La cena della Vigilia

605 72 15
                                    

(Capitolo riscritto e pubblicato il 24/10/2018)

Magika

***

Tutti di nuovo a tavola per la grande cena della Vigilia, tra montagne di tacchino, salsicce, sandwich al prosciutto, pudding, zuppe e stufati molto invitanti, la famiglia Weasley e i suoi ospiti si intrattenevano allegramente parlando del più e del meno...

«La professoressa Mc Granitt è stata costretta a Hogwarts per via di un certo problemino...» spiegava Hagrid con un cosciotto di pollo tra le mani. «Qualcuno si è divertito un po' troppo nella Torre dei Grifondoro, e adesso pare che la Signora Grassa si trovi con un enorme paio di baffi proprio al posto giusto...» aggiunse sussurrandolo come un segreto.

La tavola scoppiò in una risata più che normale in quel contesto ma, per ragioni diverse, Hermione e la signora Weasley non ci trovarono nulla di divertente. «Che razza di guaio, Hagrid...» disse Molly coprendosi la bocca con entrambe le mani. La sua espressione si era fatta più triste, che indignata o preoccupata. «Mi ricordo che anche Fred...» e qui la voce le morì in gola. «Anche Fred e George ne combinavano sempre delle belle» concluse sommessamente.

Per un breve attimo, nella stanza calò un silenzio carico di amarezza. La morte di Fred aveva lasciato un vuoto incolmabile e, in questo caso, era bastato il racconto di Hagrid per riportare a galla il ricordo di lui. George provava dolore ogni volta che chiudeva gli occhi e nonostante gli sforzi per cercare di concentrarsi altrove non sempre ne era capace. Visto da fuori, spesso appariva apatico o con la testa tra le nuvole, talvolta disinteressato. Era lo stesso per Molly, Arthur, e per tutti coloro che lo avevano amato. Insomma, la lotta alla sopravvivenza senza di lui sarebbe stata ancora ardua, ma gli sforzi per affrontare la nuova realtà erano necessari.

George afferrò dolcemente la mano di sua madre: «Fred diceva che il silenzio fa schifo... Si sarebbe fatto uscire il moccolo dal naso, pur di rompere questo clima da funerale.»

Molly sollevò lo sguardo e per ringraziarlo del gesto gli accarezzò una guancia. Poi intervenne anche Ron: «Mamma, questo è il polpettone migliore di sempre» cercò anche lui di stemperare. L'angolo della bocca piegato in un sorriso un po' goffo.

Ed Harry gli diede subito manforte: «E i suoi maglioncini... Signora Weasley, bisogna ammetterlo: sono davvero unici» azzardò guardandosi intorno per farle notare che tutti, compreso lui, ne avevano indossato uno. Persino Hagrid!

«Oh, grazie, Harry caro, e grazie a tutti per averlo preferito a un bell'abito da sera» disse davvero emozionata dal gesto.

Hermione piegò subito il mento sulla renna verde muschio ricamata sopra al suo maglione, invece di un bel rosso porporino.

«Mi sta benone, non credete?» chiese aspettandosi naturalmente un sì, vista l'atmosfera funerea.

Ma un George imprevedibile saltò su senza mezzi termini: «Benissimo, miss Rudolph!»

«Udof!?» sputacchiò all'istante la piccola Victoire.

Con l'immagine piú dolce di quel Natale, l'atmosfera incerta di casa Weasley tornò a tingersi nuovamente di risa allegre.

HARRY POTTER e la Magia del NATALE Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora