Fugge chi vince

166 7 0
                                    

Cara Lucia.

Non sai quanto mi manchi.

Riesco a scriverti ora che tutto è cambiato, perché sono felice, non mi spaventa più la gioia.

Sono due anni ormai che ti sei sposata e sei andata a vivere lontano, e ora che per le feste di Natale stai per tornare, l'emozione mi uccide, mi guardo allo specchio e mi vedo in lacrime, stupita per un amore che non trattengo.

Ammetto di non averti scritto perché tuo marito ti ha portata via, mi sono sentita abbandonata e non sapevo più a chi raccontare i sogni e le paure che rendono così complicata la mia vita, senza di te che avevi il dono di rendere tutto così semplice e farmi sorridere quando le cose non andavano. Tutt'a un tratto, io che prima non ci pensavo, bramavo dalla voglia di un ragazzo, di una storia tutta mia per dimenticarti, per vendicarmi della solitudine che mi avevi imposto, ed espellerti per sempre dal mio cuore. Volevo l'amore per odiarti, il contatto di qualcuno per staccarmi il tuo odore dalla pelle, il tuo ricordo dai pensieri.

Lo so, quanto è stupido tutto ciò e ora mi rendo conto di quanto sono stata sciocca.

È successo quest'estate e son cresciuta così in fretta da vedermi bambina, e ho scoperto che in fondo al cuore più felice, al centro dell'amore più grande c'è un frammento d'infelicità, un veleno sacrosanto che fa scoprire al mondo che tu esisti, che sanguini e racconti un dolore che dice chi sei.

È l'amore, quello vero, quello più profondo, che ti lega al palo e ti attorciglia a una vita che ti salva dalle sue armi e lo riconosci quando lo incontri. Lo guardi, guardi quel ragazzo e ammetti dolorosamente: è il mio nemico, colui cui donerò la libertà finché ne avrà cura.

Ho incontrato l'amore, Lucia, e nel modo più normale, come forse ègiusto che sia! Ma è meglio che ti racconti tutto per filo e per segno nonostante i pensieri che mi si accavallano nella testa.



Cuore a fondoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora