Alone

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Tornai in classe sopportando tutti gli altri. Ogni volta che mi dicevano qualcosa non li ascoltavo. Vedo le loro bocche muoversi ma non sento nulla.
Mi serviva. Quella facciata di me impassibile, a cui non gliene fregava più niente e di nessuno. Continuavo a pensare, sognare e immaginare. Amavo rifugiarmi nel mondo dei sogni quando la vita si faceva dura. Era la mia fuga mentale.
Tutti gli altri non contano, solo io al concerto degli All Time Low. E tutto si faceva più felice.
Nonostante le mie fughe mentali mi sentivo triste, sola, arrabbiata. Arrabbiata con il mondo.
Suonò l'ora e andai nell'altra classe. Nella pausa andai di nuovo in biblioteca. Mi serviva. Presi un libro qualsiasi e cominciai a leggere.
Lessi le frasi iniziali
Ti amo. Ti ho mostrato la parte di me che non ho mai mostrato a nessuno. E questo significa molto. A te che hai riempito il mio mondo grigio pieno di colori. A te che mi completi. A te bellissima sottovalutata, a te bellissima che non ti credi importante, a te bellissima piccola ragazza. Sei la storia che ho sempre voluto raccontare, sei il sogno che fatto ogni notte, sei l'inaspettato bellissimo segreto che mi piace custodire. E ricorda, non smetterò mai di amarti.
Questo libro mi piace. È fatto di lettere. Le lettere che ha spedito alla sua amata un ragazzo dovuto andare in guerra. La storia è triste ma sembra bella.
Lettera uno
Ricordo ancora quando ti baciai per la prima volta quella notte di metà agosto. Stavamo passeggiando sulla spiaggia, tu eri splendida con quel vestito bianco, mi ricordavo un'orchidea, bianca. Eri così pallida e avevi freddo. Io ti abbracciai. Ti guardai sotto la luce di quelle stelle. La luna ti illuminava il viso perfettamente, potevo scorgere ogni tuo lineamento, ogni tuo sorriso. Poi, colto dal momento mi avvicinai. Tu mi guardasti con quegli occhioni color nocciola e ricordo che sprofondai nelle tue labbra dolci come il miele.
Suonò la campanella e presi il libro. Vado in classe e i compagni continuano a deridermi. Avevo voglia di reagire, ma non dissi niente. Dopo tre ore interminabili uscii dalla classe e tornai a quella che poteva definirsi la mia nuova casa. Posai lo zaino salutando Mary e John e tornai nella mia stanza. Avevo ancora il libro in mano e mi sdraiai a pancia in su sul letto. Ricominciai a leggere.
Lettera due
Ti ricordi quando andammo in quel parco abbandonato? Senza dirlo a nessuno, dopo la scuola, mano nella mano camminammo fino a quel parco appena fuori città. Salimmo su quella vecchia giostra, e tu ti sedetti sulle mie ginocchia. Mi guardasti e improvvisasti una vice da fantasma per poi girare per la giostra. Corremmo verso la casa degli orrori e ti nascondesti al buio, senza farti trovare. Ricordo che setacciai mezzo parco per ritrovarti. Poi mi prese uno spaventi quando uscii fuori dal buio in quella casa stregata. Ma nulla batteva la felicità di averti rivisto.

Lettera tre
Oggi ho guardata il cielo e ho pensato a te. C'era l'alba piena di colori, sfumature, indecifrabile, bellissima, affascinante. Amore mio sei così complessa.
Sentii bussare alla porta. Aprii ed Helena entrò sedendosi sul letto.
Mi guardò e chiese:-com'è andato il tuo primo giorno di scuola?-
Io risposi decisa:-normale tu?-
Lei mi prese le mani con un sorriso infinito e disse:-Luke Hemmings mi ha chiesto di uscire-
Accigliata chiesi:-chi è Luke Hemmings?-
Lei rispose come se fosse normale sapere chi sia, una cosa ovvia:-è il ragazzo più popolare della scuola, insieme a Calum Hood e Ashton Irwin-
Aggrottai la fronte e rilassai le spalle.
Lei mi guardò con fare ovvio e disse:-i tuoi zii se non miei genitori hanno detto che domani partono e ci lasciano a casa da sole sai che significa?-
Pronta a rispondere "maratona di libri, film e serie tv" lei disse:-una festa-
Odio le feste. Le ho sempre odiate. Ma non volevo rovinarle l'entusiasmo. Allora le sorrisi normalmente e lei iniziò a progettare tutta la festa: invitati, bibite, alcol.
Io e Helena ci guardammo un film bevendo la cioccolata calda. È una simpatica, e molto bella questo è sicuro. Il film parlava di una ragazza, che decide di cambiare la sua vita, Scappa e fa un lungo viaggio, da sola, pensando a cosa volesse farne nella sua vita. Non sapeva chi era e questo la distruggeva.

Invisible||m.c.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora