Rude.

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Chapter 8.

~ Amami o odiami, entrambi sono a mio favore. Se mi ami sarò sempre nel tuo cuore e se mi odi sarò sempre nella tua testa. ~

"Non ho bisogno del baby sitter." disse Louis, prima di lasciare lo studio e sbattere la porta.

Decise di andarsene in giardino e svagarsi un po', quando Jack gli piombò davanti e, senza dire nulla, gli diede un costume e un accappatoio. Lo aveva beccato a guardare una parte del giardino con particolare interesse.
Il ragazzo gli fu grato per quel silenzio. In fondo, non era così antipatico quel maggiordomo, se in poco tempo aveva già capito cosa facesse bene alle persone nervose.

Si cambiò velocemente e andò a farsi il bagno che agoniava da quando era arrivato. Non gli importava della temperatura troppo bassa per rinfrescarsi, il freddo non era un problema, anzi, faceva fin troppo caldo in quel posto per lui.

Zayn aveva davvero una brutta cera quella mattina. Non aveva dormito affatto e non riusciva ancora a spiegarsene il motivo.

Aveva lanciato un'occhiataccia a quell'allegro Liam, l'unico essere vivente che riusciva a canticchiare già di buon'ora.

"Buongiorno!" gli aveva esclamato, sorridente, ma non aveva ricevuto risposte.

Ultimamente non parlavano più come prima, Zayn era spesso fuori, anche quando non era il suo turno, e non riuscivano ad incontrarsi.

Al contrario, a Payne dispiaceva quella situazione. Forse aveva il vizio di affezionarsi alla famiglia, di essere fastidiosamente espansivo, e sapeva bene di essere l'opposto del capo.

La notte precedente entrambi avrebbero voluto parlare con l'altro, senza un'apparente spiegazione, unendo le forze ora che Tomlinson non c'era.

I turni in strada sarebbero stati più faticosi, certo, ma non era questo il vero problema, né la mancanza.

Zayn era terrorizzato all'idea di restare solo con il ragazzo più dolce che conoscesse. E lui non aveva paura di nulla. Avrebbe dovuto darsi una calmata e smetterla di comportarsi in quel mondo.

Senza accorgersene, stava girando il cucchiaino nella tazza da qualche minuto.

"Ti si raffredderà così..." disse Liam, incerto della reazione dell'altro.

Quest'ultimo lo guardò di sottecchi e bevve il caffè velocemente, prima di alzarsi e andargli vicino, quasi lanciando la tazza nel lavabo, che fece rumore.

Liam non disse nulla, capì che quella non sarebbe stata una bella giornata, e si limitò a lavare tutto ciò che i ragazzi avevano lasciato dopo la colazione.

La mattina era sempre tranquilla, l'unico suono era quello dell'acqua che sciacquava il cucchiaio usato precedentemente da Ashton.
Aveva il turno di notte e, conoscendolo, aveva preferito mangiare prima, piuttosto che aspettare il pomeriggio.

Anche lui aveva notato che il suo migliore amico si comportava in modo strano. Luke non era più lo stesso e non si riferiva al fatto che aveva ripreso a drogarsi, ma i suoi atteggiamenti erano cambiati radicalmente.

Sin da piccoli, avevano l'abitudine di dirsi qualsiasi cosa, anche la più insignificante. Ashton continuava a farlo, invece l'altro sembrava come chiuso in un mondo tutto suo.

Lo vedeva spesso stanco, con delle occhiaie enormi a contornargli il viso, e sempre più magro. Per questo non era riuscito a svegliarlo, seppure avessero il turno insieme.
Al suo ritorno decise che ne avrebbe parlato con Malik.

Louis non aveva bene in mente cosa fare quel giorno, si limitava a starsene sdraiato a bordo piscina, dopo una lunga nuotata, mentre con una mano accarezzava l'acqua per rilassarsi e l'altra era sotto la testa.

Don't forget to love me.  || Larry Stylinson Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora