26. Illusa

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"Vieni bambina"
Mi fermo un attimo per capire la situazione, e mi rendo conto che mi trovo davanti ad Harry seduto alla scrivania rossa molto sobria di camera sua, intento a leggere un libro.
Come al solito la mia curiosità non ha alcun freno.
"Cosa stai leggendo?"
Domando, mentre mi siedo sul bordo destro del letto, del quale osservo le lenzuola bianche a quadretti sottili marroni. Mi piacciono.
"Non dovrebbe interessarti" Risponde dopo qualche secondo, senza alcun preavviso.
Chissà perché, ma mi aspettavo una risposta del genere.
"Ma dato che stasera mi sento estremamente ed incredibilmente gentile, credo che potrei anche dirtelo" continua, non staccando comunque gli occhi dal libro. È così assorto dalla sua lettura, che probabilmente non si rende conto del fatto che è abbastanza tardi e che continuo a sbadigliare senza sosta.
Sorrido ironicamente, e mi chiedo come si possa essere così assurdi e decisi allo stesso tempo.
"Sentiamo Styles, dato che posso ritenermi fortunata a quanto pare" Incrocio le gambe sul letto;
La mia risposta suona quasi come una presa in giro, e dalla sua espressione capisco che probabilmente deve essersene reso conto.
"Les Misérables"
Cerco di analizzare attentamente per qualche secondo quello che ha detto, e data la difficoltà della lettura, sicuramente non idonea ad uno come lui, lascio che una fragorosa risata esca fuori dalla mia bocca.
"Beh vedo che tutto questo ti diverte Barteens, ma non so quanto ti convenga riderne così tanto"
Mi blocco un secondo; "E perché mai?"
Chiedo stranita.
"Il progetto Nicole"
Mi chiedo come sia possibile che il mio nome suoni così diverso quando esce dalle sue labbra.
"Che vuoi dire?" Chiedo, scacciando velocemente i pensieri di poco prima.
"Sapevo che non l'avresti fatto, e quindi mi sono preso la briga di analizzare alcuni dei personaggi del libro come Valjean o Myriel per evidenziarne i contrasti, e ho trovato molte cose, più interessanti di quello che avrei mai potuto pensare."
Finalmente stacca gli occhi verdi, scuriti dalla poca luce della stanza, e mi rivolge uno sguardo a dir poco soddisfatto.
Quasi non riesco a credere a quello che esce dalle sue labbra, da lui ci si aspetta se non altro un totale disinteresse per quel che riguarda la scuola.
"Scherzi?"
"Ti sembra che stia scherzando Barteens?"
Dato che più o meno l'ho visto scherzare due o tre volte, no, credo proprio che non stia scherzando
"Oh, beh, allora.. io, cioè grazie"
Dico con più insicurezza di quel che dovrei.
Non so il motivo, ma mi imbarazza ancora stare in compagnia sua, soprattutto quando riesce a parlare in modo civile senza mandare sguardi di fuoco o comportarsi in modo assolutamente prevedibile da uno come lui.
"Beh, sapevo che non l'avresti mai fatto da sola. Non sei abbastanza intraprendente per poter fare qualcosa senza il sostegno o l'aiuto di qualcuno accanto, quindi a meno che non avessi voluto un'insufficienza fra le mie collezioni di bei voti, per forza avrei dovuto farlo."
Risponde in modo così indifferente e distaccato che ogni mia aspettativa, ogni mia speranza va a spegnersi fulmineamente.
"Adesso ho sonno, e domani abbiamo scuola. Puoi andare a dormire in camera di Niall se vuoi, non tornerà per stasera."
Dice, togliendosi la maglietta e lasciando respirare la maggior parte dei suoi tatuaggi che ho già avuto la possibilità di intravedere.
"Oh, bene" dico, alzandomi dal letto. In testa ho un insieme di rabbia e delusione che non riesco a spiegare. Cosa avrei dovuto aspettarmi? Che mi invitasse caldamente a dormire con lui nel suo letto?
Mi vergogno di me, di quanto possa essere illusa e cretina.
Perché mi piaci, bambina.
Scordati di queste parole, stupida.
Esco di camera sua senza aggiungere altro, e chiudo la porta di camera sua, trattenendo un poco la mano sulla maniglia fredda.
Perché sono così, un'illusa senza precedenti?
E poi davvero voglio questo, io? Perché lo desidero così tanto in cuor mio?
Basta Nicole, basta.
Cammino a passo spedito verso camera di Niall e vi entro con curiosità, mordendomi l'interno guancia.
"Accidenti a lui e a quando cazzo mi è venuto in mente di venire qua da lui porca miseria"
Penso, ad alta voce, mentre osservo inavvertitamente le decorazioni e la distribuzione degli oggetti in camera di Niall. È tutto così disordinato, e allo stesso tempo sembra che tutto abbia un senso. Quei fogli sparsi sulla scrivania, sono così scomposti ma sensati allo stesso tempo, così come i suoi vestiti sparsi sulla sedia. Forse lui è così, da quel poco per cui posso essermene fatta un'idea.
Raggiungo il letto, e decido di curiosare nei suoi cassetti.
Foglio, foglio, banconote, pacchetto di sigarette, elastici, occhiali, preservativo. Tipico.
Chiudo il cassetto, e per un momento decido che sarebbe meglio chiudere anche la mia mente, non pensare più a niente, o forse cercare almeno di capire in che cazzo di situazione mi sto infilando.
Ed è proprio così, mentre penso silenziosamente a quello che mi sta succedendo, che mi addormento abbracciata al cuscino che emana un lieve odore del solito profumo di cannella che ho sempre sentito addosso a Niall.

