzurro, com'era prevedibile.
Lei, totalmente incazzata (anche perché le avevo fatto saltare la copertura, di nuovo), plasmò le fiamme creando due uncini che utilizzò per arpionarmi e tirarmi a sè.
Quando fui sufficiente vicino mi baciò (un bacio stranamente eccezionale, nonostante il puzzo infernale e sulfureo del suo alito, ma quello è un vizio di tutte le succubi).
Mi conficcò le unghie nella carne e quando anche io feci lo stesso con i miei artigli lei urlò di piacere.
Le baciai il collo e lei mi strappò di dosso la maglietta, ormai ridotta a brandelli.
Iniziò a baciarmi i pettorali e io le leccai il collo.
Lei si sfilò le mutandine e le gettò chissà dove.
Io le aprii il vestito e il reggiseno con gli artigli, scoprendo quindi quel seno perfetto e quel culo fenomenale.
Lei mi tolse i pantaloni e i boxer e beh, vi lascio immaginare cosa facemmo.
Vi dico solo che fu un'esperienza unica, lo facemmo in modi che nemmeno il kamasutra potrebbe descrivere.
Quando entrambi fummo di nuovo vestiti (dovetti farle ricomparire addosso il vestito o quelle tette superlative mi avrebbero distratto durante lo scontro) il combattimento proseguì: lei tentò di incenerirmi un'ala ma io la colpii con una scarica di fulmini azzurri e lei iniziò a precipitare, prima che io la prendessi al volo.
La presi delicatamente in braccio, poi, sfoderati gli artigli, le infilai una mano sotto la tetta sinistra e le strappai il cuore dal petto.
-NESSUNO minaccia la mia migliore amica e resta impunito-.
Mi rigirai tra le mani il cuore ancora pulsante, mentre lei mi fissava piangendo.
-Oh, questo?- le chiesi indicando il cuore -Non dovresti dispiacerti, dopotutto non ti è mai servito, per te esiste solo sesso sfrenato e depravazione.
Non dico che non mi sia piaciuto, ma non esiste solo quello.
Sai qual'è la cosa che fa più male?
Che potremmo essere una ottimi scopamici ora.
Avresti solo dovuto essere una ragazza umana, non un demone mandato a risucchiare la mia energia e a sottomettere il mondo.
Addio, Lilith.-.
Le diedi un ultimo bacio, prima che si dissolvesse nel nulla, ridotta in cenere da una potente fiammata azzurra scaturita dalle mie mani.
Tornai a terra e cercai Clary, che trovai nascosta sotto una panchina.
Mi chinai e le dissi dolcemente -Clary, sono io.
Quella troia non ti darà più problemi, è morta dopo avere fatto quello che sapeva fare meglio: prenderselo nel culo, letteralmente intendo.-.
Clary uscì da sotto la panchina e mi abbracciò, piangendo -Credevo che mi avrebbe uccisa, stavo morendo di paura.-.
Io la strinsi a me e le baciai la fronte, accarezzandole i capelli per rassicurarla e lei si abbandonò tra le mie braccia.
Guardai l'ora, erano le 15:08, eravamo in ritardo per il corso di recupero di matematica, ma avremmo avuto una storia interessante da raccontare al prof...
Beh, carissimi e affezionati amici, ora vi devo lasciare, Clary mi ha scritto su whattsapp e sembra che sia una cosa importante, a presto, ciaooooo!

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