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"Taemin-ah, hai intenzione di restare a dormire da me?"

"Non ne ho intenzione. Sto bene hyung, non preoccuparti per me "

"Tutto questo non è un po' troppo? Lui è in casa?"

"No, non penso che verrà a casa oggi."

"Va bene. Prenditi cura di te. Se qualcosa va storto, fammi sapere" 

"Grazie hyung. Buonanotte."


Taemin mise il suo telefono sul comodino. Aveva messo al sicuro i pezzi di carta nella scatola. Le lacrime già prosciugate dopo minuti di pianto. Sapeva che in questo momento era infelice, gli occhi cerchiati di rosso raccontavano tutto, ma i sentimenti contrastanti che si precipitarono verso di lui erano ancora più dolorosi. Andò alla scrivania ora riordinata. Taemin riprese fuori i pezzi dello stesso colore e cercò di incollarli nuovamente insieme, ma inseguito rinunciò a cercarli perché alcuni pezzi di carta erano scomparsi.


Taemin giaceva sul suo letto straziato con amaro rimorso. Aveva paura di affrontare Jongin, così non tornò a casa ma nel profondo voleva davvero guadagnare la fiducia di Jongin, perché oltre a jongin non c'era nessun altro per lui.

Jongin è il suo piccolo fratello, la sua nuova famiglia da proteggere con tutte le sue volontà. Taemin non poté fare a meno di sentirsi in colpa. "Dovrei pianificare un piano. Non voglio che si arrabbi con me o forse dovrei dimenticare tutto e agire come il solito?" E' qualcosa che avrebbe dovuto considerare prima di mettere il suo piano da bambino in moto. Alla fine Taemin aveva preparato la sua mente. Doveva partire da ora, prima che fosse stato troppo tardi.

DAY 1 

Taemin iniziò a cucinare, sospirò pesantemente quando i suoi occhi si posarono sull'orologio. Erano quasi le 20:00 ma ancora Jongin non era tornato a casa. Se fosse riuscito a contare il tempo, oggi sarebbe il secondo giorno che Jongin aveva dormito fuori. Non molto tempo dopo, sentì un forte colpo nella porta d'ingresso. Taemin andò a guardare, i suoi occhi guardarono il viso di Jongin. Prese coraggio e rimase in piedi alla porta mentre Jongin si sfilò le scarpe e le mise ordinatamente nella scarpiera. 

"Jongin-ah finalmente sei tornato. Dove sei stato? Sono preoccupato per te. "

Jongin non rispose. Gli passò davanti senza dargli un minimo sguardo. Il Sorrise cadde dalle sue labbra, Taemin si girò cercando di parlare di nuovo nonostante fu ignorato.

"Jongin-ah ho cucinando. Dopo che ti sei cambiato, puoi mangiare con me. Ti aspetto."

Jongin continuò a camminare. Taemin guardò in basso con tristezza. Perché Jongin non gli rispose?.

 


Rimase positivo ed entrò in cucina. Dopo una lunga attesa di mezz'ora, Jongin non era ancora arrivato al tavolo da pranzo.



"Ha dimenticato quello che ho detto prima? O forse è solo troppo stanco per camminare al piano di sotto? Dovrei portare il cibo in camera sua?"

Taemin decise di portargli il cibo al piano di sopra. Bussò un paio di volte alla porta ma Jongin non aprì e rinunciò a bussare. Per quando non voleva serrare la sua mente nel pensare che Jongin volesse evitarlo. Taemin non poteva abbassare la guardia. Farà di tutto per prendersi Jongin e distruggere l'atmosfera imbarazzante tra di loro.

DAY 2

Jongin si preparò per andare a scuola, ma prima che potesse fare un passo sulle scale, i suoi occhi catturarono Taemin che era già in sala da pranzo e stava facendo la colazione da solo.

Jongin non voleva incontrarlo, non è ancora pronto ad affrontare il ragazzo più grande. Così in silenzio scese le scale e uscì dalla porta sul retro, fuggendo via.

Dopo l'intera giornata a scuola, Taemin tornò più tardi del solito. Entrò in casa, trovando Jongin già posato sul divano mentre si guardava la TV. Prima che potesse dire qualcosa, Jongin notò la sua presenza spense la tv e gettò duramente sul divano il cuscino che aveva tenuto in mano. Si guardarono l'uno nell'altro per un lungo periodo di tempo, poi improvvisamente Jongin lasciò la sala senza mormorare una parola. Taemin era già preparato per questo ma voleva sentire la voce di Jongin. Voleva sentire quella voce che era tale a illuminare le sue giornate. Il dolore sfrecciò in lui, ricordando gli ultimi ricordi. Non sapeva cosa fare per far sentire bene Jongin. Mentre esso continuava a correre lontano da lui. 

45 Days of L.O.V.EDove le storie prendono vita. Scoprilo ora