Capitolo 11

1K 88 88
                                    

Percorsero un corridoio che per Theresa significava molto più di un semplice passaggio: anni addietro, il signor Wonka le aveva chiesto di seguirlo, dicendo che doveva mostrarle qualcosa di speciale

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Percorsero un corridoio che per Theresa significava molto più di un semplice passaggio: anni addietro, il signor Wonka le aveva chiesto di seguirlo, dicendo che doveva mostrarle qualcosa di speciale. Fu in quel momento, proprio lì, che mise piede per la prima volta nell'ascensore di vetro.

Quella prima esperienza fu tutt'altro che piacevole. L'ascensore si era mosso con una velocità impressionante, quasi violenta, sfrecciando tra i vari livelli della fabbrica. Le pareti di vetro lasciavano intravedere scene che sembravano appartenere a un altro mondo: dalla maestosità della Stanza del Cioccolato, alla bizzarra Stanza delle Invenzioni. Passarono per la Stanza delle Caramelle, con montagne di dolci colorati, e quella delle Praline, dove l'aria era talmente zuccherina da lasciare un leggero bruciore in gola.

Dopo quel frenetico viaggio, quando l'ascensore finalmente si fermò, accadde qualcosa che Theresa non avrebbe mai immaginato. Incerto e quasi esitante, il signor Wonka le si avvicinò lentamente, il suo solito sorriso sfrontato era scomparso, sostituito da un'espressione di vulnerabilità. I suoi occhi, solitamente sfuggenti e pieni di idee stravaganti, erano ora fissi sulle labbra della ragazza che aveva davanti. Con il cuore che batteva in modo irregolare, la baciò. Fu un momento magico, tanto inaspettato quanto travolgente, più dolce del cioccolato che permeava l'aria. Nessuna parola fu necessaria. Si guardarono, e in quel silenzio complice capirono che qualcosa era cambiato per sempre. Ormai erano legati, in modo profondo e irrimediabile, e non avrebbero potuto tornare indietro neanche volendo.

Da allora, vissero momenti indimenticabili, una storia d'amore fatta di alti e bassi, dolcezze e litigi. Non mancarono le incomprensioni, i giorni in cui le loro personalità eccentriche si scontravano. Il signor Wonka era spesso stravagante, bizzarro, a volte persino troppo imprevedibile, ma Theresa sapeva che la sua follia faceva parte del fascino irresistibile di quell'uomo così unico. Lei, d'altronde, non cercava mai la normalità, e nulla in lui era ordinario.

Arrivarono infine a destinazione, riportando Theresa al presente. Svoltarono l'angolo, e lì, di fronte a loro, si ergevano le porte in vetro dell'ascensore, scintillanti come cristallo sotto le luci della fabbrica.

«Non so perché non ci ho pensato prima» disse il cioccolatiere, e senza aspettare oltre, premette con decisione il pulsante bianco incastonato nel muro. Le porte si aprirono e lui vi entrò senza esitazione, seguito dagli altri. «L'ascensore è il modo più efficiente di girare per la fabbrica.»

Mike, sempre scettico, osservava le pareti di vetro, i cui pannelli erano costellati di pulsanti che si estendevano in file interminabili, dal pavimento al soffitto, sia a destra che a sinistra. Ognuno di quei piccoli bottoni rappresentava una porta verso un mondo diverso.

«Non possono esserci tutti questi piani!» esclamò incredulo.

1°Miniera di Zucchero-Carbone.

2°Pista di Pattinaggio su Granatina al Limone.

3°Pistole a schizzo alle Fragola.

4°Albero di Mele Candite da piantare in giardino. Misure assortite.

Willy Wonka||Johnny Depp (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora