Ventitre

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-volevo solo scusarmi con i miei lettori,per non aver pubblicato per tutto questo tempo,ma sono contenta che apprezzate ancora la mia storia ,scusatemi per la marea degli errori di questo capitolo-

l'amore....non ho mai provato questi sentimenti,ho sempre pensato che l'amore non poteva esistere per una come me,figlia di un boss...e invece...non credevo che fosse possibile avere una possibilità.Innamorarsi di qualcuno che ti offusca le idee,che ritrovi sempre nei pensieri più profondi, quel qualcuno che ti manca sempre,come se si fosse portato una parte di te...E quando sei innamorata speri in tutto,anche nell'impossibile,credi in tutto,ti senti piena di felicità,non riesci a dormire senza una sorriso pensando a lui....Ma non pesavo fino a questo punto...

l'uomo si avvicino sempre di più a noi,l'ansia e la paura scorrevano nelle mie vene.Dove era finito il mio sangue?

"JUstin...Justin..."disse l'uomo con un sorriso diabolico.

"Per soldi si fa tutto...sai-guardandomi,le mie gambe inziarono a tremare-John mi deve un favore"continuò,al quel nome sconosciuto lui rabbrividì...

"Chi è John?"chiesi sussurrandogli senza farmi sentire da quei uomini.
Per un momento mi sembrò irrigidirsi  a quel nome,poi si girò verso di me sorridendomi e quel sorriso anche se era falso mi faceva star bene con i pensieri....
"Nessuno "rispose in tono freddo quasi da congelarmi l'animo.
"Non fare il poliziotto cattivo Bieber"continuò l'uomo imperterrito.
Mi girai per vederlo meglio ,cercavo di avere una spiegazione a quelle parole che avevo sentito,non era possibile...o forse sì?Dopotutto ho avuto la certezza tempo fa che lui era una spia...
L'unica cosa che feci era chiederlo a lui ,mentre la sensazione di sapere la verità mi spaventava.
"È vero?"gli chiesi tremando dalla risposta .
"Aspetta...non glielo hai detto?"disse l'altro che non aveva parlato fino a quel momento,sembrava stupido,quasi divertito.
"Belle io" mi scansai da lui,terribilmente ferita da quello che avevo scoperto.
Perché ho dato retta al mio cuore?
"Perché?"chiese disgustata sul punto di piangere.
Il mio cuore  si sentiva perso tra la verità di ciò che avevo tra le mani,ma che stupidamente avevo ignorato quel giorno a scuola.
Avevo dato retta al mio istinto e invece mi trovavo in bilico in un trave di lava,è la lava era lui.
"Per tuo padre"rispose guardando il vuoto,senza emozione nei suoi occhi.
Sentivo il volto bagnarsi dolcemente con le miei lacrime.
La mia testa stava scoppiando,dopo quello che era successo mi sembrava esplodere.
"Tu non mi hai mai amata!O almeno hai recitato fino a quanto ti ho detto le consegue delle tue bugie"gli gridai indicando la mia pancia.
Un dei uomini si tolse la maschera,e rivelando l'identità,lo vidi è quasi trasalii ,Josh un cerotto sulla mascella proprio nel punto dove lo colpì Justin la sera del ballo.
Mi sembrava che quell'asta che mi teneva in bilico tra la vita e la morta cominci a molare,come ormai aveva fatto il mio cuore,ero forse pronta per cadere tra la lava?
"Tu stronzo!Cosa le hai fatto?!"dice cominciando ad avvicinarsi a noi,pronto per scagliare un pungo.
"Attieniti al piano"disse l'altro senza togliersi la maschera.
Josh si rimise il cappuccio per poi prende due sacchi e coprire le nostre teste.
Le domande mi offuscavano la mente,non sapevo cosa pensare...
Se mi padre avesse mandato loro...per Justin...
Ma quando?
Non sapevo dove ci stavano portando,ci caricarono nel portabagagli ,abbastanza grande da stare staccati.
Lui mi aveva mentito e non c'era sensazione più orrenda .
"Belle ?"mi sussurrò mentre il motore della macchina copriva quel imbarazzante silenzio,fino a quel momento.
Non sapevo da quanti minuti eravamo in viaggio,ma dal rumore che proviene dal finestrino dietro di noi,credo che non ci porteranno in un luogo sperduto.
Forse l'unica cosa positiva che avevo.
"Justin non mi rivolgere la parola"disse cercando di non singhiozzare anche se ero coperta,i singhiozzi non si nascondono facilmente.
"Non fare la complicata con me Brokey!quasi urlando
Sapeva benissimo che poteva sentirci
La complicata?forse non mi dovevo preoccupare dei singhiozzi affianco avevo un sordo.
"Complicata?o forse volevi dire Delusa?Incazzata non lo scegli tu"dissi mantenendo il tuono di voce basso.
Di Josh non mi importava tanto,se vogliamo essere sinceri,insomma si faceva di canne,e non mi meraviglio che mi abbia rapita.
Ma Justin cazzo...
"Senti ho sbagliato!tutto"sussurrando quasi accettandosi il suo stesso errore.
"Ma era così solo all'inizio "continuò
Non sapevo se credergli,ormai quella mia vocina era scomparsa,lei forse era la parte del mio corpo che dava speranza per noi.
"Io ti amavo"pronunciai quelle parole pesanti anche per la mia stessa anima.
Lui non parlò,le miei lacrime scendevano
"Cosa dovrei credere adesso?mi sento tradita,talmente tanto che pensò che quei sentimenti che provavo si sono cancellati da quello che ho scoperto..."sghignazzai
"Mi amavi?"ripetendo solo quelle parole,senza dal conto alle altre.
"Justin..."cercando di dirgli che forse ero stata troppo stupida a farmi uscire quelle parole ,mai singhiozzi mi impedivano di formare una frase sensata,come avevo potuto dire quelli parole?
La mia mente sta scoppiando dopo tutto quell'occasione he è successo...

"forse hai ragione,siamo troppo diversi per stare insieme...,pensavo di amarti ma forse era illusione per entrambi."pronunciando quella parole senza emozione,se solo avessi visto i suo occhi,saprei se lo pensa davvero ma mi accontentai del suono di quello che abbraccia detto.
Mentre sapevo che ero caduta nella lava.

A Dangerous Love (Justin Bieber)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora