Le mani non facevano che tremare come il resto del mio corpo provocandomi brividi ovunque che mi impedivano di restare lucida.Mi ci volle tutta la mia forza di volontà per riuscire ad afferrare quell'oggetto e riuscire a rispondere.
-"P-pronto?" La voce uscì in un sussurro
-"La signorina Madison Sawyer?" La voce di una donna mi invase le orecchie
-"Sono io,è successo qualcosa di grave?"Avevo riconosciuto il numero dell'ospedale e quella voce mi era familiare,doveva essere una delle infermiere del pronto soccorso,avevo trascorso parecchio tempo lì quando mamma stava male e le conoscevo ormai quasi tutte
-"Il suo numero era tra le chiamate rapide del signor Lucas James,dovrebbe venire qui il prima possibile"
-"O mio dio gli è successo qualcosa di grave,sta male,mi dica cos'ha!" Ero nel pieno di una crisi di panico,quella notizia mi aveva sconvolta
-"Signorina venga qui,non posso dirle nulla per telefono" La voce era adesso più lieve,quasi a volermi rassicurare e pochi secondi dopo la chiamata fu interrotta
Corsi di sopra a cambiarmi il più in fretta possibile,presi la borsa e il cappotto e mi precipitai fuori casa.Non riuscivo a pensare lucidamente,nella mia testa immagini di Lucas in pessime condizioni mi bloccavano il respiro.Dovetti cambiare due pullman e prendere la metropolitana per arrivare in ospedale e quando riuscì ad intravedere l'insegna di quell'edificio così triste il battito accellerò e i passi sembravano farsi sempre più pesanti.
Dopo aver chiesto informazioni all'infermiera del piano terra fui indirizzata al terzo piano-reparto traumi- i corridoi sembravano tutti uguali, era quasi un labirinto nel quale rischiavo di perdermi ma fortunatamente riconobbi un volto a me noto e le corsi incontro quasi con le lacrime agli occhi
-"Clara!" Gridai senza curarmi delle persone lì intorno e del fatto che eravamo in un ospedale
-"Madison?" Quando si voltò e mi squadrò dalla testa ai piedi sembrava sconvolta e quasi commossa di vedermi
-"E' passato tanto tempo vero?" Mi trovavo già tra le sue braccia e come ogni volta mi sentivo al sicuro
-"Cosa ci fai qui? va tutto bene?" La sua voce venne fuori tesa
-"Sisi io e Chloe stiamo bene,sono qui per Lucas,mi hanno chiamata dicendomi di correre qui" Dissi rattristandomi di colpo
-"Oh si,è in quella stanza puoi andare a vederlo ma non farlo stancare" Disse accennando ad un sorriso
Clara era una delle infermiere che assisteva la mamma e ogni tanto quando la accompagnavo in ospedale c'era anche Lucas con me perchè diceva che non voleva lasciarmi sola quindi aveva conosciuto anche lui.
Senza ribattere feci qualche passo avanti verso quella porta blu sulla quale spiccava il numero 321 e dietro la quale avrei rivisto il mio migliore amico con il quale non parlavo da giorni e non avevo la più pallida idea di cosa aspettarmi.
Salve a tutti,so che è passato tantissimo tempo e mi scuso,ma ho avuto tantissime cose da fare e solo oggi sono riuscita a trovare un momento libero per scrivere.Spero che la storia vi stia piacendo e che continuiate a seguirla.
Vi aspetto al prossimo capitolo xx
STAI LEGGENDO
Resta per sempre
Teen FictionMadison:una sorella da crescere,una vita frenetica in cui non c'è spazio per l'amore Killian:militare dell'esercito,lontano da casa,lontano dall'amore ma non tanto quanto pensava. Potranno le vite di questi due ragazzi incastrarsi fino a fondersi l'...