Capitolo 4

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La mattina seguente mi svegliai prima della Sveglia Killer; la prima cosa a cui pensai appena aprii gli occhi fu ciò che era accaduto ieri. Cercai di farmi uscire dalla testa tutte quelle immagini e quelle parole che continuavano a tormentarmi; avevo bisogno di rilassarmi e questo sicuramente non mi aiutava.

Caricai la valigia in macchina, misi gli occhiali da sole e partii, imboccando la strada per l'autostrada.
Dopo quattro ore, arrivai a Milano. La Formula 1 avrebbe fatto due settimane di pausa, ciò significava che avrei avuto un po' di tempo per rilassarmi.
Decisi di andare a Verbania, la mia città natale, a trovare e stare un po' con i miei genitori e la mia amica Steffi, forse l'unica vera amica di cui potevo ancora fidarmi.
Feci la valigia, mettendoci cose nuove e pulite, e partii subito.

Passò una settimana. Ero felice, non pensavo a nulla se non a cosa avrei fatto di divertente e piacevole il giorno dopo.
Una mattina mi svegliai e andai a fare colazione.
Mio padre arrivò:
«È arrivata una lettera per te» disse.
«Una lettera?» chiesi confusa.
Mi diede la busta e la osservai, prima di aprirla. Non vi era mittente, diceva solo che veniva dalla Germania. La aprii cautamente, cercando di non strappare il contenuto.
Tirai fuori la lettera: era un invito per un matrimonio! E per di più, per il matrimonio del calciatore Benedikt Höwedes e la sua fidanzata Lisa Wesseler!
Cercai di contenere lo stupore, ragionando sul perché di questo invito, traendone una conclusione: ero simpatica a due persone a cui non dovrei stare simpatica.
Il giorno del matrimonio sarebbe stato tra quattro giorni.
Decisi di andare, solo perché anche loro, a loro volta, mi erano simpatici.

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