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La schiena cominciò a farmi male, quindi scesi a malincuore coi piedi per terra.
-Bravissimi!!! Hope il corso di acrobatica sta dando i suoi frutti!- esclamò Denise con un'espressione compiaciuta dipinta sul volto.
-Si... Insomma...- dissi ansimando per la stanchezza.
-Insomma? Ma se messi assieme fate invidia a Bolle, Fracci e Paganini!- sorrisi all'affermazione della direttrice, nonché mia maestra di classico, che spuntò sull'uscio della porta.
-Magari... Se fosse così sarei già alle nazionali! Ma non è affatto paragonabile a Paganini!-
Risposi pensando a tutto ciò che "prevedevo" per il mio futuro.

-Ah si? Allora come mai mi è arrivata questa lettera per te dall'Accademia Nazionale di Danza Classica australiana?-
Disse sorridendo sventolando una lettera in mano.
-Come? Ma io non ho mai fatto nessun provino!- esclamai.
-Ne sei proprio sicura?- chiese orgogliosa. Allora mi mostrò il suo cellulare e fece partire un video.
Ero io che ballavo nel teatro della scuola, ma non capii.
Mi aveva fatto un video, ma non ricordo di aver mai fatto un ballo del genere in nessun saggio.
Poi mi si accese la lampadina in testa quando nel video saltai. Ma non era un salto come gli altri salti di danza classica, era il MIO salto, che avevo inventato io.
Presi la rincorsa e feci la spaccata in aria, chiusi le gambe in svastica e caddi a terra sempre in svastica, poi aprii le gambe e feci la spaccata. Feci cambrè e la coreografia finì lì, e con lei anche il video. Era un ballo libero, uno di quelli che facevo per sfogarmi, o semplicemente per sentirmi libera.
E la direttrice aveva ripreso tutto!
Sorrisi non a 32 denti, bensì a 52 che neanche avevo.
Corsi da lei e l'abbracciai, ma non in modo normale: era una di quegli abbracci pieni d'affetto, quelli che una bimba dà al padre quando gli mostra il regalo di Natale, che una mamma dà al bimbo, uno di quelli che davo alla direttrice, o meglio, alla mia maestra, la mia assistente nel realizzare un sogno, la mia educatrice fisica e morale, quando c'erano le feste di Natale e non l'avrei vista per due settimane, o dopo un saggio, perché ci saremo riviste dopo l'estate.

Solo allora realizzai: avevo ricevuto una lettera dalla più prestigiosa scuola d'Australia!
-La lettera!- urlai -lettera lettera lettera lettera lettera! Veloce!-
esclamai mentre strappavo la busta dalle mani della maestra.
-Allora...- mi schiarii la voce mentre D e F mi guardavano ansiosi e speranzosi.

-Signorina McLoren, dopo la sua "dimostrazione" di alto livello, la Giuria dell'Accademia Nazionale di Danza Classica ha deciso di concederle l'esame del primo anno. Successivamente a varie discussioni con la Direzione, abbiamo deciso di farle passare il primo anno data l'età e soprattutto la qualità della sua coreografia. Recenti notizie ci hanno informato dell' improvvisazione della coreografia e dell'insaputa della registrazione, il ché ci sconvolge ancor di più per il vostro talento. Siete una gran ballerina che farà grandi passi nel mondo della danza, e saremo onorati di avere nella nostra Scuola una ragazza così talentuosa, piena di vigore e forza di volontà, passione e amore per un'umile disciplina come la danza che sebbene utile è pur sempre considerata una semplice sequenza di passi a tempo di musica, ma io e lei sappiamo che non è così!
La Giuria dell'Accademia.-
Silenzio.
-Aaaaaaaaaa Cucciola!-
Denise mi corse in contro abbracciandomi, saltando assieme a me.
Ero la persona più felice del mondo, ci staccammo e le sorrisi.
-Wwwww! Abbraccio di gruppo!-
Urlò Francesco. Ci abbracciammo tutti, o meglio, tutti mi abbracciarono. Ero io in mezzo e Denise, Francesco e la maestra, la MIA maestra Teresita, mi abbracciavano forte.
-Okok, mi state soffocando!- esclamai con Denise appiccicata al collo che mi stritolava.
-Hahahaha- una risata si liberò nell'aria mentre mi lasciavano.
-Maestra, come facevi a sapere che ero nel teatro?- chiesi confusa.
-Beh, dopo ogni lezione sparisci nel nulla, così ti ho cercato e ti ho trovata lì.-
Sorrisi, era un sorriso che non avevo mai fatto: un sorriso privo di falsità o risata, privo di ironia o odio, era un sorriso sincero.
-Ehi, cosa c'è?- chiese D.
Non mi ero accorta di star piangendo.
-Niente... È che sono tanto felice!-
Esclamai, mentre scoppiai in una serie di singhiozzi.
Denise mi abbracciò.
-Shhh- disse accarezzandomi la schiena.
Misi la trmesta sulla sua spalla w piansi.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 31, 2015 ⏰

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