-Sarà successo qualcosa?

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PV James
Aprii gli occhi lentamente, ancora troppo assonnato per i miei gusti, e mi girai per controllare l'orario su quella macchinetta babbana.
Erano le nove e mezza.
Richiusi gli occhi e con il braccio destro strinsi a me ancora di più Lily che si sistemó meglio con la testa sul mio petto.
Mentre tenevo gli occhi chiusi e mi riposavo ancora un po' prima di alzarmi, ripensai alla nottata che avevo passato con lei.

Era stato così bello, così magnifico. Io l' amavo e glie lo avevo detto, lei mi amava e non ci potevo credere che dopo tanto finalmente me lo avesse confessato.
Dopo tutto quello che ci eravamo fatti in quegli anni lei mi amava. Accettando tutto di me, i pregi e i difetti. Lei mi amava.
E più me lo ripetevo più non ci potevo credere, come il fatto che dopo tanti mesi finalmente avessimo fatto l'amore.
E... Dio! Era stato fantastico.
Il modo in cui gemeva il mio nome, come si stringeva a me, come assecondava i miei movimenti e quanto mi faceva stare bene in ogni singolo istante. Avevo toccato il paradiso con un dito insieme a lei ed ero ritornato sulla terra più sfinito che mai ma anche felice. Anzi non felice, di più.. ero innamorato. Innamorato perso di Lily.
Non avevo mai pensato di innamorarmi, cioè sapevo che una volta nella vita capitava a tutti, ma non ci avevo mai pensato seriamente.
Ma ora era proprio successo e con Lei. Non potevo essere più felice.

Accarezzai il suo fianco scoperto con il pollice per qualche minuto poi la sentii rilasciare un respiro prima di stringermi un po' di più.
-Buongiorno...-mi sussurró.
-'Giorno..-risposi sorridendo tra me e me con gli occhi ancora chiusi.
-Come stai?
- Benissimo.- risposi sempre sorridendo.
-Tu come stai?-chiesi dopo.
-Bene..- mi rispose. Poi aggiunse sorridendo anche lei: -in che senso intendi?
-Devo essere esplicito?
-No.. Non ce né bisogno.
Ci fu un minuto di silenzio.
-Non vuoi rispondere alla domanda o sei svenuta?- chiesi scherzando.
Si lamentó un poco prima di dire:
-Benissimo.
Risi a quel suo momento di imbarazzo.
-Ti imbarazzi ancora? Anche dopo che abbiamo fatto sesso?
- Imbarazzarmi è nella mia natura e non sarei io se non lo facessi.. e poi sei sempre così romantico quando parli.
Cominciai a ridere troppo. Era sempre così innocente.
-Beh.. sul fatto del imbarazzo hai ragione.
-E?
-E... non mi pare che ieri sera ti abbia fatto schifo il mio essere cosi esplicito.- dissi avvicinandomi al suo viso e prendendole il mento con due dita per alzarle la testa.
Mi sorrise maliziosamente e, dandomi un bacio a stampo veloce e dolcissimo, disse: - Hai ragione.
Ci baciammo così per un po', perché ci piaceva e per ridere e fare qualche scemenza.
-Vieni.- le presi la mano e scendemmo dal letto.
Le misi una mia maglietta che le stava molto lunga e uscimmo dalla camera.
In salone c'erano già Remus ed Emmely che stavano facendo colazione.
Ci sedemmo davanti a loro e, dopo averli salutati, rimanemmo in silenzio mentre mangiavamo.
-Io oggi voglio andare al mare..- disse Emmely.
-Anche io!- rispose Lily.
-Verso che ora? -chiese Remus.
-Le 11? Vanno bene?- chiesi io alle ragazze.
- Okay.- rispose Lily mentre Emmely annuiva.
Una decina di minuti dopo sentimmo qualcuno ridere a crepapelle.
-Deve essere Mary.
-Si saranno svegliati. -aggiunse Lily.
Nei secondi successivi si continuò a sentire Mary ridere di tanto in tanto e poi ad un certo punto un grugnito ed un botto.
Mi girai con la testa verso la camera e con me girarono la testa anche gli altri.
-Sarà successo qualcosa?-chiese Lily un po' preoccupata.
Nessuno le rispose e rimanemmo ad ascoltare il silenzio della sala, per capire se fosse successo qualcosa, poi, dopo alcuni attimi, ritornammo tutti alla nostra colazione sicuri che non fosse accaduto nulla di grave.
Sentii una voce in lontananza che diceva: "Sirius..."
Rimasi in ascolto finché non sentii qualcuno ridere per poi dire piano un"si..".
Sentii ancora dei mugolii e poi un altro botto questa volta più delicato rispetto a quello precedente.
Percepii qualcosa, un rumore. Come se ci fosse qualcosa che sbattesse contro un altra e capii che doveva essere il rumore di un letto contro un muro.
Dopo qualche minuto passato a sentire questo tipo di rumore sentii dei gemiti che, mano mano che passava il tempo, diventavano sempre più forti finché non furono affiancati da alcune parole.
Ci guardammo al tavolo trattenendo a stento le risate.
Capii che dovevano aver finito quando sentii poi una voce maschile imprecare forte seguito da un altro gemito molto più forte rispetto a quelli precedenti.
Un altro botto e poi più nessun rumore.

