8- Ashton

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È Riley, sembra così piccola e indifesa, e infatti lo è, lei è fragile, si rompe facilmente ma io voglio riparla con tutte le mie forze.
Pesto le foglie secche sotto i miei piedi e lei si gira di scatto guardandomi.

"Ashton, che ci fai qui?" Si asciuga velocemente le lacrime sbavandosi io trucco ancora più di prima.

"Io, bè, in realtà mi sono perso, qui non conosco niente."

"Ok, ma vattene."

"E dove? Mi perderei sicuramente ancora di più. E poi questo posto è inquietante."

"Ma per favore. Non è inquietante, è solo triste e più ci rimani più lo diventerai anche tu quindi ora sparisci!" Scossa la testa cercando di trattenere le lacrime nell'ultima frase.

"Va bene, allora me ne vado. Stammi bene..." Faccio finta di andarmene sparendo dietro l'albero per poi sbucare dall'altro lato e sedendomi di fianco a Riley.

"Sicura che vuoi che me ne vada?" Chiedo. Lei annuisce. Faccio come per alzarmi e lei mi trascina giù tirandomi per la manica della felpa.

"No, aspetta, rimani qui ti prego."

"Sono qui. Sempre." L'abbraccio. È un'abbraccio infinito. Lei piange, si sfoga e io la coccolo e la consolo. Un'insieme di emozioni tristi e felici allo stesso tempo ed è meraviglioso.

Dopo un po' ci stacchiamo, lei si asciuga le ultime lacrime e mi guarda fisso, i suoi occhi sono così rossi, tristi, vuoti, pieni di lacrime calde che mi gelano il cuore; io sono impotente sotto il suo sguardo indecifrabile, fa quasi paura ma io provo solo amore...

"Mh... Posso chiederti un grande favore?" Chiede lei e io annuisco. "Portami il più lontano possibile da questo posto."

Fa un sorrisetto sincero ma un po' sforzato.
Di scatto mi alzo, la prendo per una mano e la tiro fino alla mia bicicletta, la carico dietro sul portapacchi, salgo in sella e parto per una meta improvvisata.

Durante tutto il viaggio per chi sa dove lei si stringe a me con le braccia e poggia la testa sulla mia schiena, pedalo veloce, li faccio sempre per far spazzare via dal vento ogni mio pensiero e magari puó aiutare anche lei.
Non faccio che pensare a come potrei aiutarla a superare la sua tristezza, a come io vorrei salvarla.

*mezz'ora dopo*
"Ashton, fermati un'attimo ti prego."
Accosto al bordo di un marciapiede, mi alzo dalla bicicletta e aiuto Riley a scendere dal portapacchi.

"Ah, che male, mi stava venendo il sedere rettangolare."

"Ahaha, mi dispiace, potevi dirmelo prima peró..."

"Non fa niente" sorride, wow, il suo sorriso è fantastico anche se ancora con le guance un po' gonfie dal pianto.
"Posso chiederti dove stiamo andando?"

"Il più lontano possibile da quello stupido parco triste."

"Grazie Ashton." Mi abbraccia, non me lo aspettavo e rimango immobile e sorpreso e poi ricambio stringendola forte forte contro il mio petto.
"Hai una meta precisa o stai solo girando per delle strade a caso?"

"Bè... In realtà non conosco molto bene questa città e... Non ho la minima idea di dove siamo." Ridiamo insieme, lei per il fatto che mi sono perso (di nuovo) e io per lei, quanto è bella...

"Wow, bè, sei fortunato, guarda caso io mi so orientare bene e riconosco questa strada. Se ti va potremmo andare in spiaggia, è a meno di un chilometro da qui."

"Ovvio che mi va, risali in bicicletta e partiamo." Si siede sul portapacchi e io sul sellino, giro i pedali e andiamo.

"A destra." Mi da i comandi. "Ashton, ho detto a destra, questa è sinistra."

"La tua o la mia destra?" Chiedo.

"Siamo girati nella stessa direzione, abbiamo la stessa destra." Ridacchia incredula per la mia stupidità.

"Già, ho sbagliato..."

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Spazio a me!

La, la, la...
Ciao a tutti!
Mi annoio!
Il capitolo fa schifo!
Sto ingrassando per il Natale!
Auguri!
Addio!

Per favore lasciate qualche stellina, vi voglio bene!

Twins - A.I. & L.H.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora