"Lee Taemin perché non sei ancora arrivato?" sospirò Jongin, anche se difficile trovare l'aria per respirare. Di fretta frugò per trovare il suo cellulare digitando il numero del fratellastro ma il cellulare squillò senza risposta.
"Il numero chiamato non è in servizio." Si prega di lasciare un messaggio dopo il bip".
"Bastardo" Jongin spense il cellulare per poi guardarsi intorno. Non c'erano molte persone camminare per strade. Probabilmente dopo la pioggia erano andati all'interno del negozio. Jongin sbuffò e con una mano si strofinò sul braccio per scaldarsi. "Ahh sto morendo fa così freddo"
Jongin socchiuse gli occhi quando vide qualcuno camminare da lontano. Quando quella figura si avvicinò, avendo una vista completa del ragazzo che teneva un ombrello. Jongin sorrise felice.
"Taemin-ah ... sei arrivato"
Taemin afferrò il suo polso tirandolo con sé. "andiamo"
Jongin non ubbidì, fermandosi "voglio bere qualcosa con te."
"Non puoi ascoltarmi per una volta?" disse Taemin esasperato e infastidito. Lasciò il polso, ma non si voltò verso Jongin.
"Dove stiamo andando?" Chiese Jongin, strofinando il polso distrattamente.
"A casa" Jongin aprì bocca per opporsi, fissò per un attimo la schiena di Taemin prima di richiudere la bocca e seguirlo da dietro.
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Jongin fece una doccia, indossò il pigiama pulito per poi recarsi in soggiorno strofinandosi i capelli con un asciugamano.
Taemin era disteso sul divano. Jongin si morse le labbra, arrangiando le parole nella sua testa in modo che escano fuori perfettamente.
"Taemin-ah ... io ..." iniziò a parlare ma Taemin lo interruppe lanciandogli uno sguardo di morte.
"Ti perdono è stato solo uno stupido bacio. Non c'è niente di cui essere arrabbiato"
"Mi dispiace ...." la sua voce si trasformò in un sussurro. Lo sguardo di Jongin cadde a terra per il senso di colpa e imbarazzo.
"Non la prendere a cuore ma voglio solo farti capire quello che hai fatto. Ora che hai ammesso i tuoi errori non ho più niente da ridire"
Subito dopo disse di fretta "Vado a dormire" gli rivolse un piccolo sorriso per poi dirigersi nella sua stanza.
"Taemin-ah, io ... puoi dormire con me? Siamo fratellastri... ma stiamo vivendo come perfetti sconosciuti. Voglio passare più tempo con te." Le parole di Jongin gli inviarono una scossa che letteralmente si fermò.
Jongin implorò quando Taemin non reagì alle sue parole "è solo per una notte non ti chiederò altro."
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"Smettila di sorridere in quel modo. Mi fai uscire fuori di testa" disse Taemin, stavano uno di fronte all'altro sullo stesso letto e questo lo rendeva nervoso, il cuore gli batteva forte. Taemin non ebbe possibilità di calmarsi perché gli occhi penetranti di Jongin li fissavano intensamente.
"Mi dispiace. Sono solo troppo felice che sei tornato. "Jongin cancellò il sorriso sul suo volto. E passò a un argomento diverso "Ehi, abbiamo alcune somiglianze."
"Cosa?" batte' gli occhi, non riuscì a registrare bene le parole.
"Sì il tuo viso è molto simile al mio. Com'è potuto succedere?" Jongin rimase a bocca aperta con un aspetto leggermente perplesso sul suo volto. Mentre Taemin rise per il commento.
"Forse eravamo parenti nella nostra vita passata." disse esclamando, era uno scherzo ma Jongin lo prese sul serio.
"In realtà ci credi?" Jongin chiese incuriosito.
Sorrise e scosse la testa "l'ho solo detto."
"Ma tu hai un aspetto più femminile mentre io virile. Siamo totalmente opposti" aggiunse Jongin.
Taemin rispose con rabbia "perché non puoi vivere la tua vita senza prenderti gioco di me per un solo giorno?"
"Mi piace. Sei carino quando ti arrabbi." Jongin sorrise nel vedere il suo viso ancora più scioccato.
"Odio essere chiamato carino" arrossì eppure riuscì a mormorare le parole fiduciosamente.
"Allora cosa? Bello?" chiese a casaccio. Taemin arrossì subito scuotendo furiosamente la testa.
"Molto meglio" Borbottò.
"Sei strano."
"Sono il più bello nel mio gruppo. "
"Ahh... questo spiega molto" Jongin guardò negli occhi Taemin mentre annuiva la sua comprensione. Appoggiò la testa sul cuscino "Taemin-ah ho sonno. "
"Allora dormi"
Jongin chiuse completamente gli occhi. Dopo essersi assicurato che il ragazzo stesse dormendo, infine si addormentò anche lui.
"Mmmm..."
Taemin venne svegliato dal suono e il respiro penetrante di Jongin.
"Jongin-ah ... Stai bene?"
"Freddo..." mormorò Jongin incoerente evidentemente per via del sonno e probabilmente sognando alcuni eventi passati. Taemin si avvicinò al ragazzo in modo che potesse ascoltarlo chiaramente.
"Che cosa stai dicendo? Non capisco. " Chiese alzando la testa verso l'alto, guardando le sue labbra. Jongin stava tremando leggermente.
"Freddo..."
Taemin si avvicinò e Jongin istintivamente lo abbracciò contro il suo petto. Gli occhi di Taemin si spalancarono, troppo stordito per reagire, ma poco dopo si rannicchiò in profondità nel suo abbraccio. La sua mano scivolò nella schiena di Jongin, accarezzò distrattamente mentre sentiva il suo corpo rilassarsi nel sonno. Pensò che il calore che li circondava li doveva confortare in qualche modo. E nonostante il suo sforzo per rimanere sveglio e vigilare su Jongin, cadde nuovamente nel sonno anche se un po' agitato.
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Storia/Autrice originale (Asianfanfics) : Ayarika.
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45 Days of L.O.V.E
FanfictionDopo la morte della madre di Kim Jongin, suo padre si sposa con un'altra donna e si trasferisce a Daegu. Tuttavia Jongin decide di rimanere a Seoul per proseguire i suoi studi. Cosa accadrà quando improvvisamente un ragazzo che sostiene di essere...