Il vento soffia leggero, portando con sé un delicato profumo di cannella. Sento i sensi tornare.
Muovo un dito e percepisco chiaramente la forma del mio corpo essere quella di sempre, non più filiforme, mentre un formicolio mi pervade. Sono stesa su quello che mi sembra un prato.
Apro lentamente gli occhi e tra la vista annebbiata e le ciglia scorgo il cielo.
Tinto di Lilla e rosa, percorso da nuvole bianchissime e trapunto di stelle, sembra avvolgere la mia anima e tutto il mondo.Apro completamente gli occhi e mi guardo attorno: vedo montagne e paesaggi idilliaci mai visti prima, alberi pieni di frutti a me sconosciuti per forma e colore e alle mie spalle Lui, il bimbo che ho sognato.
Forse sto ancora sognando.
《Sei viva, menomale.》Dice mostrandomi il suo sorriso splendido. I suoi dentini sono piccoli, bianchi e perfetti, e nelle sue guance lentigginose spuntano due fossette meravigliose. Sembra un disegno per quanto è bello.《Adesso abbiamo tempo, fa' con calma. È una fortuna che tu sia ancora viva, gli altri se arrivavano qui, erano praticamente maciullati! Polpette di carne e ossa!》Ride. Lo guardo perplessa e cerco di sedermi, ma le braccia mi sorreggono a fatica perché completamente intorpidite e formicolanti.
Apro la bocca per parlare ma sento mancarmi il respiro.
La gola mi si chiude in una morsa dolorosa e sento come se qualcosa mi stesse strangolando con una corda. Mi stringo il collo, riuscendo a muovermi all' improvviso, sento gli occhi gonfiarsi e il viso diventare paonazzo. Sto morendo, lo so.
Mentre tossisco vedo il bambino infilarmi qualcosa in bocca mentre ride di gusto nel vedermi soffrire e contorcermi.Quella che sembra una polverina dolciastra si scioglie quasi immediatamente al contatto con la mia lingua, come zucchero a velo, e scivolando verso la gola apre un varco. L'aria comincia ad affluire nei polmoni che si riempiono poco a poco. La sensazione di strangolamento si affievolisce lentamente e il battito accelerato del mio cuore a causa dello spavento e del terrore di morire si regolarizza. Sento battere forte ma sempre più calmo. Con le lacrime agli occhi tossisco più e più volte, lasciandomi cadere al suolo.
《Ahahahahah! Scusa! Mi ero dimenticato che tu respiri ossigeno! Avresti dovuto vederti! Ahahah!》Si piega in due dalle risate e rotola sull'erba. Lo guardo malissimo, tenendomi ancora la gola. Sono allibita e spaventata. Voglio svegliarmi. È il sogno più doloroso che abbia mai fatto.
《Tranquilla! Ora non rischierai più di morire. Qui l'ossigeno è difficile da trovare quindi quella medicina ti fa respirare il Vuoto.》
Porta le mani dietro la testa e sorride.
《Aaah... 》provo a parlare. Stavolta non succede nulla.《D-dove sono?》chiedo con un filo di voce.
《A Nirvana. Il mondo originale di questo universo.》risponde Lui.《Mi chiamo Aikka e ti ho scelta per essere il Resetter di sesso femminile della Terra. Davvero grato della tua sopravvivenza.》Non capisco quasi nulla di quello che mi sta dicendo. Onestamente voglio capire come svegliarmi e in più non sono brava con i computer.《Non so resettare i PC.》dico.《E sono felice anche io di essere viva. Come faccio a svegliarmi?》
Mi guarda con gli occhi seri e la bocca sorridente. È uno sguardo tagliente e freddo, come se fossero due lance di ghiaccio pronte a trafiggermi. 《Se credi che tutto questo》 indica attorno a sé 《sia un sogno, e che ciò che hai provato sia stata un'illusione, ti sbagli di grosso. Ti ho scelta. È sopravvivendo hai accettato il nostro contratto.》Un brivido freddo mi percorre rapido lungo la schiena.《Aspetta, io non ho accettato un bel niente! Di che contratto stai parlando?!》
Sgrana gli occhi e si porta una mano dietro la testa. Ride ancora. Di me. 《Mi stai dicendo che sei venuta qui senza sapere nulla? Ahahahahah!》
Cosa avrei dovuto sapere?
《Senti, sei inciampato. Ti ho aiutato e mi hai trascinata per le colline dicendo "è tardi! È tardi!" e basta. Cosa non so? E di che contratto parli?》inizio ad innervosirmi. Ho la sensazione di essere stata fregata. E sento puzza di guai grossi. Se questo posto esiste davvero, non è su nessuna meta turistica, ne sono certa. E gli alberi sono geneticamente modificati, non esistono in natura: mia madre lavora come biologa nel più grande giardino botanico della nazione e da piccola ho esplorato ogni angolo del giardino. Conosco tutti i fiori, le piante e gli alberi che ci sono a memoria.