Discoteca

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Il mio sguardo si alterna tra la sua bocca e i suoi occhi, la prima così invitante, i secondi così insicuri, dal suo sguardo riesco a intravedere paura, sarà la paura di correre troppo dopo il mio incidente, basta, devo scrivere un nuovo capitolo, perchè fossilizzarsi sul passato? Ormai è passato. Il primo passo devo farlo io, allora facciamolo! Allungo la mano verso la sua guancia e sorrido comprensiva, al mio tocco si irrigidisce ma subito si rilassa, mi allungo pian piano verso di lui socchiudendo gli occhi, ma poi Jorge azzera la distanza con un casto bacio, che pian piano diventa qualcosa di più passionale, più voglioso. Le sue labbra così sconosciute, ma incredibilmente familiari, sembrava che ne avessi bisogno, che questo contatto mi mancasse, a me proprio come a lui. Giocherello con i suoi capelli e il suo ciuffo, questo gesto è stato così spontaneo come se fosse un abitudine farlo. Mentre bacio Jorge, ho tante immagini per la mente, tanti flashback, ricordo tanti baci con lui.
Ci stacchiamo a mala voglia per mancanza di fiato e le nostre fronti si toccano, sorridiamo, ma quando sento gli applausi del pubblico (che mi ero dimenticata esistesse), arrossisco e affondo del suo petto per coprirmi.

Stiamo camminando per i negozi e mi brillano gli occhi quando vedo un bellissimo anello d'argento, con sopra un cuore dello stesso metallo e con dei brillanti incastonati all'interno. Poi guardo il prezzo e scendo dalle nuvole, cavolo costa un botto!
"Ti piace?" mi chiede Jorge
"Si ma costa un botto" mi giro dando le spalle alla vetrina e vedo Jorge pensieroso, che guarda l'anello. Gli passo una mano d'avanti alla faccia
"Ehi, terra chiama Jorge, lo so che è splendido, ma non so se c'è della tua misura, in più è per donna certo se poi tu hai cambiato genere e improvvisamente ti senti più donna"
"Hai finito?" Mi guarda con le braccia incrociate sotto al petto e un sorriso bellissimo
"No finché non mi abbracci" dico sollevando il mento e chiudendo gli occhi con superficialità
"Vieni qui" le sue possenti braccia cingono la mia piccola vita. Ancora abbracciati lo guardo negli occhi e gli lascio un paio di baci a stampo, in questo momento sembriamo due ebeti con un sorriso deficiente stampato sul viso. Mi allontano da lui e ricominciamo a camminare.
"Okay, ho preso il regalo a mamma, papà, Francisco, Clara e Matteo, mi manca Lodo e... secondo te devo prendere qualcosa a Clarissa?" Chiedo a Jorge
"La figlia di tua sorella?"
"Si"
"Magari un body o un vestitino, ha solo 6 mesi"
Ci fermiamo in un negozio per neonati dove mi innamoro di un minuscolo body/vestitino rosa.
Mentre per Lodo ho trovato una cosa perfetta per lei, ma il negozio ha chiuso presto quindi vado domani mattina.
"Tu non devi comprare niente alla tua famiglia o "
Non finisco la frase che mi interrompe con un "NO" secco, mi rabbuio ma poi continuo
"Nemmeno a Diego o a Ruggero?" Diego e Ruggero sono i suoi migliori amici questo me lo ricordo perchè a scuola erano i fighi del liceo, Diego è anche il fidanzato di Lodo, ma son dettagli.
"Si, magari una felpa" dice guardandomi. Sorrido, "beh muoviamoci altrimenti i negozi chiudono si è fatto davvero tardi sono le otto di sera" mi brontola lo stomaco, ma il cibo puó aspettare.

Alla fine troviamo per Ruggero una bellissima felpa col cappuccio nera con dei disegni bianchi sopra, mentre per Diego un jeans blu scuro un po' consumato.

Ho cercato di non dar peso ai suoi comportamenti quando parlo della sua famiglia, ma questa cosa mi puzza. Perchè non mi racconta niente, o cosa c'è di talmente grave da evitare addirittura il discorso
"Allora?" Jorge mi distoglie dai miei pensieri, trovandomi impreparata per la risposta
"Eh"
"Ho detto andiamo al Mac Donald's?"
"Jorge Blanco tu mi vuoi far ingrassare ancora prima che inizino definitivamente i pasti natalizi e con loro la mia progressiva crescita di peso?"
Lui alza un sopracciglio divertito
"Si ma dai si vive una sola volta. Andiamo per il cibo spazzatura!" Rispondo io stessa alla mia domanda

Arrivati lì ordino un Crispy McBacon Chicken, una confezione media di patatine fritte e Coca.
Jorge ordina un Big Mac, patatine fritte e Sprite.
"Questo panino è divino!" Dico mentre mangio la mia ordinazione, lui ride, io rido.
"Comunque sei un porco, ti rendi conto cosa ti dei preso? Una mucca intera!" Dico ridendo
"Guarda chi parla, quella sporca di maionese"
"Cosa? Dove?" Chiedo agitandomi
"Qui" dice prendendomi il mento e baciandomi. Sorrido appena si stacca
"Ancora sporca?"
"Non più, comunque è davvero buono il panino"

Credo di conoscerti [SOSPESA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora