4 capitolo

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Finito di mangiare la pizza che io e Tate abbiamo ordinato, ci sediamo sul divano a parlare.
-Liv manca una settimana all'inizio della scuola, in quale andrai?
- la White School, il capo di mia madre ha detto che è un'ottima scuola, tu a quale vai?
Sul suo volto si dipinge un sorriso di apprezzamento
-anche io vado alla White school, ti potró rompere i coglioni quando voglio, siii.
Sottolinea quel si con un timbro di voce di un bambino di cinque anni quando vede il gelato.
-okay mi spaventi haahaah
Comé la scuola? Intendo beh l-le persone.
Stó balbettando come una cretina. Io ho sempre avuto un carattere forte e dopo quello che é successo a lui.. il mio carattere é peggiorato, non lo dimostro sempre ma con le persone che proprio non sopporto si..
Prima "dell'accaduto" di lui tenevo sempre conto dei giudizi degli altri e questa cosa é peggiorata con gli anni.
-beeh, ci sono tutte le categorie lí dentro, dai popolari agli sfigati, dalle ragazze normali alle puttane
Quindi attenta a te con chi fai amicizia, non ti fidare subito delle persone lí dentro, quasi tutti hanno una doppia faccia.
Mh, non mi sarei fidata comunque..
- e chi mi dice che di te mi dovrei fidare? E se tu fai parte delle persone con la doppia faccia? Se vuoi scoparmi e basta eh?
Era un dubbio che mi torturava da oggi pomeriggio
- beh hai ragione, potrei essere un'assassino o uno stupratore ma se tu sei quí con me é perche tu stessa sai che non ti torcerei un capello!! Ed'ora vai a vestirti assassina che non sei altro!!
Scoppia a ridere ed io appresso a lui, la sua risata é contagiosa.
Sul discorso di prima ha ragione, lo avrei capito in un modo o nell'altro se lui avrebbe avuto cattive intenzioni, e se fino a cinque secondi fá stavo ridendo con lui in salotto, ci sará un motivo.
Salgo in camera e vado nel panico, non sono mai andata ad una vera e propria festa e non só cosa mettermi.
Opto per una gonna aderente ed una maglietta nera un lo scollo abbastanza profondo e delle scarpe nere con la zeppa. Spero non si noti troppo lo scollo..
Mi arriccio le punte e mi trucco con fondotinta, cipria e rimmel, prendo la borsa con le chiavi ed il cellulare e scendo.
Tate mi aspetta davanti alla porta e appena mi vede spalanca la bocca.
Il mio colorito é andato a farsi fottere, sento il suo sguardo bruciarmi sul corpo finché non lo raggiungo.
- a-andiamo?
Sono in imbarazzo e  stavo pensando di salire a cambiarmi finché Tate non mi tranquillizza
-hei tranquilla, sei uno spettacolo. Si andiamo.

In macchina non spiccico una parola finché lui non interrompe i miei pensieri.
-siamo quasi arrivati, quando entriamo stammi attaccata, c'é sempre qualcuno che allunga le mani.
-va bene grazie.
L'imbarazzo pian piano scompare sostituito dalla paura di essere reputata una zoccola dagli altri.
-quanti problemi ti fai Liv.
Eh?
-come scusa?che cosa intendi?.
Ma stá dando di matto?
-Intendo che nessuno ti reputerá una zoccola, penso che tu le puttane alle feste non le hai mai viste.
Ma come é possibile? Mi legge nel pensiero?
-come fai a sapere una cosa del genere? Io l'ho pensato non l'ho detto ad'alta voce..
La sua faccia é un misto di spavento e imbarazzo.
-eh va bene, io da quando sono piccolo riesco a sentire i pensieri degli altri, all'inizio sentivo voci, l'ho raccontato ai miei e mi hanno portato dallo psicologo, ma senza risultato finché la psicologa ha dichiarato che il mio cervello, oltre a quelle normali, svolge anche questa funzione, ma non sento tutto quello che pensi, solo delle frasi frammentate, o a volte non sento nulla, dipende. Non prendermi per pazzo per favore.

La mia faccia é un misto di "oh mio dio, non ci credo" e cazzo che cosa stressante da sopportare, mi immagino di sentire qualsiasi pensiero mentre cammino in cittá, la testa mi scoppierebbe!
-Tate tranquillo, ti credo e non ti reputo pazzo! Potevi dirmelo prima!
Mi guarda sorpreso dalla risposta e inizia a ridere.
- ci hai creduto veramente?  Ti stavo prendendo per il culo ahhaha ho detto la prima cosa che mi è passata per la mente, ma seriamente devi stare tranquilla perché stai benissimo sia d'aspetto che di fisico!
- che stronzo, comunque non la penso così!
Tate alza gli occhi al cielo e poi parcheggia la macchina e mi invita a scendere, mi cede la sua mano, che io afferro saldamente e ci addentriamo in mezzo alla folla di persone.
Speriamo bene.

Salve genteee!! Ecco il quinto capitolo! Sicuramente il sesto lo pubblicheró stasera! Perdonatemi se trovate degli errori, ma stó scrivendo con il telefono perche il computer é rotto! A stasera! :*

Incontri Casuali. H.SDove le storie prendono vita. Scoprilo ora