Le facce al tavolo erano scioccate e sconvolte e io dovevo essere esattamente come loro, me lo sentivo.
Dopo alcuni momenti di silenzio riuscimmo a reagire.
Remus scoppiò a ridere e dopo un po' lo imitammo tutti.
-Certo che fanno proprio schifo!- dissi io ridendo.
-Non si contengono mai.- disse Emmely.
-Potrebbero almeno fare più piano. Siamo a tre stanze, se non quattro, di distanza e abbiamo sentito tutto, figurati li dentro come stavano.- aggiunse Lily.
-Ah io non lo voglio proprio sapere!- dissi io.
- Vi ricordate quella volta che li ho beccati in bagno? -disse Remus scoppiando a ridere.
-Si che poi Sirius si è messo a ridere e Mary si è arrabbiata con lui perché si era talmente distratto che le aveva fatto passare la voglia.- spiegai io ridendo.
Le ragazze cominciarono a raccontarci di tutte le volte che li avevano beccati loro.
Eravamo talmente tanto presi a ridere che non ci rendemmo conto del fatto che fossero entrati, sia Mary che Sirius, nel salone.
-Che c'è da ridere? -chiese Sirius sedendosi affianco a me.
-Niente, niente.- rispose Emmely ancora ridendo.
-Non si direbbe.- disse Mary soghignando.
-Diciamo che ora conosciamo dei vostri lati che avremmo preferito non conoscere.. o sentire.- dissi io ridendo.
Sirius e Mary rimasero spiazzati e ci guardarono con la bocca aperta prima di domandare:
-Perché? Si è sentito?
Ridendo Emmely rispose: -Solo un pochino.
Ridemmo tutti mentre loro rimasero in silenzio a guardarci, un po' imbarazzati.

PV Emmeline
Io, Mary e Lily eravamo uscite un pochino prima rispetto ai ragazzi che si stavano ancora preparando.
Lily ci raccontò di James e della nottata che avevano passato.
Dire che fosse al settimo cielo era un eufemismo.
Mary ci aveva parlato della mattinata con Sirius e di come, dopo che lei gli aveva dato il "buongiorno", lui fosse stato preso da un impeto improvviso e di come a lei non fosse per niente dispiaciuto.
Mary non chiese preoccupata:
-Ma si sentiva davvero così tanto?
-Si.- rispondemmo noi ridendo.
Lily poi aggiunse:
-La prossima volta trattieni un po' tutti quei gemiti e... cerca di evitare il "più forte"- disse imitando la sua voce.
-Lo so...- disse Mary coprendosi il viso con le mani.- ma lui è così bravo. E stamattina, non lo so, sembrava che non lo facessimo da una vita quando poi erano passate solo 4 ore. E poi quando dice certe cose. Non riesco più a trattenermi. Lo so! Ho urlato troppo, di solito non lo faccio mai. Ma lui era così...- disse mordendosi il labbro- ...così sexy.
-Mary, Mary, Mary... Tu sei malata!- dissi io interrompendo il suo monologo imbarazzante e divertente al tempo stesso.
- E tu sei troppo vergine. Ne riparliamo tra qualche giorno quando sarai un po' più adulta.
Risi alla sua affermazione che, invece, mi avrebbe dovuto offendere.
-Non diventare stronza!- le dissi dandole una pacca sulla spalla- questo è bullismo.
Lily rise alla mi battuta.
-Prendi esempio da Lily. Lei ora è una donna con un ragazzo sexy che le fa vedere quanto può essere eccitante anche solo il pensiero di lui affiancato ad un materasso.
-Mary!- la rimproveró ad alta voce Lily.
-Scusa ma non è così?- chiese.
-Ha ragione Emmely. -disse ridendo la mia amica.- Fai schifo.

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