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Niall's POV

"Avanti Horan, potresti benissimo smetterla e farti una tua ragione una buona volta, o sbaglio?"
La voce del mio caro amico di vecchia data risuona nella stanza senza alcun indugio. È sempre stato un tipo deciso in quello che fa, ma allo stesso tempo così tranquillo e disponibile, con tutti.
Liam crede che debba per una volta decidermi a smettere con questa merda di giro in cui mi ritrovo, e in cui ho inevitabilmente tirato dentro Harry.
Sapevo che non sarei mai dovuto venire qua, ma non avrei avuto altra scelta.
"Lo so Liam, lo so cazzo"
Dico, e subito dopo espiro il fumo della sigaretta in modo quasi violento.
"È solo che adesso è tutto così in confusione" dico, guardando l'abatjour azzurra sul tavolo di vetro di Liam. Casa sua è estremamente semplice ed accogliente allo stesso tempo, un pò come lui. "E poi quella cazzo, quella ragazzina. Mi sta mandando fuori di testa! Accidenti a lei Liam. E sai qual è il problema? Che Harry già l'ha adocchiata. E come sempre sta cercando di portarla alla disperazione con i suoi comportamenti 'misteriosi', per fare in modo che cada fra le braccia dell'affascinante uomo sicuro di sé."
Sputo fuori, stanco delle capacità di Harry.
"Lo so Niall, lo so. E sappiamo entrambi quanto Harry sia capace di affascinare qualsiasi donna che ci sia intorno, è un nostro caro amico da molto tempo, e non possiamo farci niente."
"Sì Liam, ma io non ce la faccio più a vedere tutte che passano sotto i miei occhi per andare da lui, sono stanco Liam"
Mi alzo, vado a prendere il giubbotto per uscire.
"Niall, fattene una ragione! Gli abbiamo sempre voluto bene, e continueremo a volergliene. Siamo legati da così tanto tempo, e l'abbiamo sempre accettato. Non fare niente di cui ti pentiresti, sai che un'amicizia del genere vale più di qualsiasi ragazza."
Il vecchio saggio Liam, la cosa giusta, al momento giusto.
Ma non so quanto queste parole possano bastarmi, per convincermi a lasciar perdere tutto, un'ennesima volta.
"Lo so Liam, ma mi sono rotto le palle sai? Stavolta non mi va di lasciar perdere come sempre, mi sono davvero stancato. Ma grazie comunque amico" Dico, mentre butto la sigaretta fuori dalla porta di casa semi aperta.
Vedo la faccia leggermente basita di Liam.
"Non dovevi restare qua a dormire? Harry mi aveva detto che saresti rimasto qua."
Harry, Harry, sempre e solo Harry. È un mio caro amico, ma tutto gira troppo intorno a lui.
"Sì, in teoria, giusto per non vederli. Ma non importa, torno a casa, grazie ancora Liam"
Lo saluto con un cenno del capo che ricambia, e chiudo la porta alle mie spalle. L'aria autunnale pizzica subito la mia pelle, pungendola di un freddo così tipico e conosciuto. Entro in macchina e accendo la radio, mi piace sentire quel che passa la sera sul tardi, o forse sarà perché si ha l'occasione di poter ascoltare le canzoni con più calma. Una volta arrivato parcheggio proprio dietro alla macchina di Harry, e con una piccola corsetta arrivo alla porta, il freddo si fa sentire molto più di quel che dovrebbe.
Cerco di non far rumore mentre salgo le scale, e appena arrivo davanti alla porta di camera mia mi accorgo che non è chiusa, come l'avevo lasciata.
Harry non entrerebbe certo in camera mia se solo non ne avesse necessità urgente, e non penso proprio che ne abbia avute.
Apro la porta lentamente, per vedere qualcuno sul mio letto. Harry? I capelli mossi mi convincono del fatto che possa essere lui, ma mi ricredo, quando vedo il suo volto disteso e con un'aria lievemente corrucciata. Chissà cosa sta sognando, niente di positivo immagino, a giudicare dalle lievi rughe che gli si formano sulla pelle nel mezzo alle sopracciglia. È così bella, anche con un'aria un pò confusa.
Mi avvicino di poco, e vorrei così tanto lasciare un bacio sulle sue labbra sottili e rosee, appena dischiuse.
Ma no, non potrei mai, sarebbe un gesto troppo vile, anche se so che non se ne accorgerebbe, ha un sonno così pesante. Me ne sono accorto quando, il primo giorno che ha messo piede in questa casa, si era addormentata nell'aspettare Harry. Distrattamente feci cadere il mazzo di chiavi sul tavolino di vetro, e lei continuava a dormire, così beatamente!
Smetto di pensare a tutto questo, e mi sposto di poco, lasciandole un lungo bacio sulla guancia colorata di un rosa leggero.
"Buonanotte, piccola"
Esco dalla camera e mi lancio svogliatamente sul divano, per addormentarmi subito dopo.

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Ciao! Ecco un nuovo capitolo, spero che vi piaccia.
Un bacio, Federica

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 05, 2016 ⏰

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Silence. (Harry Styles)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora