3 capitolo

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Sono le 3:30 e ho finito per la centesima volta cime tempestose, non só cosa fare, mamma é uscita con Anne ed io sono sola a casa, non che non volessi andare con lei ma mi sembrava opportuno lasciarle sole visto che é tanto che non si vedono, Mi stó annoiando troppo e non posso neanche chiamare Tate perche lui ha il mio numero ed io no, speriamo se ne ricordi. Intanto scendo giù per finire di sistemare gli ultimi scatoloni, almeno perdo un pó di tempo.
Una volta fatto, ho realmente perso le speranze che lui si ricordi di me..
Bip bip, il mio telefono squilla mostrando un messaggio di un numero sconosciuto.

Sconosciuto
Hey Liv, sono Tate
Scusami se non ti ho Scritto prima ma avevo da fare, ti vá di farti un giro? Xx

Rispondo subito dicendo:

Io
Hey Tate, tranquillo si va benissimo, ci incontriamo all'albero di ieri? Xx

Tate
Sisi va benissimo splendore, tra 10 minuti lí!! :xx

Non rispondo neanche perche poi lenta come sono non faccio neanche in tempo a prepararmi. Mi vesto semplicemente con un jeans chiaro e una magliettina a maniche corte bianca e le mie convers bianche, prendo le chiavi ed esco di casa. Arrivo al parco in cinque minuti e lo vedo lí allo stesso punto di ieri. Sembra strano che io mi "fidi" comunque di lui, non lo conosco neanche e non sono stata mai una persona fiduciosa nei confronti degli altri ma ieri quando ho parlato con lui, mi ha veramente ispirato tranquillitá e questo fatto non mi é mai capitato. Lo raggiungo e quando mi nota, sul suo volto compare un sorriso, come se pensava che non sarei venuta.
-Hey Tate.
Dico con una punta di imbarazzo
-Hey piccola
A quel nomignolo mi irrigidisco, quel soprannome poteva darmelo solo una persona, lui no.
-non chiamarmi cosí.!
Rimane sorpreso quando, non accorgendomene, alzo un pó la voce, mi dispiace per lui, ma é per una buona causa se faccio cosí..
-scusami Liv, non só perche non vuoi essere chiamata cosí ma non intendevo offenderti.
- tranquillo..
Ero rimasta spiazzata anche io da quella risposta ma nessuno mi deve piú chiamare cosí
-se vuoi ti accompagno a casa..
Cazzo mi dispiace, ma non voglio tornare a casa, voglio conoscerlo meglio, magari un giorno gli racconterò dei miei scheletri nell'armadio..
-nono andiamo dove vuoi, non voglio tornare a casa e stare da sola.
Mi tende la mano come per seguirlo ed io la afferro.
Ci incamminiamo nel bosco fino ad arrivare ad una parte recintata da fili di metallo.
- non ci saranno dei fili spinati Tate?
Mi guarda con sicurezza, come se sapesse cosa stesse facendo
-oh nono tranquilla non é la prima volta che vengo quí
Vedi lí c'é un buco nel recinto, passa da lí e aspettami dall'altra parte, io prendo un'altra strada perche da lí non ci entro, mi raccomando quando arrivi non ti muovere da li.
Lo guardo con timore e un pó di paura e come se lui mi avesse letto gli occhi mi risponde
-stai tranquilla, non cé nulla di cui aver paura.
Gli lancio un'ultimo sguardo e mi infilo nel buco sperando di uscirci presto.

Tate's pov
Presi la strada piú pericolosa, se sbaglio un passo potrei cadere nel burrone ma mi devo muovere, non la posso lasciare li da sola. Oliva, beh che dire, pensavo di avere le allucinazioni quando l'ho vista ridere sotto quel fottuto albero.
É una ragazza bellissima, capelli marroni e lo stesso gli occhi, ha un pó di nei in faccia ma la rendono sexy.
In quanto al fisico beh, é spettacolare, é molto formosa ha la pancia piatta e pochi fianchi ma le cosce molto grosse e "grosse" non stá per grasse, ma per muscolose, piene di forme ma le adoro, ha il seno giusto per il suo corpo e dio, il suo culo, oh mamma prima quando si é infilata in quel cazzo di buco nel recinto avevo la tentazione do scoparla, ma mi sono placato.
Vorrei conoscerla per bene, vedo una grande amicizia tra noi, voglio scoprire i suoi cazzo di segreti che la torturano.
eccola lí, non puó vedermi perche sono in un cespuglio ma é meglio muoversi o si perderá lo spettacolo visto che il sole stá calando.

Liv's pov.
Intravedo Tate, per fortuna, pensavo si fosse perso.
-eccoti, stavo per chiamare l'FBI ahaha
-ahhahaa ho semplicemente preso una strada piú lunga tutto quí. Vieni il posto stá dietro questa siepe.
Mi apre la siete e mi fá passare, quello che mi si presenta agli occhi é uno spettacolo. Una distesa di alberi con sfondo il tramonto, un miscuglio di rosso e giallo sfumato.
-ti piace? Ho pensato ti potesse piacere uno spettacolo del genere.
Non avevo parole
- ci hai azzeccato!
Ci sedemmo sulla corteccia di un albero a parlare. Ormai il sole é calato, stó per tornare a casa quando mia madre mi chiama dicendo che ha una cena di lavoro con il suo capo, mh mi puzza questa storia ma vabbé.
-Tate hai da fare questa sera?
Magari poteva farmi compagnia
-c'é una festa sul tardi a casa di un mio amico, se vuoi ci andiamo.
Oh, non sono una tipa da feste ma mi sembra un'ottima idea.
- facciamo cosí, mia madre a casa non c'é, ti vá di cenare a casa con qualcosa e poi avviarci insieme alla festa?
-va benissimo!!
Arrivammo a casa in 5 minuti, speriamo si rilevi una bella serata.

Salve gentee!!! Ecco il terzo capitolo ed ora pubblico il quarto solo per voi!
A tra poco hahah!:*

Incontri Casuali. H.SDove le storie prendono vita. Scoprilo ora