Ti ho perso, forse nei peggiori dei modi.●
«Non c'è Paul, lei non c'è» Sospirò Ian. Era preoccupato al massimo, non lo era mai stato così tanto in vita sua. Si sentiva anche colpevole, le aveva permesso di andare via tutta sola. E si dannava per questo, avrebbe dovuto seguirla. Si guardava intorno, la cercava ma senza mai riuscire ad incrociare il suo sguardo. Quella era la peggiore maledizione, era una condanna. I sensi di colpa continuavano a devastarlo, non gli davano pace. «È tutta colpa mia, non dovevo permetterle di andare via tutta sola, al buio» Si arrabbiò, stringendo i pugni.
Anche se non siamo niente,
Ed io non ti amo,
Non vuol dire che non possa prendermi cura di te.«Voglio sapere per quale motivo sia corsa via, perché si è agitata così tanto improvvisamente?» Si chiese Paul, passando una mano sul suo viso che a stento ci credeva. C'era qualcosa che non andava quella sera, Elena non sarebbe mai andata via così senza alcun preavviso. Aveva detto che sarebbe tornata e lo avrebbe fatto. Ma i due non sapevano che non poteva, era impossibilitata a farlo.
«Non perdiamoci in chiacchiere, stiamo solo perdendo tempo» Lo interruppe Ian, mentre i suoi occhi si incupirono sempre più. «Prendi l'auto, dobbiamo assolutamente cercarla. Altrimenti dobbiamo avvisare la polizia, sicuramente è successo qualcosa» Replicò tornando indietro verso l'auto, mentre Paul annuì e fece la stessa cosa. Doveva trovarla a tutti i costi, non si sarebbe dato mai pace. Lei era in pericolo, sentiva delle brutte sensazioni e voleva dargli ascolto. Difficilmente sbagliava.
Chi stava osservando la scena da lontano era proprio lei, Rebecca. I suoi dubbi sul marito erano esatti, aveva capito che era sul punto di perderlo. E non voleva, non poteva permetterselo. Perché per quanto sbagliata era, lo amava, era sicura di questo. Il suo era un amore malato, un amore in grado di portarti al limite della pazzia. Quello era il suo significato di amore.
«Klaus, dove si trova adesso quella ragazza?» Chiese Rebecca, guardandosi le unghia. Non provava alcun rimorso di coscienza, non aveva pietà verso chi intralciava il suo cammino ed il suo matrimonio. Avrebbe giocato sporco fino alla fine, ma non avrebbe mai perso. «Mi raccomando, fate di lei ciò che volete. Ma non uccidetela, non mi sporcherò le mani di sangue per lei» disse. Poi si voltò a guardarlo. Aveva bisogno di quell'uomo, che innamorato di lei per come era, era disposto a fare tutto ciò che le chiedeva. Era un burattino nelle mani di Rebecca.
«Si trova a casa di Mark adesso» Informò e poi deglutì. Tante volte anche lui provava paura per quella donna, ma non sapeva dirle di no. «Credo che il risveglio non sia facile per lei, quell'uomo è davvero pericoloso Rebecca» Sorrise, avvicinandosi di più a lei. Voleva averla vicina più che mai. Quella donna che tendeva a scivolarle sempre dalle mani, lui adesso l'aveva fra le braccia. Rebecca gli sorrise ed estrasse dalla tasca dei Jeans dei soldi che diede a Klaus come ricompensa.
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Still A Lie
FanfictionQuando la droga diventa la tua unica dipendenza, non hai vie di scampo, sei consapevole di vivere la tua vita per metà. Anche qualcosa come l'amore potrebbe diventare un ostacolo se non addirittura un segreto. «Non possiamo amarci, non in questo ...