"Chi è lui?" Mi chiede Marcel, mentre camminiamo mano nella mano in quel bosco, quel bosco che ha assistito a molte nostre avventure.
Ed il bosco che ci ha fatti separare.
"Lui chi?" Chiedo confuso della sua improvvisa domanda.
"Il ragazzo di qui ti sei innamorato" risponde senza emozione, quasi deluso dal fatto che pensasse che mi fossi innamorato di questo ragazzo.
"D-di chi parli?" Chiedo per la seconda volta, balbettando leggermente.
"Di Louis" risponde fermandosi e girandosi verso di me, facendomi deglutire leggermente.
"I-io non sono innamorato di L-Louis"
"Harry, ti conosco. Vedevo come lo guardavi ogni volta che ti faceva anche solo una carezza. Vedevo come maledivi ogni giorno il fatto che fossi muto, perché volevi sentire la sua voce, che immaginavi perfetta, perfetta quanto lui. Vedevo la vergogna nella tua faccia quando papà ti ha toccato esplicitamente, sapevi infondo al tuo cuore che Louis stava venendo da te, ma bloccato da mamma, ma semplicemente non volevi crederci, perché credevi e credi ancora che nessuno ti voglia. Ma ti sbagli di grosso. Tu sei la mia vita, Harry, la vita che mi hanno tolto bruscamente, la vita che volevo passare per l'eternità con te, la vita che avevamo programmato insieme. Ma, caro Harry, quel Louis che è tanto nei tuoi pensieri, lo stesso che ti ha salvato mille e mille volte, forse non fisicamente, ma moralmente lo vedrebbe anche un bambino. Lui ti ha salvato, ti ha salvato da quel buco nero in cui sei caduto dopo la mia morte, quello che ti ha fatto chiudere in te stesso, stando solo te con il tuo dolore. Io non sono niente in confronto a Louis, io me ne sono andato, ormai, non posso più ritornare in quel posto che tu chiami terra, mondo, pianeta o altro. Perché se mai lo facessi, tutto tornerebbe come prima, e io non voglio che ti facciano più male di quello che già stanno facendo. Quindi, Harry, non dirmi che non sei innamorato di Louis, perché anche se sono un'anima sperduta non significa che non sappia cosa vuol dire amare. Harry, io ero, sono e sarò sempre innamorato di te, sempre. Ma so che tu sarai sempre innamorato di Louis. Questo lo capisco, piccolo, capisco che vuol dire stare lontano dal tuo amore, ma tu puoi ancora salvarti, andando da lui e sconfiggere tutto il male che ti circonda, perché io non ci sono riuscito, ma tu sei ancora in tempo. Harry, tu sei ancora in tempo".
Dopo questo mi accascio a terra, portandomi le gambe al petto, coprendole con le braccia, per, probabilmente, cercare un po di conforto dopo la confessione di Marcel.
"Hai ragione, Marcel, lo ammetto, hai ragione su tutto, sai che adesso che sono qui non voglio più ritornare indietro, perché dovrei affrontare tutto, ma c'è anche una parte di me che vuole andarsene a tutti i costi da questo posto, perché questo posto racchiude troppi, davvero troppi ricordi, ma non è per questo che vorrei andarmene, ma perché voglio ritornare nelle braccia di Louis. Quel piccolo ma grande ragazzo castano, con gli occhi più azzurri mai visti in tutta la mia corta ma lunga vita, quel ragazzo così dolce con me, ma così duro con gli altri. Quel ragazzo che, come hai detto tu, mi ha salvato da quel buco nero. Perché la nostra mente è come l'acqua. L'acqua cade a terra, viene risucchiata da quest'ultima e sparisce, non ritornando più su. La mente cade nel dolore, viene risucchiata da quest'ultima e sparisce, non ritornando su. Ma non in tutti i casi. Louis riuscirà a tirarmi fuori dal dolore, perché non è una cosa impossibile. Potrà suonare da favola, ma solo il vero amore può fare una cosa simile. Solo il vero amore".
"Ritornerai indietro, vero?"
"Ritornerò indietro"
***
Louis' POV
"Louis Tomlinson?" Qualcuno mi scosse la spalla leggermente, facendomi aprire gli occhi lentamente.
"Sì?" Chiesi con la voce leggermente impastata dal sonno, sonno che con l'aiuto di qualche sonnifero ero riuscito a prendere.
"Le devo parlare" disse la voce maschile, che riconobbi come quella del dottore.
"Va bene" risposi, mettendomi seduto sul lettino, staccandomi dall'abbraccio che stavo dando ad Harry mentre dormivo con lui.
"Per favore, prenda dei respiri profondi, perché questa cosa molto probabilmente la spiazzerà. Come lei sa, sono ormai sei mesi che il signorino Styles è entrato in coma da quell'incidente. Deve sapere che Styles è in gravissime condizioni. In poche parole è in fin di vita. L'impatto è stato brutale, tanto da rompergli ben quindici ossa. Quello che volevo dirle è che ormai non c'è più niente da fare. Al signor Styles rimangono, e questo mi costa tanto dirlo, solo sei ore di vita, e questo significa che dobbiamo staccare la spina. Mi dispiace, signor Tomlinson, mi dispiace".
***polpetta time***
*sente che bussano alla porta*
*si alza dal divano e va ad aprire*
*si ritrova davanti 2000 ragazze con forconi, mannaie, spade laser e cavaocchi*
*ride nervosamente*
Eh...eh... si...ehm... ciao, non uccidetemi, plis :)))
COMUNQUE... MANCANO UN CAPITOLO PIÙ L'EPILOGO. ODDIO, QUESTA È LA PRIMA STORIA CHE FINISCO, SE NON SI CONTA LA MIA ONE-SHOOT :)
MI DILEGUO
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Mute || Larry Stylinson (A/U)
Fanfiction[COMPLETA IN REVISIONE] Dal testo: La nostra mente è come l'acqua. L'acqua cade a terra, viene risucchiata da quest'ultima e sparisce, non ritornando più su. La mente cade nel dolore, viene risucchiata da quest'ultima e sparisce, non ritornando su...