Frank's pov
Le ore volarono in fretta, ed io ero li a pensare su Gerard.
Perché è venuto da me? Cosa voleva?
Tutte queste domande mi manderanno in paranoia, forse dovrei smettere di pensare.
Ma non riesco a scordarlo, è li fissato nella mia mente.
Quando la campanella suonò scappai da quelle mure e cominciai a cercare Gerard, che ad un tratto me lo ritrovai dietro, come se fosse arrivato con la bacchetta magica.
"Hey Frank, reggiti forte che dobbiamo andare."disse prendendomi la mano.
"Perché dovrei reggermi?" dissi.
Puf!
In un attimo mi ritrovai in un altro posto, Ovvero, casa sua.
Non era una casa qualsiasi, sembrava ad una di quelle abitazioni tratte da film horror: le pareti erano rosse e nere ,il pavimento scricchiolava, dei mobili vittoriani riempivano la cupa stanza e un semplice camino scoppiettante la riscaldava.
"Allora, che ne pensi?" disse Gerard.
"Uhm, carina." dissi scrutando la stanza.
"Sai piccolo, ho gusti particolari nell'arredare."
"Ahaha ho notato." dissi.
"Ed ecco caro Frank devo farti una confessione."
"Dimmi tutto."
"Io sono...."
Gerard non riuscì a finire la frase e vidi che mi stava azzannando il collo, era impazzito?
"Che cosa stai facendo!" urlai spalancando gli occhi.
Vidi tutto buio, gli occhi bruciavano tanto, sbiancai di colpo.
Mi facevano male i denti, cosa cazzo stava succedendo?
"Il piccoletto sta mettendo le zanne eh?" disse ridacchiando.
"Che cosa mi hai fatto?. Spiegamelo!" gli urlai contro spaventato.
"Sai hai presente i vampiri?"
"Ehm... Si..."
"Guarda." disse prendendo uno specchio dal vetro scuro.
Ero diventato un vampiro.
Gli occhi erano rosso sangue, ero bianchissimo. Spalancai la bocca, e due zanne fecero capolino...di sicuro starò sognando.
"Dimmi che è uno scherzo Gerard. Sto cominciando ad avere paura." dissi lamentandomi.
"Zitto. Non è uno scherzo, lo vuoi capire si o no? Inoltre, sappi che questo segreto è tra noi due e vedrai che ti ci abituerai. Devi solo stare tranquillo e vedi di non esagerare con le reazioni."
"Uh, va bene."
"Mhm...sei vestito molto normale. Anzi troppo. Ti servirebbero dei nuovi vestiti" disse prendendo una camicia bianca, una cravatta rossa e un giubbotto antiproiettile.
Gerard mi fece cenno di cambiarmi e indossai quei capi particolari, e vidi che mi stavano molto bene.
Stavo per aprire la porta ma Gerard mi bloccò.
"Portati un ombrello." mi disse con aria seria.
"Ma c'è il sole!"
"Beh caro, brucia."
Presi un ombrello nero, e uscii mano nella mano con lui.Cazzo è cortissimo il capitolo ma vbb.
Il prossimo sarà più lungo.
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Pace e amore ✳