Mute || Larry Stylinson (A/U)

Prologo

Hey (Everybody!!) a tutti!

Is it too late to say I'm sorry, no? uuuuhhh, uuuhhh, sooory!(?) Ok, è ufficiale, sto male, credo pure di aver sbagliato a scrivere il testo xd.

Comunque, spero vi piaccia il prologo che sembra più un capitolo, ma dettagli, e spero anche che non ci siano troppi errori perché, vi avviso già, sono una patata a scrivere.

LO DICO UNA VOLTA PER TUTTE, QUINDI DOPO NON SCRIVETE "Eh si, ma blah blah blah":

Harry è Sordomuto, ma riesce a LEGGERE i movimenti delle LABBRA.

VOTATE *prega* E COMMENTATE!!!

VI LASCIO ALLA STORIA MONCHERIE (è francese... credo)!!!

(Cover By: itshalseyhugs)

***

Camminavo per i lunghi corridoi con affianco Liam anche detto come migliore amico dalla nascita che continuava a blaterare sul fatto che non si dovrebbero fare i tatuaggi, potevano essere pericolosi. Cagasotto. Appena entrati in classe ci sedemmo senza badare alla ramanzina del prof. di chimica sul fatto di essere arrivati in ritardo.

Indossai gli occhialini e il camice e mi sedetti vicino ad un nuovo compagno. Aveva una massa di capelli ricci coperti da un cappellino adorabile con delle orecchiette da gatto. Mi guardò, gli sorrisi e lui arrossì per poi abbassare lo sguardo. Dopo che il prof ci spiegò come fare l'esperimento, ci disse di lavorare con il nostro compagno di banco.

"Hey, io sono Louis!" dissi allegro al ricco, che mi ignorò completamente.

Difficile il ragazzo.

Guardai come pazientemente fece il nostro esperimento, beh, dovevo farlo anche io, ma l'ultima volta l'avevo fatto esplodere.

"Wow, curly, sei bravo" dissi sorridendogli, ma lui continuava a guardare il suo lavoro. Dopo un pò si girò verso di me e mi diede in mano un contenitore con dentro del liquido verde e mi indicò il professore che stava spiegando la quantità da mettere, che non seguì minimamente.

"Il gatto ti ha mangiato la lingua?" chiesi al riccio, che finalmente mi degnò di uno sguardo, ma abbassò lo sguardo, stranamente triste.

Perché non aveva spiccicato parola per tutta la lezione?

"Hey, ti ho fatto qualcosa? Se si, scusami" chiesi, accigliato, al riccio, che stava raccogliendo le sue cose. Si fermò e mi guardò, per poi strappare un pezzo di carta da un diario che teneva in mano e prendere una penna. Appena finito di scriverci qualcosa sopra me lo diede e se ne andò fuori dalla classe.

"Scusami, ma sono muto"