(Capitolo riscritto e pubblicato il 06/10/2018)
Magika
***
«Sul serio, hai pensato che si trattasse di Hagrid?» Ginny canzonava Harry da perfetta donna innamorata: il tono divertito e un pizzico di malizia nella voce. «Non posso credere che questo Auror abbia confuso il tocco di un gnomo con quello di un mezzo gigante...» concluse con un'occhiata all'agrifoglio sul soffitto. Harry sorrise, godendo in silenzio di quell'attimo di effusioni, fino a quando, e questa volta sul serio, la casa dei Weasley non fu scossa da un brivido.
"BUM BUM! BUM BUM BUM!"
«È arrivato Hagrid!» urlò forte la signora Weasley.
«Grazie, mamma. Non se n'era accorto nessuno!>> rispose Ron con tono pigro, ancora al calduccio. Questa volta non fu necessario puntualizzare che, insieme a Harry ed Hermione, si sarebbe alzato per aprire la porta. E quando questa fu spalancata, ecco che un colpo di freddo pervase l'ingresso.
«Che, si potrebbe avere una tazza di tè? Non è stato un viaggio per niente facile*>> esordì Hagrid strofinandosi le manone sulle braccia.
«Hagrid!>> lo salutarono i tre avvolgendolo tutti insieme in un abbraccio mezzo congelato. Era un gioia rivederlo in quelle circostanze.
«Come sei arrivato, racconta?» domandò Hermione chiudendosi la porta alle spalle. «Non si è sentito nessun rumore, là fuori...»
«Beh, con tutta quella neve a Hogwarts non è che avessi tanto da pensare. Così ho preso un Ungaro, diciamo pure in prestito, e sono partito...»
Hermione impallidì. «Hagrid non starai dicendo che c'è un drago parcheggiato in giardino, vero?» chiese nascondendosi un filo dietro Ron.
«Oh, no... No-no-no...>> rispose Hagrid scuotendo la lunga barba, ed Hermione tirò un sospiro di sollievo. «L'ho lasciato nei campi» soggiunse subito dopo. «Per questo mi sono infreddolito tutto.»
«Per la miseria, Hagrid, per la miseria!» si agitò Hermione, ora davvero terrorizzata.
«Beh, insomma, è stanco lui... non credo che darà fastidio. E poi ho un bel po' di cosette, qui» disse squassando con forza la borsa che portava a tracolla. «Se qualcuno è casomai interessato...» Mentre tutta la casa lo accoglieva con volto sorridente, lui rovesciò sul pavimento tutto il suo contenuto.
«Hagrid ha svaligiato Mielandia!» miagolò Ron tutto eccitato, già inginocchiato al pavimento. "Calamelle!" Esclamò Victorie gattonando in tutta fretta verso il grosso mucchio di goloserie.
Hermione, invece, dura come uno stoccafisso, era rimasta tutta sola davanti alla porta.
«Palline di cioccolato ripiene di mousse di fragole e panna, Harry!» continuò Ron frugando con foga nel mezzo di tutto quel ben di Dio. «Api frizzole, rospi alla menta, calderotti...»
«Santo cielo, Ron, ma quanti diavolo di anni hai?» domando Hermione con le braccia conserte, molto risentita.
Ma con la bocca piena di tutto, Ron non le rispose mai.
*Cit. HP e La Pietra Filosofale.
STAI LEGGENDO
HARRY POTTER e la Magia del NATALE
FanfictionUna mini storia natalizia a tema Harry Potter. Brevi capitoli che, tre anni dopo la fine di Voldemort, ci catapultano per magia nella nuova vita del maghetto piú famoso al Mondo. Con la speranza che vi scaldi il cuore...