Capitolo 3

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Adoro i sabati.
Niente ansia per il giorno dopo. Posso permettermi di dormire più tardi, anche se probabilmente crolleró molto presto.
Sono giorni che dormo prestissimo, sono abituata ad alzarmi presto, ma evidentemente non sto dormendo bene..
Ecco sempre riguardo al sonno e al dormire, l'altro giorno mi sono addormentata sulla poltroncina della biblioteca. Nessun ricordo dopo essere svenuta. Chi mi ha sollevata? Ma sono svenuta veramente o solo addormentata e sognato il resto?
Boh sono un po' confusa al riguardo.
In tv c'è "Mamma ho perso l'aereo", bellissimo, credo che sia parte della mia infanzia quel film.
Divano, coperta, cuscini e... telefono che squilla. Potrei denunciare chiunque mi abbia chiamato, non può interrompermi il film!
Dopo il ritrovamento del cellulare, disperso tra cuscini e coperta, leggo sullo schermo il numero che mi sta chiamando. Uhm credo sia Claire che ha cambiato il numero.
《Spero sia importante.》
-silenzio per un paio di secondi-
《Esci subito, fai in fretta quello che ti dico》
《Salve sconosciuto, piacere di conoscerti! Io sono..》
《Eva piantala. Esci da casa tua e vieni al parco o vengo io e ti
ci porto 》
《Chi cavolo sei?》
《Ho capito..A dopo.》
Ma che follia è mai questa?
Sono completamente spiazzata.
Chi cavolo era!?
E bene qualcuno ha appena bussato alla porta. Deve essere uno scherzo.
Quale anima malata si diverte così?
Di certo non apro. Spengo la tv e rimango in attesa. Nulla. Sarà andato via..
Vado a vedere la situazione fuori.
Sgambetto velocemente per il corridoio fino ad arrivare al portone, guardo attraverso l'occhiello.
Eee... nada. Non c'è nessuno.
Apro, mi affaccio, guardo in giro. Nessuno.
Okay era uno scherzo. Che scemo, chi sa chi era..
《Io.》
-Infarto-
《Ma cosa..Sconosciuto?》
《Preferirei essere chiamato Damon.》
Okay, questo tizio é nell'atrio di casa mia.
《Uno. Esci da casa mia, prima che chiami la polizia, grazie.
Due. Come hai fatto ad entrare?
Tre. Chi sei e cosa vuoi?》
《 Quattro. Potresti gentilmente seguirmi?》
《Sfacciato.》
《Non te lo chiederó due volte.》
《 Ed io non ci penserò due volte.》
《Sfacciata.》
Devo dire che non mi sarebbe dispiaciuto affatto seguirlo, era veramente bello, sicuramente un modello. Io gli arrivavo al petto, sembrava in forma, aveva i lineamenti del viso perfetti, mandibola ben definita, zigomi e naso perfetti, come piacciono a me, bocca piccola e rosea, perava disegnata. Occhi in cui ti potevi perdere, felini e furbi, erano un mix tra verde e nocciola. Voce profonda e persuasiva, direi sexy.
《Se la metti così.. 》
Uscì da casa mia.
《Perfetto, ciao.》
《Passiamo alle maniere forti.》
《Eh?》
In nemmeno un secondo mi prese e mi caricó su una spalla, mi sta rapendo? Stavo scalciando per farmi lasciar andare, ma fu allora che lui mi prese in collo (come si fa con le spose per intenderci) e io talmente confusa mi fermai.
Mi fermai a guardarlo negli occhi, era come se mi dicesse qualcosa con lo sguardo. Non so perchè, ma non avevo paura di lui anche se mi stava praticamente sequestrando.
《Chi sei?》
《Te l'ho già detto, per adesso fidati e basta.》
Continuai a fissarlo. Okay, sono una pazza che si fida di uno sconosciuto.
《Non so perchè sento di potermi fidare di te. Prima fammi capire però..》
《Lo faró, ma questo non è il posto ideale. Chiudi gli occhi e stringi la mia mano.》
《Stai scherzando?》
《Fidati.》
Feci una smorfia, chiusi gli occhi e strinsi la sua mano.
Attesi che accadesse qualcosa, ma ovviamente non accadde nulla.
Mi stava prendendo in giro, è ufficiale: sono una cretina.
《Basta con questa pagliacciata. Io torno a casa.》
《Beh allora buona passeggiata.》
Aprii gli occhi.
Senza parole. Sono al parco. Come diavolo ha fatto?
《Ti rifaccio la domanda. Chi sei?》
《Ottimo siamo ad un passo avanti, ma devo andarmene o riaccadrà vome la scorsa volta. Pensaci Eva. Sai chi sono.》
《No.》
《Eva svegliati.》
Mi sentivo scuotere la spalla.
《Eva su.. starai piú comoda nel letto》
No. Era di nuovo un sogno!? Io ho qualcosa che non va. Mi sono addormentata sul divano.
Non è possibile.
《Nonno?》
《Sì cara, oggi la tua mamma si è sentita male, adesso è con la nonna.》
《Di nuovo?》
《Non ti preoccupare, starà bene, sono venuto a controllare che sia tutto apposto con te.》
《Sì.. sto bene nonno.》
Più o meno.

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